26 Febbraio 2023

DP Tour: vince Marcel Siem, 32° Laporta

Marcel Siem (Getty Images) Marcel Siem (Getty Images)

Marcel Siem si è imposto con 274 (69 70 67 68, -14) colpi nell’Hero Indian Open, tredicesima gara stagionale del DP World Tour, iniziato a novembre, e terza di fila in Asia, disputata sul percorso del DLF Golf & Country Club (par 72) di Nuova Delhi in India. In un acceso duello finale tutto tedesco ha superato il connazionale Yannik Paul, secondo con 275 (-13).

Altro protagonista l’olandese Joost Luiten, terzo con 276 (-12), che è rimasto a ridosso dei due avversari, ma senza mai potersi inserire nella corsa al titolo in un torneo in cui Francesco Laporta si è classificato 32° con 290 (76 72 68 74, +2) ed Edoardo Molinari 44° con 293 (74 73 73 73, +5).

Marcel Siem, 42enne di Mettmann, ha conseguito il quinto titolo sul circuito a distanza di otto anni e 116 giorni dal quarto (BMW Masters, novembre 2014) superando nel round finale Paul (28enne di Francoforte, un successo sul tour e runner up per la seconda settimana consecutiva) leader dopo 54 buche con un colpo di margine. Siem ha avuto ragione con un 68 (-5, cinque birdie, un bogey), mentre Paul ha ceduto con un 70 (-2, due birdie senza bogey), sbagliando sulla buca 18 il putt per il birdie che gli avrebbe concesso lo pareggio.

Nel palmarès di Siem, professionista dal 2000, 502 presenze sul circuito e oltre 9,5 milioni di euro guadagnati, anche un successo sul Challenge Tour e una World Cup (2006) conquistata insieme a Bernhard Langer). E’ stato gratificato con un assegno di 320.819 euro su un montepremi di circa 1.870.000 euro (2.000.000 di dollari la cifra ufficiale)..

In quarta posizione con 280 (-8) lo spagnolo Jorge Campillo e il giapponese Kazuki Higa, in sesta con 281 (-7) il danese Thorbjorn Olesen e il tedesco Alexander Knappe e in ottava con 282 (-6) lo svedese Simon Forsstrom e il malese Gavin Green. E’ uscito al taglio per la quarta volta di fila Guido Migliozzi, 104° con 157 (79 78. +13)  e si è ritirato nel corso del primo giro Renato Paratore.

 

TERZO GIRO - Tedeschi ancora protagonisti a New Delhi nell'Hero Indian Open. Al termine del terzo e penultimo round del torneo del DP World Tour, Yannik Paul con un totale di 205 (65 69 71, -11) è rimasto al comando della classifica ma ora ha un solo colpo di vantaggio sul connazionale teutonico Marcel Siem, 2/o con 206 (-10) davanti all'olandese Joost Luiten, 3/o con 208 (-8).
Sul percorso del DLF G&CC (par 72), reazione per Francesco Laporta che risale dalla 56/a alla 28/a posizione grazie a un giro in 68 (-4) - caratterizzato da un eagle, cinque birdie e tre bogey - su un totale di 216 (76 72 68, par). Perde invece terreno Edoardo Molinari, da 46/o a 54/o con 220 (74 73 73, +4).

Yannik Paul, numero 119 al mondo, runner up la scorsa settimana a Bangkok nel Thailand Classic, insegue la seconda vittoria in carriera sul massimo circuito continentale dopo quella arrivata nell'ottobre 2022 in Spagna, nel Mallorca Golf Open. Mentre Marcel Siem, numero 337 nel world ranking, sogna di ritornare al successo sul circuito (dove annovera già quattro titoli) a distanza di quasi nove anni dall'ultima volta (BMW Masters nel novembre 2014). In un evento che mette in palio 2.000.000 di dollari complessivi, di cui 340.000 andranno al vincitore.

 

SECONDO GIRO - A New Delhi il tedesco Yannik Paul dopo il primo ha dominato anche il secondo giro dell'Hero Indian Open, torneo del DP World Tour. A metà gara il 28enne teutonico con un round in 69 (-3) su un totale di 134 (-10), ha preso il largo e vanta ora cinque colpi di vantaggio sul connazionale Marcel Siem, 2/o con 139 (-5) al fianco del finlandese Mikko Korhonen, dell'indiano Angad Cheema e dell'islandese Gudmundur Kristjansson.

Sul percorso del DLF G&CC (par 72), il torinese Edoardo Molinari - ancora una volta il migliore tra gli azzurri - è invece 46/o con 147 (74 73, +3) davanti al pugliese Francesco Laporta, 56/o con 148 (76 72, +4). E' invece uscito al taglio, per la quarta volta consecutiva, il vicentino Guido Migliozzi (104/o con 157, 79 78, +13).

Dodici birdie e due bogey. Questo il ruolino di marcia di Paul dopo 36 buche giocate. Il numero 119 al mondo, runner up la scorsa settimana a Bangkok nel Thailand Classic, insegue la seconda vittoria in carriera sul massimo circuito continentale dopo quella arrivata nell'ottobre 2022 in Spagna, nel Mallorca Golf Open.

Il percorso di gara in India sta mettendo a dura prova i concorrenti. Sono solo 23 i giocatori, fino ad ora, che hanno fatto registrare uno score sotto il par. In un appuntamento, tornato protagonista quattro anni dopo l'ultima volta, che mette in palio 2.000.000 di dollari complessivi (di cui 340.000 andranno al vincitore).

 

PRIMO GIRO - A New Delhi l'Hero Indian Open, torneo del DP World Tour, è iniziato nel segno di Yannik Paul. II tedesco si è reso protagonista con un gran finale di primo round, dove ha realizzato cinque birdie (otto quelli in totale, con un bogey) nelle ultime sei buche. Con un giro in 65 (-7) precede di un colpo l'indiano Honey Baisoya, 2/o con 66 (-6) davanti al finlandese Mikko Korhonen, 3/o con 67 (-5).

Sul percorso del DLF G&CC (par 72), falsa partenza per gli azzurri. Edoardo Molinari, 49/o con 74 (+2), è stato fin qui il migliore tra gli italiani in gara. In ritardo Francesco Laporta, 78/o con 76 (+4), e Guido Migliozzi, 104/o con 79 (+7) e a rischio di una nuova eliminazione (per il vicentino sarebbe la quarta uscita al taglio consecutiva). Problemi allo stomaco, invece, per Renato Paratore costretto a ritirarsi dalla competizione dopo 12 buche giocate.

L'evento, tornato protagonista quattro anni dopo l'ultima volta, mette in palio 2.000.000 di dollari di cui 340.000 andranno al vincitore. Il round d'apertura è stato sospeso per l'arrivo dell'oscurità, con sette giocatori che domani dovranno ultimarlo prima dell'inizio del secondo.

 

LA VIGILIA - Edoardo Molinari, Guido Migliozzi, Renato Paratore e Francesco Laporta saranno al via nell’Hero Indian Open, tredicesima gara stagionale del DP World Tour, iniziato a novembre, e terza di fila in Asia, in programma dal 23 al 26 febbraio sul tracciato del DLF Golf & Country Club di Nuova Delhi in India, dove lo scozzese Stephen Gallacher, 48enne di Dechmont, difende l’ultimo dei suoi quattro titoli sul circuito conquistato nel 2019, anno in cui si è svolta l’edizione precedente del torneo sospeso poi per la pandemia.

Proveranno a riprendersi la scena cinque protagonisti del Thailand Classic: i danesi Thorbjorn Olesen, vincitore domenica scorsa a Chon Buri, e il connazionale Nicolai Hojgaard, quinto, il tedesco Yannik Paul, secondo, l’olandese Joost Luiten e l’altro tedesco Alexander Knappe, terzi. Nel field anche gli spagnoli Pablo Larrazabal e Jorge Campillo, il finlandese Mikko Korhonen, lo scozzese Robert MacIntyre, il sudafricano Daniel Van Tonder e l’inglese Marcus Armitage. Tra gli asiatici da seguire gli indiani Shubhankar Sharma, Gaganjeet Bhullar, Shiv Kapur e S Chikkarangappa (dove S sta per Seenappa), il coreano Jeunghun Wang, il malese Gavin Green e il thailandese Jazz Janewattananond.

La storia della gara - L’evento, giunto alla 56ª edizione, è nato nel 1964, ma solo le ultime cinque si sono svolte sotto l’egida del DP World Tour, peraltro, come detto, con sospensione di tre anni per la pandemia. L’albo d’oro è stato inaugurato da un grandissimo del golf, l’australiano Peter Thomson, scomparso nel 2018, che ha collezionato 98 successi in giro per il mondo comprensivi di ben cinque Open Championship. E’ uno dei due autori di una tripletta. L’altro è l’indiano Jyoti Randhawa, 50enne di Nuova Delhi, 23 titoli complessivi, che sarà in campo insieme a un altro past winner (oltre a Gallacher), indiano anche lui, S.S.P. (Shiv Shankar Prasad) Chawrasia. Quest’ultimo è tra i sei autori di una doppietta (2016, 2017) e uno dei due che l’hanno realizzata di fila insieme al giapponese Kenji Hosoishi (1967, 1968). Stessa prodezza anche di Randhawa, che l’ha conseguita (2006, 2007) nel suo cammino verso il tris.

Gli azzurri - Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup, è alla settima gara stagionale. Confidando nel buon momento di forma che attraversa, proverà a migliorare il 17° posto ottenuto in Thailandia, il terzo piazzamento conseguito tra i top 20 compreso un nono nel South African Open. Guido Migliozzi, invece, dovrà cambiare marcia dopo i tre tagli consecutivi subiti e, tutto sommato inattesi, in considerazione della bella prova nella squadra dell’Europa Continentale vincitrice della Hero Cup e della 20ª piazza nell’Abu Dhabi HSBC Championship. Occasione per Paratore e Laporta, che quest’anno si alterneranno anche sul Challenge Tour. Il romano sarà alla quarta presenza sul DP World Tour con un 15° posto nel South African Open e Laporta alla terza con un 13° nel Joburg Open. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 1.870.000 euro).

Il torneo su SKY - L’Hero Indian Open andrà in onda in diretta sui canali Sky e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 23 febbraio e venerdì 24, dalle ore 8,30 alle ore 13,30 su Sky Sport Golf e su NOW; sabato 25, dalle ore 8 alle ore 12,30 su Sky Sport Golf e su NOW; domenica 26, dalle ore 8 alle ore 12,30 su Sky Sport Golf, Sky Sport Uno e su NOW. Commento di Silvio Grappasonni, Alessandro Lupi, Massimo Scarpa e di Michele Gallerani.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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