07 Novembre 2022

PGA Tour: Henley domina, 68° F. Molinari

Russell Henley Russell Henley

Russell Henley è tornato al successo dopo cinque anni e sette mesi dominando nel World Wide Technology Championship at Mayakoba che ha concluso con 261 (63 63 65 70, -23) colpi, quattro di vantaggio su Brian Harman (265, -19). Sul percorso de El Camaleón Golf Course at Mayakoba (par 71), a Playa del Carmen sulla Riviera Maya in Messico, Francesco Molinari, tornato alle gare dopo un mese di pausa, si è classificato 68° con 286 (64 70 77 75, +2) dopo una ottima partenza con terza posizione e un netto calo sulle seconde 36 buche.

Henley, 33enne di Macon (Georgia), alla 249ª presenza sul PGA Tour, ha conquistato il quarto titolo in carriera (il terzo lo aveva ottenuto a inizio aprile del 2017 nello Houston Open) per un palmarès che comprende anche tre successi sul Web.com Tour (oggi Korn Ferry Tour). Preso il comando nel secondo turno, Henley non ha lasciato spazi agli avversari e nel giro finale si è limitato a controllare la situazione con un 70 (-1, tre birdie, due bogey) dall’alto dei sei colpi di margine che aveva dopo 54 buche. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 1.476.000 dollari su un montepremi di 8.200.000 dollari e, gradevoli effetti collaterali, è salito dal 59° al 33° posto nel World Ranking e dal 155° al sesto nella graduatoria della FedEx Cup.

Hanno concluso al terzo posto con 266 (-18) Joel Dahmen, Troy Merritt, Will Gordon, l’irlandese Seamus Power, nuovo leader della FedEx Cup, e Scottie Scheffler, numero due mondiale. Quest’ultimo si è reso autore di una gran rimonta, purtroppo per lui tardiva, con un 62 (-9, un eagle, sette birdie), miglior score di giornata. Infatti è risalito dal 35° posto, ma per tornare numero uno e superare Rory McIlroy aveva bisogno di un successo e di un secondo posto in solitudine.

Solo decimo con 268 (-16) il norvegese Viktor Hovland. Vincitore delle due edizioni precedenti dell’evento puntava al tris per emulare Steve Stricker, l'ultimo a essersi imposto per tre anni di fila in un torneo del PGA Tour, il John Deere Classic (che ha fatto suo nel 2009, 2010 e 2011).
Tre “hole in one” - Il torneo è stato caratterizzato dalla realizzazione di tre “hole in one”. Nel secondo round Brian Harman è andato a segno direttamente dal tee alla buca 4, par 3 di 133 yards. Le altre due nel terzo ad opera di Seamus Power alla 8 (par 3, yards 151) e di Greyson Sigg (42° con 274, -10) alla buca 10 (par 3, yards 200).

 

TERZO GIRO - La fuga per la vittoria di Russell Henley, il crollo di Francesco Molinari, la prova non esaltante di Scottie Scheffler e due "hole in one". In Messico, conferme e delusioni nel terzo round del World Wide Technology Championship at Mayakoba. A Playa del Carmen, nel torneo del PGA Tour, Francesco Molinari con un parziale d 77 (+6) su un totale di 211 (64 70 77, -2) è scivolato dalla 14/a alla 68ª posizione. Un solo birdie, cinque bogey e un doppio bogey per il torinese, deludente. Terzo al termine del primo giro, l'azzurro ha ceduto alla distanza.

Sul percorso del El Camaléon GC (par 71), Russell Henley con un'altra grande prova ha allungato in vetta alla classifica e, con 191 (63 63 65, -22) colpi, a 18 buche dalla fine è vicino al successo. L'americano, che vanta già tre affermazioni sul PGA Tour, non vince però sul circuito dall'aprile 2017 (Houston Open). Dietro di lui, distanti sei colpi, ecco i suoi connazionali Will Gordon e Patton Kizzire (che ha conquistato questo evento nel 2017), entrambi secondi con 197 (-16) davanti all'irlandese Seamus Power, 4/o con 198 (-15) e autore di una buca in uno alla 8 (par 3), da 151 yards (138 metri). Reduce dall'exploit al Bermuda Championship, in Messico Power continua a regalare magie. Nel "moving day", per lui prova bogey free con anche quattro birdie e un eagle (alla buca 11, par 4).

"Hole in one" anche per Greyson Sigg, che ha realizzato il capolavoro alla buca 10 (par 3) da 200 yards (182 metri). Salgono così a tre gli "ace" del torneo (nel secondo giro la prodezza di Bryan Harman), con Sigg che ora è 7/o con 200 (-12) al fianco, tra gli altri, del norvegese Viktor Hovland, re della competizione nel 2020 e nel 2021. Niente da fare per Scottie Scheffler. Il numero 2 mondiale è 35° con 204 (-9) e non ha alcuna chance di vittoria. Il montepremi è di 8.200.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - In Messico, Francesco Molinari non riesce a ripetere la buona prova offerta nel primo giro e, a metà gara del World Wide Technology Championship at Mayakoba, scivola dal terzo al 14° posto. A Playa del Carmen, nel torneo del PGA Tour, il torinese con un round in 70 (-1) su un totale di 134 (64 70, -8), ha perso terreno e ora è distante otto colpi da Russell Henley, nuovo leader con 126 (63 63, -16). Sul percorso del El Camaléon GC (par 71), grande prestazione dell'americano, unico giocatore in campo a far registrare una prova bogey free nelle prime 36 buche. Il suo score è il migliore nella storia della competizione.

Henley, 33enne di Macon (Georgia, Stati Uniti) con tre affermazioni sul circuito, l'ultima nel 2017 allo Houston Open, precede in classifica i connazionali Sam Ryder e Will Gordon, entrambi secondi con 129 (-13) davanti a un altro statunitense, Patton Kizzire quarto con 130 (-12). Show e prodezze in Messico dove Brian Harman, sesto con 132 (-10), ha realizzato una "hole in one" alla buca 4 (par 3) da 113 yards (103 metri) utilizzando un pitching wedge. Dopo quella magia, Harman si è inoltre concesso il lusso di realizzare tre birdie di fila.

Al fianco di Molinari (per lui tre birdie e due bogey, di cui l'ultimo pesante alla buca 18), in 14ª  posizione ecco, tra gli altri, Collin Morikawa e Viktor Hovland, rispettivamente numero 9 e 11 al mondo. A Playa del Carmen il norvegese Hovland, campione in carica, dopo le affermazioni del 2020 e del 2021 sogna il tris di vittorie consecutive al World Wide Technology Championship at Mayakoba per emulare Steve Stricker, l'ultimo a essersi imposto per tre anni di fila in un evento del PGA Tour, il John Deere Classic (che ha fatto suo nel 2009, 2010 e 2011).
Battuta d'arresto per Scottie Scheffler. L'americano, numero 2 mondiale, è passato dalla 7ª alla 29ª posizione con 136 (-6). Si allontanano, per il 26enne di Ridgewood, le possibilità di ritornare sul trono mondiale. Per superare il nordirlandese Rory McIlroy (assente per l'occasione), Scheffler ha bisogno di una vittoria o di un secondo posto (in solitudine). Il montepremi è di 8.200.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Ritorno da protagonista sul PGA Tour per Francesco Molinari. In Messico, il torinese ha chiuso al terzo posto il primo round del World Wide Technology Championship at Mayakoba. Unico azzurro in gara, con uno score di 64 (-7), è distante due soli colpi dalla vetta occupata dall'americano Will Gordon, in testa con 62 (-9) davanti al connazionale Russel Henley, secondo con 63 (-8). Gordon, 26enne di Davidson (North Carolina), ha studiato alla Vanderbilt University dove nel 2019 si è laureato in “Human and Organizational Development”. Ha ottenuto un titolo sul Korn Ferry Tour nel 2022 ed è approdato sul PGA Tour (dove aveva comunque già giocato in precedenza) essendosi classificato tra i primi 50 nella money list del secondo circuito americano. Numero 205 nel World Ranking, 78° nella graduatoria FedEx Cupe alla 48ª presenza con due top ten quali migliori risultati, ha segnato un eagle, otto birdie e un bogey per il “meno 9”.

A Playa del Carmen, sul percorso del El Camaléon GC (par 71), sono al

fianco di Molinari altri tre statunitensi: Sam Ryder, Scott Piercy e Harris English. Il torinese, partito dalla buca 10, ha realizzato otto birdie (di cui quattro consecutivi dalla 4 alla 7), con un bogey. "E' stato un bel giro, ho 'puttato' e approcciato molto bene, limitando gli errori. Mi sono divertito e spero di continuare così. Il campo non è facile, serve tenere alta la concentrazione", la soddisfazione moderata di Molinari.
Tra i big, buona partenza anche per Scottie Scheffler e Viktor Hovland, rispettivamente numero 2 e 11 al mondo. L'americano e il norvegese in Messico condividono la settima posizione con 65 (-6) e hanno entrambi obiettivi ambiziosi. Scheffler con un successo, o un secondo posto in solitudine, ritornerebbe sul trono mondiale (scavalcando così Rory McIlroy, assente in Messico). Quanto a Hovland, campione in carica, dopo le affermazioni del 2020 e del 2021 sogna il tris di vittorie consecutive al World Wide Technology Championship at Mayakoba, per emulare Steve Stricker, l'ultimo giocatore ad essersi imposto per tre anni di fila in un evento del PGA Tour, il John Deere Classic (che ha fatto suo nel 2009, 2010 e 2011).

 

LA VIGILIA - Francesco Molinari torna in campo nel PGA Tour per prendere parte al World Wide Technology Championship at Mayakoba, in programma dal 3 al 6 novembre sul percorso de El Camaleón Golf Course at Mayakoba, a Playa del Carmen sulla Riviera Maya in Messico. L’azzurro varca l’Oceano dopo quasi cinque mesi, ossia dopo l’US Open (16-19 giugno), nei quali ha disputato cinque gare in Europa, a luglio lo Scottish Open e il The Open, valide anche per il PGA Tour, e tra l’8 settembre e il 2 ottobre ha partecipato al BMW PGA Championship (nono), al DS Automobiles 79° Open d’Italia e al Dunhill Links Championship. Il torinese riprende ora sul PGA Tour con l’obiettivo di essere protagonista in Messico.

Difende il titolo, conquistato consecutivamente nelle ultime due edizioni dell’evento, il 25enne di Oslo, Viktor Hovland, numero 11 mondiale, tre successi sul PGA Tour e due sul DP World Tour, il secondo quest’anno a gennaio nel Dubai Desert Classic. Il norvegese ha l’occasione per emulare Steve Stricker, l’ultimo a imporsi per tre stagioni consecutive nello stesso torneo (John Deere Classic dal 2009 al 2011), in un contesto che comprende altri quattro giocatori tra i top 20 nel World Ranking.

Molto motivato Scottie Scheffler, numero due, che potrebbe approfittare dell’assenza del nordirlandese Rory McIlroy, numero uno, dal quale lo dividono 43 centesimi di punto, per risalire sul trono mondiale dove era alla metà di ottobre. Deve però vincere o classificarsi secondo in solitudine. In gara pure Collin Morikawa (n. 9), Tony Finau (n. 14) e Billy Horschel (n. 16). Occasione per l’australiano Jason Day, il canadese Adam Hadwin, il colombiano Sebastian Muñoz e per gli inglesi Justin Rose, Danny Willett e Matt Wallace che non si sono fatti vedere molto nel corso della stagione. Il montepremi è di 8.200.000 dollari.

Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 - Il World Wide Technology Championship at Mayakoba sarà trasmesso da GOLFTV e da Eurosport 2 con collegamenti, su entrambe le piattaforme, da giovedì 3 novembre a domenica 6, dalle ore 20 alle ore 23. Commento di Silvio Grappasonni e di Isabella Calogero.

Primo piano

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Golf Story

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    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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