06 Marzo 2023

PGA Tour: Kitayama vince, F. Molinari 14°

Kurt Kitayama Kurt Kitayama

Kurt Kitayama è stato il grande protagonista dell’Arnold Palmer Invitational che ha vinto con 279 (67 68 72 72, -9) colpi sul percorso dell’Arnold Palmer's Bay Hill Club & Lodge (par 72), a Orlando in Florida, in un contesto che comprendeva 44 tra i primi cinquanta giocatori del ranking mondiale e dove ha offerto una bella prova Francesco Molinari, 14° con 284 (69 75 70 70, -4).

Kitayama, 30enne di Chico (California), due successi sul DP World Tour, ha conquistato il primo titolo alla 50ª gara disputata sul PGA Tour superando di misura Harris English e il nordirlandese Rory McIlroy (a segno nel 2018), numero tre mondiale, secondi con 280 (-8), e di due colpi Scottie Scheffler, numero due del ranking e campione uscente, Jordan Spieth, Patrick Cantlay e l’inglese Tyrrell Hatton, che aveva fatto suo l’evento nel 2020, quarti con 281 (-7). Un 66 (-6), miglior score di giornata ottenuto anche da Webb Simpson (24° con 286, -2), ha permesso a Davis Riley di risalire all’ottavo posto con 282 (-6), affiancato da Trey Mullinax, e di assicurarsi un posto nel field di un Major, il prossimo The Open (20-23 luglio, Hoylake, Inghilterra) insieme al vincitore e a English.

E’ scivolato nel finale, da secondo a decimo con 283 (-5), il norvegese Viktor Hovland, autore nel secondo round di una “hole in one” (buca 7, par 3, yards 183, ferro 7), la sua quarta in carriera. Dopo la leadership nel primo turno ha ceduto nettamente lo spagnolo Jon Rahm, numero uno mondiale, che ha concluso in 39ª posizione con 289 (+1), interrompendo la serie di sette piazzamenti tra i top ten consecutivi stagionali (considerando anche l’ottava piazza nell’Hero World Challenge, torneo non ufficiale) compresi tre successi.

Alla buca 16 erano alla pari in vetta McIlroy (già in club house), English, Scheffler e Kitayama, con quest’ultimo che alla 17 ha messo un punto fermo sul successo con un birdie, mentre Scheffler ha lasciato la seconda posizione con un bogey a chiudere. Il vincitore, che ha girato in 72 (par) colpi con quattro birdie, un bogey e un triplo bogey, è salito dalla 46ª alla 19ª posizione nel World Ranking, dalla 39ª alla 6ª nella graduatoria della FedEx Cup e ha ricevuto un assegno di 3.600.000 dollari su un montepremi di 20 milioni di dollari. Ha emulato Robert Gamez, l’ultimo a imporsi nel torneo alla prima partecipazione nel 1990, e ha vinto pur avendo segnato un triplo bogey nel round finale, cosa che non si verificava dal 2020 (Hovland nel Puerto Rico Open).

Francesco Molinari ha iniziato la gara al 13° posto, poi è sceso al 41° con un 75 (+3) nel secondo giro, ma ha prontamente reagito risalendo al 19° nel terzo e quindi chiudendo la sua prestazione sicuramente positiva con un 70 (-2, sei birdie e quattro bogey).

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari è salito dal 41° al 19° posto con 214 (69 75 70, -2) colpi nel terzo giro dell'Arnold Palmer Invitational, in svolgimento sul percorso dell'Arnold Palmer's Bay Hill Cub & Lodge (par 72) a Orlando in Florida.

E’ rimasto al comando con 207 (67 68 72, -9) Kurt Kitayama, seguito con 208 (-8) da Scottie Scheffler, numero due mondiale e campione in carica, e dal norvegese Viktor Hovland. Al quarto posto con 209 (-7) l’inglese Tyrrell Hatton e al quinto con 210 (-6) Harris English e il nordirlandese Rory McIlroy. Fuori gioco per il titolo lo spagnolo Jon Rahm. leader del World Ranking. 44° con 217 (+1). Il montepremi è di 20.000.000 di dollari con prima moneta di 3.600.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Francesco Molinari è scivolato dal 13° al 41° posto con 144 (69 75, par) colpi dopo il secondo giro dell'Arnold Palmer Invitational, in svolgimento sul percorso dell'Arnold Palmer's Bay Hill Cub & Lodge (par 72) a Orlando in Florida. E’ passato a condurre con 135 (67 68, -9) Kurt Kitayama, che precede Jordan Spieth (137, -7). In terza posizione con 138 (-6) Xander Schauffele e il canadese Corey Conners, in quinta con 139 (-5) Justin Thomas, Patrick Cantlay, Davis Riley e l’inglese Matt Fitzpatrick e in nona con 140 (-4) Scottie Scheffler, numero due mondiale e campione in carica, Cameron Young, l’australiano Adam Scott e il dilettante svedese Ludvig Aberg.

Ha ceduto lo spagnolo Jon Rahm, leader del World Ranking, da primo a 13° con 141 (-3) dopo un 76 (+4), e maggior ritardo, sebbene sia risalito dalla 68ª piazza,  per il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre, 29° con 142 (-2).

Kitayama ha realizzato un 68 (-4) con cinque birdie e un bogey e Molinari ha segnato un 75 (+3) con un eagle e cinque bogey. Il montepremi è di 20.000.000 di dollari con prima moneta di 3.600.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Ancora una prova show sul PGA Tour per Jon Rahm. A Orlando, in Florida, il numero 1 mondiale ha chiuso in testa, con uno score di 65 (-7) colpi, il primo round dell'Arnold Palmer Invitational. Sul percorso dell'Arnold Palmer's Bay Hill Cub & Lodge (par 72), lo spagnolo per la terza volta in 138 apparizioni sul circuito ha iniziato la sua gara realizzando tre birdie consecutivi (sei quelli in totale, con un eagle e un bogey). Il 28enne di Barrika, che negli Usa cerca la quarta vittoria del 2023, ha due colpi di vantaggio sugli statunitensi Chris Kirk (reduce dal successo all'Honda Classic), Cameron Young e Kurt Kitayama, tutti secondi con 67 (-5), mentre Scottie Scheffler, secondo nel world ranking e campione in carica, è quinto con 68 (-5) al pari, tra gli altri, di Jordan Spieth, Patrick Cantlay e Xander Schauffele.

Buon inizio per Francesco Molinari. Il torinese, che ha vinto questo torneo nel 2019 (firmando il suo ultimo successo in una gara individuale), è 13° con 69 (-3). L'azzurro ha realizzato tre birdie  altrettanti bogey in uscita e quattro birdie e un bogey nel rientro. Falsa partenza, invece, per Rory McIlroy. Il nordirlandese, terzo nel world ranking, è 68/o con 73 (+1). Per il torneo “elevato” il montepremi è di 20.000.000 di dollari con prima moneta di 3.600.000 dollari.

LA VIGILIA - Francesco Molinari torna sul percorso dell’Arnold Palmer's Bay Hill Club & Lodge, a Orlando in Florida, dove ha firmato la sua ultima vittoria individuale quattro anni fa. Si disputa una delle gare più prestigiose e “torneo elevato” del PGA Tour, l’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard (2-5 marzo), dotato di un montepremi di 20 milioni di dollari con prima moneta di 3,6 milioni di dollari.

Era il 10 marzo del 2019 quando Francesco Molinari, con una grande rimonta dal 17° posto, recuperò nel round finale cinque colpi al leader, l’inglese Matt Fitzpatrick, relegandolo al secondo posto con due di ritardo dopo un fantastico 64 (-8, otto birdie). In tutto 276 (-12) colpi e un’ulteriore prodezza nel primo giro con una “hole in one” (buca 7, par 3, 203 yards, ferro 4). E’ auspicabile che il ricordo di quel trionfo dia all’azzurro la spinta e le motivazioni giuste per riprendere il cammino che quest’anno era iniziato sotto i migliori auspici con il successo da capitano e giocatore del team dell’Europa Continentale nella Hero Cup e il quinto posto nel successivo Abu Dhabi HSBC Championship e che poi si è improvvisamente arrestato con tre tagli di fila, uno sul DP World Tour e due sul circuito americano.

Field con l’élite mondiale - Field come si conviene a un torneo dedicato a un grandissimo campione, Arnold Palmer, che peraltro ha dato un suo personalissimo tocco finale a un percorso di sua proprietà dal 1974 e originaria opera dell’architetto Dick Wilson. Difenderà il titolo Scottie Scheffler, numero due mondiale, in un contesto di 120 partenti in cui vi saranno 19 dei primi 20 del World Ranking e, ampliando la rosa, 27 dei primi 30 e 44 dei primi 50.

Favorito lo straripante spagnolo Jon Rahm, tre successi in stagione (l’ultimo nel Genesis Invitational a metà febbraio) e tornato numero uno da due settimane, dopo aver fatto scendere dal trono proprio Scheffler ora desideroso di risalirci quanto prima. Un motivo in più di interesse in una gara che promette agonismo, bel gioco e spettacolo. E non può essere altrimenti quando al via ci sono Rory McIlroy (n. 3), vincitore dell’evento nel 2018, Patrick Cantlay (n. 4), Xander Schauffele (n. 6), Will Zalatoris (n. 7), Max Homa (n. 8), Justin Thomas (n. 9) e Collin Morikawa (n. 10).

E non solo. Accampano giuste pretese di recitare un ruolo da protagonista tanti altri tra i quali ricordiamo Viktor Hovland (n. 11), Billy Horschel (n. 20) e Tyrrell Hatton (n. 26), tutti e tre secondi lo scorso anno con quest’ultimo a segno nel 2020. E ancora Tom Kim (n. 15), Jordan Spieth (n. 17) e Sungjae Im (n. 18). In campo vi saranno anche altri due past winner, ma con poche chance di emergere: Jason Day (2016) e Martin Laird (2011).

La storia - Il torneo, giunto alla 58ª edizione, è nato nel 1966 con il nome di Florida Citrus Open Invitational. Nel corso degli anni ha cambiato diverse volte denominazione, anche se in qualche caso con lievi modifiche, prima di giungere all’attuale nel 2007.

L’evento ha un vero mattatore in Tiger Woods, che lo ha vinto per ben otto volte in 14 edizioni (quaterna di fila dal 2000 al 2003 e due doppiette 2008-2009 e 2012-2013), mentre gli altri sei plurivincitori non sono andati oltre i due successi: Jerry Heard, Gary Koch, Tom Kite ed Ernie Els in stagioni differenti e Loren Roberts (1994-1995) e Matt Every (2014-2015) a segno consecutivamente. Dal 2014 al vincitore è concessa un’esenzione di tre anni (ossia può giocare per tre stagioni sul PGA Tour indipendentemente dalla sua posizione nella money list anziché in due come dopo successi nelle normali gare del circuito), mentre dal 2017, un anno dopo la scomparsa di Arnold Palmer, lo stesso vincitore indossa un cardigan rosso in memoria del campione che si impose in questa gara nel 1971.

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - L’Arnold Palmer Invitational sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 2 marzo e venerdì 3, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 4 e domenica 5, dalle ore 18,30 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini e di Isabella Calogero.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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