03 Luglio 2022

Italian Challenge Open a K. K. Johannessen, grande prova di Lorenzo Scalise (3°)

Kristian Krogh Johannessen Kristian Krogh Johannessen

Il norvegese Kristian Krogh Johannessen ha vinto con 273 (66 69 71 67, -11) colpi l’Italian Challenge Open superando con un par alla prima buca di playoff il danese Oliver Hundeboll (273 - 68 67 71 67, -11) con il quale aveva chiuso alla pari il torneo.

Sul percorso del Golf Nazionale (par 71) a Sutri (Viterbo), di ottima caratura tecnica e qualitativa, nel quarto appuntamento dell’Italian Pro Tour 2022, inserito anche nel calendario del Challenge Tour, è stato grande protagonista Lorenzo Scalise, sotto gli occhi di Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf, che ha seguito la gara, con particolare attenzione per i giocatori azzurri, sin dal primo giro. Il brianzolo per un solo colpo non è entrato nello spareggio, dopo aver effettuato una strepitosa rimonta finale che lo ha portato dal 28° al terzo posto con 274 (70 66 74 64, -10), grazie a un 64 (-7) miglior parziale di giornata frutto di sette birdie. Gli resta sicuramente il rammarico di quel triplo bogey alla buca 14 nel corso del terzo round, forse l’unica che ha sbagliato in tutto l’evento, e che di fatto gli ha precluso la possibilità di poter arrivare al titolo. Con l’ottimo piazzamento, il migliore del 2022 al momento, ha fatto un bel passo in avanti, da 41° a 18°, nella Road To Mallorca (ordine di merito) che a fine stagione porta sul DP World Tour, obiettivo primario del 27enne di Vimercate, il quale nel 2019 giunse secondo in questo evento.

Buon giro conclusivo anche di Luca Cianchetti, che con un 67 (-4, un eagle, quattro birdie, due bogey) e il punteggio di 279 (74 68 70 67, -5) è salito dalla 43ª alla 21ª piazza. In 45ª con 284 (75 66 74 69, par) Enrico Di Nitto e in 55ª con 287 (69 73 73 72, +3) Filippo Bergamaschi.

Kristian Krogh Johannessen, 27enne di Drammen, ha ottenuto il primo titolo sul circuito, ma è potuto arrivare al playoff per un doppio bogey dello svizzero Benjamin Rusch alla buca 18, il quale era in vantaggio di un colpo sugli avversari e che ha poi chiuso alla pari con Scalise. Lineare Johannessen, pronto a sfruttare le occasioni favorevoli senza cercare avventure e che ha girato un 67 (-4) con quattro birdie senza bogey. Il norvegese ha saputo sfruttare le esitazioni di Hundeboll, il quale si è portato al comando a velocità doppia fino alla buca 11 (sei colpi sotto par) per poi cedere clamorosamente. Dopo un eagle e cinque birdie, contro un bogey ha proseguito con un birdie, un bogey e un doppio bogey perdendo la leadership solitaria. Poi alla buca supplementare ha sbagliato tutto ed è stato doppio bogey. Ha ceduto il tedesco Freddy Schott, per tre turni al vertice e poi sceso al quinto posto con 275 (-9). dopo un 71 (par), dove ha avuto la compagnia degli svedesi Joakim Wikstrom e Christopher Feldborg Nielsen, dell’inglese Jamie Rutherford e del nordirlandese Tom McKibbin. Al vincitore è andato un assegno di 56.000 euro su un montepremi di 350.000 euro

La cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione di Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Marta Maestroni, Segretario Generale FIG; Alessandro Rogato, Presidente del Golf Nazionale; e di Sebastiano Torrisi, Tournament Director. 

Le interviste

Kristian Krogh Johannessen: "Sono molto felice per il mio primo successo sul Challenge Tour, che arriva su un percorso davvero entusiasmante, dove serve precisione e pazienza. Questa vittoria potrebbe avere un peso decisivo a fine stagione per il passaggio sul DP World Tour, ma ora non devo sentirmi appagato. Nelle ultime 18 buche ho giocato in maniera molto solida, mantenendo sempre la calma per non perdere le opportunità di realizzare birdie. Nello spareggio l'errore nel tee shot di Oliver mi ha permesso di giocare la buca in una posizione di vantaggio senza dover correre rischi". 

Lorenzo Scalise: “Ho fatto un bel salto nell’ordine di merito e questo rende la settimana molto proficua. Sono dispiaciuto per il terzo giro, però ho recuperato alla grande e di sicuro ci sono tanti aspetti positivi da portare avanti per la stagione. Punto a continuare a lavorare duro come sto facendo. Il campo si è rivelato un ottimo test dove serve essere sempre concentrati e precisi, perché i recuperi sono difficoltosi. Ora voglio continuare a spingere sull’acceleratore: parteciperò alle prossime tre gare in Francia, Austria e in Germania”.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente (Official Supplier); Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official Advisor: Infront.

La prossima tappa dell’Italian Pro Tour - Nella prossima gara dell’Italian Pro Tour sarà ancora protagonista il Lazio, con il Roma Alps Open, tappa dell’Alps Tour in programma dal 21 al 23 luglio al Golf Club Parco de’ Medici di Roma.

 

3 luglio 2022

 

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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