19 Febbraio 2023

LET: nell'Aramco Lydia Ko batte Aditi Ashok

Lydia Ko con il trofeo (Tristan Jones) Lydia Ko con il trofeo (Tristan Jones)

Lydia Ko da numero uno mondiale. La neozelandese si è imposta con 267 (64 69 66 68, -21) nell’Aramco Saudi Ladies International Presented By Public Investment Fund, prima delle sei gare della stessa serie e unica in cui il montepremi è stato portato da un milione a cinque milioni di dollari con prima moneta di 750.000 dollari andati appunto alla vincitrice. Sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club (par 72), a King Abdullah Economic City in Arabia Saudita, un guizzo di Lydia Ko alla buca 17, quando ha realizzato il quinto birdie di giornata, contro un bogey, per il 68 (-4), ha fatto la differenza con la brillante indiana Aditi Ashok, che l’aveva raggiunta alla buca precedente (anche per lei 68 colpi con cinque birdie e un bogey). La 24enne di Bangalore si è dovuta accontentare della seconda posizione con 268 (-20). Impressionante comunque il suo inizio di stagione con il successo nel Kenya Open d’apertura, la terza piazza nella precedente Lalla Meryem Cup e la leadership nella Race to Costa del Sol (ordine di merito). Lydia Ko è al secondo titolo in questa gara dopo quello del 2021.

In terza posizione con 269 (-19) la belga Manon De Roey e le statunitensi Lexi Thompson, numero 7 del Rolex Ranking, e Lilia Vu, leader dopo tre turni. in sesta con 271 (-17) la danese Emily Kristine Pedersen, a segno nel 2020, e in settima con 272 (-16) l’inglese Georgia Hall, sul gradino più alto del podio nella terza edizione dell’evento nello scorso anno e che ha fornito una buona prova anche se non è riuscita a concedere il bis. Subito dietro la giapponese Nasa Hataoka, numero 10 del ranking, ottava con 273 (-15).

E’ uscita al taglio dopo 36 buche Virginia Elena Carta, 95ª con 151 (74 77, +7), unica italiana in campo.

 

LA VIGILIA - Virginia Elena Carta sarà l’unica italiana in gara nell’Aramco Saudi Ladies International Presented By Public Investment Fund (16-19 febbraio), prima delle sei gare della stessa serie e unica in cui il montepremi è stato portato da un milione a cinque milioni di dollari (prima moneta di 750.000 dollari), equiparandolo a quello del PIF Saudi International maschile sostenuto dallo stesso Istituto di Investimenti. Montepremi che è il terzo nelle gare in calendario nel Ladies European Tour dopo quelli dei due Major che si disputano in Europa (AIG Women’s Open, 10-13 agosto, $ 7.300.000, e Amundi Evian Championship, 27-30 luglio, $ 6.500.000).

Sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club, a King Abdullah Economic City in Arabia Saudita, nel terzo evento del LET 2023 al quale partecipano 120 concorrenti in rappresentanza di 31 nazioni, il field è di grande qualità e comprende dodici giocatrici tra le prime 20 del Rolex Ranking, la classifica mondiale, e undici vincitrici di Major.

Nella quarta edizione del torneo saranno in campo le tre vincitrici precedenti: la danese Emily Kristine Pedersen (2020), la neozelandese Lydia Ko (2021), numero uno al mondo, e l’inglese Georgia Hall (2022), che difende il titolo. In uno scenario che promette grandi giocate e spettacolo ricordiamo, tra le altre partecipanti di peso, la thailandese Atthaya Thitikul (n. 4), la statunitense Lexi Thompson (n. 7), le coreane In Gee Chun (n. 8) e Hyo-Joo Kim (n. 9), la giapponese Nasa Hataoka (n. 10), l’irlandese Leona Maguire (n. 11), la francese Celine Boutier (n. 12), l’inglese Charley Hull (n. 13), la cinese Xiyu Lin (n. 14), la statunitense Danielle Kang (n. 17) e l’australiana Hannah Green (n. 19). Tra le Major Champions, oltre a In Gee Chun, vi saranno anche la svedese Anna Nordqvist, la filippina naturalizzata giapponese Yuka Saso e la sudafricana Ashleigh Buhai. E ancora nel field la svedese Linn Grant, prima nella Race to Costa del Sol 2022 (ordine di merito) e seconda la scorsa settimana nella Lalla Meryem Cup al debutto stagionale, l’indiana Aditi Ashok, subito al proscenio con il successo nel Magical Kenya Open, il terzo posto in Marocco e la leadership nella money list, la sudafricana Lee-Anne Pace e la spagnola Carlota Ciganda.

Inizio di stagione positivo per Virginia Elena Carta, in top ten (nona) in Kenya e poi con una flessione in Marocco che in fase di rodaggio ci può stare.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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