24 Luglio 2022

Challenge: Del Rey al playoff, 43° Di Nitto

Alejandro Del Rey (Getty Images) Alejandro Del Rey (Getty Images)

Alejandro Del Rey, 24enne spagnolo, ha vinto con 271 (68 66 68 69, -17) colpi il Big Green Egg German Challenge e, sul percorso del Wittelsbacher Golfclub (par 72) di Neuburg an der Donau in Germania. ha firmato il primo titolo sul Challenge Tour. Ha superato con un birdie alla seconda buca di spareggio il 28enne polacco Mateusz Gradecki (271 – 66 68 69 68) con il quale aveva terminato alla pari la gara.

Poco oltre metà classifica i due italiani rimasti in gara dopo il taglio, Enrico Di Nitto, 43° con 285 (71 71 76 67, -3), che ha rimontato nel round conclusivo 18 posizioni con un 67 (-5, cinque birdie senza bogey), e ne ha perse quattro Lorenzo Scalise, 48° con 286 (69 71 74 72, -2), autore di un 72 (par) con tre birdie e tre bogey.

Gradecki, un successo in carriera ad aprile scorso (Limpopo Championship), ha prima effettuato il recupero sorpassando Del Rey, leader con un colpo di margine dopo tre turni, poi a due buche dalla fine ha gettato al vento i due colpi di vantaggio maturati alla 16ª con due bogey (68, -4, un eagle, cinque birdie, tre bogey). Del Rey, che fino a oggi aveva ottenuto soltanto sei top ten sul circuito (tre quest’anno), ha segnato cinque birdie e due bogey sulle prime 14 buche, poi ha proseguito in par (69, -3) lasciando l’iniziativa al suo avversario che non ha saputo approfittarne.

E’ rimasto fuori dal playoff per un colpo l’altro spagnolo Manuel Elvira, terzo con 272 (-16), e hanno concluso al quarto posto con 276 (-12) il tedesco Max Schmitt e i francesi Robin Sciot-Siegrist e Felix Mory. Al settimo con 277 (-11) lo scozzese Daniel Young e all’ottavo con 278 (-10) lo svedese Jens Fahrbring e, a completare il trionfo iberico, Borja Virto,

Sono usciti dopo 36 buche, Luca Cianchetti ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 63.i con 143 (-1) e out per un colpo, Aron Zemmer, 75° con 144 (par), Matteo Manassero, 89° con 145 (+1), Andrea Romano, 103° con 146 (+2), Jacopo Vecchi Fossa, 114° con 147 (+3), Federico Maccario, 120° con 148 (+4), e Filippo Bergamaschi, 128° con 149 (+5).

Al vincitore è andato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour fa tappa per l’unica volta in Germania dove è in programma da 21 al 24 luglio il Big Green Egg German Challenge. Entra sempre più nel vivo la corsa verso le venti ‘carte’ per l’European Tour 2023 con Lorenzo Scalise e Matteo Manassero impegnati a perseguire il loro primario obiettivo stagionale. Il primo è 21° nell’ordine di merito e punta a rientrare quanto prima tra i top 20, da cui è fuori per una manciata di punti, mentre il veronese (48°) insegue la 45ª piazza, che consente almeno di andarsi a giocare le proprie chances nel Rolex Challenge Tour Grand Final (3-6 novembre, Mallorca, Spagna).

Anche se la strada è ancora lunga, entrambi affronteranno l’impegno con la massima concentrazione così come gli altri otto italiani in campo insieme a loro che possono sempre puntare a un exploit: Filippo Bergamaschi, Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Luca Cianchetti, Edoardo Raffaele Lipparelli e Andrea Romano.

Nel field vi sono dodici giocatori tra i primi 20 della Road To Mallorca (money list), tra i quali sei dei primi dieci, che debbono consolidare la loro posizione per evitare sorprese, avendo già messo una seria ipoteca sul passaggio al circuito superiore. Sono il francese Clément Sordet (n. 4), il norvegese Kristian Krogh Johannessen (n. 5), lo svizzero Jeremy Freiburghaus (n. 6), l’inglese Nathan Kimsey (n. 8) e i tedeschi Freddy Schott (n. 9) e Alexander Knappe (n. 10).

Assenti i primi tre del ranking, nell’ordine il danese Oliver Hundeboll, il sudafricano Juan Carlo Ritchie e lo svedese Jens Dantorp. Secondo torneo di fila saltato dal primo e dal terzo, mentre Ritchie, dopo aver vinto due gare, ha disertato il circuito da maggio e gioca di preferenza sul DP World Tour, praticamente sicuro che ormai ha la ‘carta’ in tasca.

Tra possibili protagonisti dell’evento, oltre ai citati, ricordiamo il tedesco Marc Hammer, a segno nel precedente Euram Bank Open, i transalpini Robin Sciot-Siegrist e Ugo Coussaud, il belga Christopher Mivis, il sudafricano Dean Germishuys e lo spagnolo Javier Sainz. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 spetteranno al vincitore.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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