02 Luglio 2022

Italian Challenge Open al Golf Nazionale: Schott raggiunto in vetta da Rusch e Blaauw

Jacques Blaauw Jacques Blaauw

Spettacolo e colpi di scena nell’Italian Challenge Open dove il tedesco Freddy Schott è stato raggiunto in vetta alla classifica dallo svizzero Benjamin Rusch e dal sudafricano Jacques Blaauw, tutti con 204 (-9) nel “moving day” del quarto torneo dell’Italian Pro Tour 2022, in calendario anche nel Challenge Tour. Sul selettivo percorso del Golf Nazionale (par 71) di Sutri (Viterbo), ha perso terreno Lorenzo Scalise, 28° con 210 (70 66 74, -3) colpi, che ha pagato a caro prezzo un triplo bogey alla 14ª buca, (par 5), che ha portato il parziale a 74 (+3). Il brianzolo ha comunque ancora 18 buche per recuperare posizioni.

Il giro è stato un susseguirsi di emozioni. Freddy Schott (66 67 71), 21enne di Dusseldorf, due quarti posti nelle due gare precedenti disputate e un quinto in stagione, è partito molto male con due bogey, lasciando la scena al danese Oliver Hundeboll, 23enne di Silkeborg, un titolo a marzo (Mangaung Open) impegnato in un autentico show di sei buche di fila (dalla 5ª alla 10ª) in cui ha messo a segno un eagle e cinque birdie portandosi avanti a tutti di tre colpi, poi l’inatteso crollo. Il danese in quattro buche ha restituito al campo sei dei sette colpi guadagnati (un bogey, un doppio e un triplo bogey) e il settimo glielo ha reso alla buca 18 concludendo in quinta posizione con 206 (-7) dopo un 71 (par) insieme ad altri cinque giocatori tra cui il norvegese Kristian Krogh Johannessen.

Nel frattempo Schott ha rimesso in piedi lo score con quattro birdie, ma come nel round precedente è scivolato nel finale con altri due bogey e con il 71 (par) ha permesso a Benjamin Rusch (69 69 66), 32 anni nessun successo in carriera, e al sudafricano Jacques Blaauw, 36 anni e tre vittorie sul Sunshine Tour, entrambi già in club house, di riagganciarlo. In corsa per il titolo anche il nordirlandese Tom McKibbin, quarto con 205 (-8), e il sestetto che comprende Hundeboll.

Degli altri italiani ha fatto qualche passo avanti Luca Cianchetti, 43° con 212 (74 68 70, -1), che precede Enrico Di Nitto (75 66 74) e Filippo Bergamaschi (69 73 73), 53.i con 215 (+2).

Nel giro finale i 60 concorrenti rimasti in gara dopo il taglio si contenderanno un montepremi di 350.000 euro. Il vincitore percepirà 56.000 euro.

 

Le interviste

Lorenzo Scalise: "Non è stata la giornata ideale. Ho giocato davvero bene fino alla tredicesima buca, poi sono incappato in un triplo bogey episodico alla 14 che ha compromesso il posizionamento in classifica. E' difficile vedere il bicchiere mezzo pieno. Sono troppo indietro rispetto ai leader, ma nell'ultimo round andrò all'attacco. Quest'anno mi sento pronto a competere per la vittoria in ogni gara e se riuscirò a salire sul tour maggiore credo di poter essere all'altezza anche sul DP World Tour".

Freddy Schott: "In questo terzo giro ho faticato maggiormente rispetto alle prime due giornate di gara. Il percorso si conferma molto stimolante soprattutto nelle buche in avvicinamento alla 18, che è indubbiamente la più ostica. La classifica è molto corta con tanti giocatori di alto livello in lizza per il titolo. Spero di spuntarla con una buona prestazione anche nel giro finale".

 

Il percorso di gara – Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il percorso, ha ricevuto elogi incondizionati da parte dei partecipanti per l’alta caratura tecnica e qualitativa e per la preparazione. Si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari e nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2023. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.

 

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente (Official Supplier); Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official Advisor: Infront.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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