Lydia Ko da numero uno mondiale. La neozelandese si è imposta con 267 (64 69 66 68, -21) nell’Aramco Saudi Ladies International Presented By Public Investment Fund, prima delle sei gare della stessa serie e unica in cui il montepremi è stato portato da un milione a cinque milioni di dollari con prima moneta di 750.000 dollari andati appunto alla vincitrice. Sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club (par 72), a King Abdullah Economic City in Arabia Saudita, un guizzo di Lydia Ko alla buca 17, quando ha realizzato il quinto birdie di giornata, contro un bogey, per il 68 (-4), ha fatto la differenza con la brillante indiana Aditi Ashok, che l’aveva raggiunta alla buca precedente (anche per lei 68 colpi con cinque birdie e un bogey). La 24enne di Bangalore si è dovuta accontentare della seconda posizione con 268 (-20). Impressionante comunque il suo inizio di stagione con il successo nel Kenya Open d’apertura, la terza piazza nella precedente Lalla Meryem Cup e la leadership nella Race to Costa del Sol (ordine di merito). Lydia Ko è al secondo titolo in questa gara dopo quello del 2021.
In terza posizione con 269 (-19) la belga Manon De Roey e le statunitensi Lexi Thompson, numero 7 del Rolex Ranking, e Lilia Vu, leader dopo tre turni. in sesta con 271 (-17) la danese Emily Kristine Pedersen, a segno nel 2020, e in settima con 272 (-16) l’inglese Georgia Hall, sul gradino più alto del podio nella terza edizione dell’evento nello scorso anno e che ha fornito una buona prova anche se non è riuscita a concedere il bis. Subito dietro la giapponese Nasa Hataoka, numero 10 del ranking, ottava con 273 (-15).
E’ uscita al taglio dopo 36 buche Virginia Elena Carta, 95ª con 151 (74 77, +7), unica italiana in campo.
LA VIGILIA - Virginia Elena Carta sarà l’unica italiana in gara nell’Aramco Saudi Ladies International Presented By Public Investment Fund (16-19 febbraio), prima delle sei gare della stessa serie e unica in cui il montepremi è stato portato da un milione a cinque milioni di dollari (prima moneta di 750.000 dollari), equiparandolo a quello del PIF Saudi International maschile sostenuto dallo stesso Istituto di Investimenti. Montepremi che è il terzo nelle gare in calendario nel Ladies European Tour dopo quelli dei due Major che si disputano in Europa (AIG Women’s Open, 10-13 agosto, $ 7.300.000, e Amundi Evian Championship, 27-30 luglio, $ 6.500.000).
Sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club, a King Abdullah Economic City in Arabia Saudita, nel terzo evento del LET 2023 al quale partecipano 120 concorrenti in rappresentanza di 31 nazioni, il field è di grande qualità e comprende dodici giocatrici tra le prime 20 del Rolex Ranking, la classifica mondiale, e undici vincitrici di Major.
Nella quarta edizione del torneo saranno in campo le tre vincitrici precedenti: la danese Emily Kristine Pedersen (2020), la neozelandese Lydia Ko (2021), numero uno al mondo, e l’inglese Georgia Hall (2022), che difende il titolo. In uno scenario che promette grandi giocate e spettacolo ricordiamo, tra le altre partecipanti di peso, la thailandese Atthaya Thitikul (n. 4), la statunitense Lexi Thompson (n. 7), le coreane In Gee Chun (n. 8) e Hyo-Joo Kim (n. 9), la giapponese Nasa Hataoka (n. 10), l’irlandese Leona Maguire (n. 11), la francese Celine Boutier (n. 12), l’inglese Charley Hull (n. 13), la cinese Xiyu Lin (n. 14), la statunitense Danielle Kang (n. 17) e l’australiana Hannah Green (n. 19). Tra le Major Champions, oltre a In Gee Chun, vi saranno anche la svedese Anna Nordqvist, la filippina naturalizzata giapponese Yuka Saso e la sudafricana Ashleigh Buhai. E ancora nel field la svedese Linn Grant, prima nella Race to Costa del Sol 2022 (ordine di merito) e seconda la scorsa settimana nella Lalla Meryem Cup al debutto stagionale, l’indiana Aditi Ashok, subito al proscenio con il successo nel Magical Kenya Open, il terzo posto in Marocco e la leadership nella money list, la sudafricana Lee-Anne Pace e la spagnola Carlota Ciganda.
Inizio di stagione positivo per Virginia Elena Carta, in top ten (nona) in Kenya e poi con una flessione in Marocco che in fase di rodaggio ci può stare.