21 Novembre 2022

PGA Tour: primo titolo per Svensson

Da sinistra, Adam Svensson e Davis Love III (credit PGA Tour) Da sinistra, Adam Svensson e Davis Love III (credit PGA Tour)

Prima vittoria in carriera sul PGA Tour per Adam Svensson che negli Stati Uniti ha conquistato, con un totale di 263 (73 64 62 64, -19) colpi, il The RSM Classic superando gli americani Brian Harman, Sahith Theegala e l’inglese Callum Tarren, tutti 2/i con 265 (-17). A St. Simons Island (Georgia), Francesco Molinari è invece uscito al taglio con uno score di 141 (67 74, -1).

Primo titolo sul PGA Tour per Svensson, dopo una grande rimonta – Nell’ultimo torneo ufficiale dell’anno solare del PGA Tour – che si è disputato su due differenti percorsi, il Seaside (par 70) e il Plantation (par 72) del Sea Island GC – Svensson al 70esimo tentativo è riuscito a centrare il primo successo sul massimo circuito americano maschile. Dopo i tre exploit sul Korn Ferry Tour tra il 2018 e il 2021, è arrivata l’impresa sul tour più importante. Il 28enne di Surrey, città della British Columbia, dopo un primo giro non esaltante (chiuso al 108/o posto al Plantation Course), ha cambiato marcia. E dopo essersi riportato sotto, grazie a un terzo round in 62 (-8), nel quarto con un 64 (-6) bogey free al Seaside, frutto di 6 birdie, è risalito dalla 3/a posizione e si è preso l’intera posta in palio. La vittoria ha fruttato a Svensson 1.458.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 8.100.000.

Secondo canadese a imporsi in questo torneo – Secondo canadese, dopo Mackenzie Hughes nel 2016, a far suo l’RSM Classic, Svensson si è distinto quale ottavo giocatore a festeggiare il primo titolo sul PGA Tour in questa competizione. Era dal 2020 (Jon Rahm al BMW Championship) che un giocatore non riusciva a imporsi sul circuito dopo un primo round con uno score non certo esaltante.

L’affermazione negli Usa ha permesso inoltre a Svensson di entrare nella Top 100 del ranking mondiale passando dalla 174/a alla 72/a posizione e dalla 92/a alla 6/a nella FedEx Cup.

Quanto a Francesco Molinari, il torinese ha chiuso le 18 buche di apertura al 29/o posto. Poi, nel secondo giro, ha pagato a caro prezzo un round in 74 (+2).

 

TERZO GIRO - Negli Stati Uniti il The RSM Classic, ultimo torneo ufficiale dell'anno solare del PGA Tour, dopo il terzo e penultimo round ha due nuovi leader. Con un totale di 198 (-14), gli americani Patrick Rodgers (69 65 64) e Ben Martin (69 64 65) a St. Simons Island (Georgia) guidano la classifica con un solo colpo di vantaggio nei confronti dei connazionali Sahith Theegala e Andrew Putnam, 3/i con 199 (-13) al fianco del canadese Adam Svensson.

Negli Usa, Martin - 35enne di Greenwood, South Carolina - sogna la seconda vittoria in carriera sul PGA Tour dopo otto anni di digiuno (l'ultimo acuto risale all'ottobre 2014, Shriners Children Open), mentre Rodgers vuole la prima affermazione, in 226 apparizioni, sul circuito.

Classifica corta in Georgia dove in palio c'è un montepremi di 8.100.000 dollari, di cui 1.458.000 andranno al vincitore. E’ uscito al taglio l'azzurro Francesco Molinari (141  - 67 74, -1).

 

SECONDO GIRO - Continua il momento no di Francesco Molinari. Negli Stati Uniti, il torinese è uscito al taglio al The RSM Classic, ultimo torneo ufficiale dell'anno solare del PGA Tour. A St. Simons Island (Georgia), con un totale di 141 (67 74, -1) colpi, Molinari ha salutato la competizione dopo un giro sull'altalena in 74 (+2), con tre bogey e un birdie.

Niente da fare, dunque, per Chicco Molinari. In un evento che a metà gara vede in testa, con 130 (-12) colpi, gli americani Andrew Putnam, Harry Higgs e Cole Hammer, con quest'ultimo già leader al termine del primo round. Nel torneo che si disputa su due differenti percorsi: il Seaside (par 70) e il Plantation (par 72) del Sea Island GC sono al quarto posto posto con 131 (-11) Joel Dahmen, Beau Hossler e Sahith Theegala e al settimo con 132 (-10) Kevin Streelman, l’inglese Callum Tarren, lo svedese David Lingmerth e il coreano Seung-Yul Noh Il montepremi di 8.100.000 dollari con prima moneta di 1.458.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Negli Stati Uniti, Francesco Molinari ha chiuso il primo round del The RSM Classic di golf al 29° posto con uno score di 67 (-3) colpi. A St. Simons Island (Georgia), nel torneo del PGA Tour, il torinese ha realizzato quattro birdie, con un bogey. L'evento, che si disputa su due differenti percorsi, il Seaside (par 70) e il Plantation (par 72) del Sea Island GC, vede l'americano Cole Hammer in testa alla classifica con 64 (-8) davanti al connazionale Ben Griffin, secondo con 65 (-7). Seguono al terzo posto con 66 (-6) Justin Suh, Beau Gossler e l’inglese Callum Tarren.

Se Molinari ha giocato le prime 18 buche al Seaside, i due primi classificati si sono esibiti invece al Plantation. Che inizio per Hammer. In campo grazie a una esenzione di uno sponsor, non ancora membro del PGA Tour, si è preso la scena siglando nove birdie, con un bogey.
Due volte secondo in questo evento, Webb Simpson - attualmente sesto con 67 (-5) - ha firmato una "hole in one" alla buca 3 (par 3) del Plantation Course, utilizzando un ferro 4 da 219 yards (200 metri). Per il 37enne di Raleigh si tratta della quarta buca in uno in carriera sul circuito, la prima dal 2020 (Phoenix Open). Il montepremi è di 8.100.000 dollari con prima moneta di 1.458.000 dollari.

 

LA VIGLIA - Francesco Molinari torna in campo per la terza settimana consecutiva prendendo parte al The RSM Classic, ultimo torneo ufficiale del PGA Tour nel 2022. Si gioca dal 17 al 20 novembre al Sea Island Golf Club (Seaside Course, Plantation Course), a St. Simons Island in Georgia, con un montepremi di 8.100.000 dollari e prima moneta di 1.458.000 dollari.

L’azzurro proverà a chiudere la stagione con una prestazione di rilievo dopo le due gare precedenti in cui ha accusato difficoltà terminando 68° nel World Wide Technology Championship at Mayakoba in Messico e 47° nello Houston Open in Texas.

Nel field due vincitori stagionali, l’irlandese Seamus Power (Bermuda Championship) e il canadese Mackenzie Hughes (Sanderson Farms Championship), che peraltro si è imposto in questo evento nel 2016 e che lo scorso anno è terminato secondo alle spalle di Talor Gooch, assente nell’occasione. E anche due ex numeri uno mondiali, l’australiano Jason Day, che non riesce più a ritrovare i ritmi passati, e l’inglese Justin Rose, il quale dopo un periodo in ombra sembra ora in ripresa. Altri cinque i past winner: Robert Streb, unico due volte a segno (2014, 2020), Chris Kirk (2013), Kevin Kisner (2015 e secondo nel 2020), Austin Cook (2017) e Tyler Duncan (2019) in un contesto che comprende, tra gli altri, gli inglesi Danny Willett e Matt Wallace, lo slovacco Rory Sabbatini e gli statunitensi Harris English, Denny McCarthy, Nick Watney, Scott Stallings e Vaughn Taylor, con gli ultimi tre spesso protagonisti quando non vi sono tanti big in contesa. Ha dato forfait alla vigilia Tony Finau, vincitore del precedente Houston Open, per un infortunio. L’evento è giunto alla tredicesima edizione. E’ nato nel 2010 come McGladrey Classic, poi nel 2015 ha preso la nuova denominazione.

La gara su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il The RSM Classic sarà trasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 17 novembre e venerdì 18, dalle ore 18 alle ore 21; sabato 19 e domenica 20, dalle ore 19 alle ore 22. Commento tecnico di Federico Colombo e di Giovanni Magni.

Primo piano

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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