E’ In Gee Chun la nuova regina del KPMG Women’s PGA Championship, terzo major femminile del 2022. Al Congressional Country Club (par 72) di Bethesda, in Maryland, la sudcoreana con un totale di 283 (64 69 75 75, -5) colpi ha superato la concorrenza dell’australiana Minjee Lee e dell’americana Lexi Thompson, entrambe seconde con 284 (-4) dopo un finale sorprendente. E’ invece uscita al taglio Giulia Molinaro, 133ª con 153 (80 73, +9), in un appuntamento chiuso al terzo posto dalla veneta nel 2021.
In Gee Chun, 27enne di Seul, è stata in testa fin dal primo round ed ha chiuso il secondo con sei colpi di vantaggio nei confronti dell’americana Jennifer Kupcho e della neozelandese Lydia Ko. Poi, nel “moving day” come nelle ultime 18 buche, ha fatto registrare due parziali consecutivi in 75 (+3) colpi che ha rischiato di pagare a caro prezzo. Nell’ultimo giro, In Gee Chun ha iniziato le prime nove buche con quattro bogey (cinque quelli di giornata). Decisivo, ai fini della vittoria, il birdie (il secondo del round dopo quello realizzato alla 11) firmato alla 16. Con la sudcoreana agevolata anche da due bogey della Thompson rispettivamente alla terzultima e penultima buca della competizione.
Quarta posizione con 285 (-3) per la thailandese Atthaya Thitikul, che ha preceduto in classifica le sudcoreane Sei Young Kim, Hyo Joo Kim e Hye-Jin Choi, oltre all’australiana Hannah Green e alla giapponese Nasa Hataoka, tutte quinte con 287 (-1). Mentre Jin Young Ko, regina mondiale, non è andata oltre la 30ª posizione con 292 (+4). Stesso score per Nelly Korda, campionessa uscente.
L’exploit ha fruttato a In Gee Chun 1.350.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 9.000.000. Per lei si tratta della terza affermazione in un major, su quattro eventi vinti, dopo i trionfi nel 2015 allo US Women’s Open e nel 2016 al The Evian Championship. Nel suo palmarès anche l’impresa al LPGA KEB Hana Bank Championship nel 2018. Curiosità: al termine del torneo l’americana Thompson e la sudcoreana Hye-Jin Choi sono state multate per gioco lento.
TERZO GIRO - L’aria rarefatta dell’alta classifica ha creato numerosi problemi alla coreana In Gee Chun, tuttavia malgrado un 75 (+3, tre birdie, quattro bogey, un doppio bogey), con lo score di 208 (64 69 75, -8) è riuscita a mantenere la leadership nel Women’s PGA Championship, il terzo major stagionale femminile che si sta disputando al Congressional Country Club (par 72) di Bethesda nel Maryland.
C’è stato, naturalmente un effetto collaterale, perché i sei colpi di vantaggio sulle prime insegutrici si sono ridotti a tre, ma non sarà facile recuperarli per Lexi Thompson e per le coreane Hye-Jin Choi e Sei Young Kim, seconde con 211 (-5). Proveranno a inserirsi nella corsa al titolo anche l’australiana Hannah Green, quinta con 212 (-4), Jennifer Chang, Jennifer Kupcho, la thailandese Atthaya Thitikul e la canadese Brooke M. Henderson, seste con 213 (-3). Pur con la classe che le contraddistingue sembrano fuori gioco l’australiana Minjee Lee, decima con 214 (-2), la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, e la neozelandese Lydia Ko, 12.e con 215 (-1), mentre lo sono irrimediabilmente Nelly Korda, numero due del Rolex Rannking e campionessa uscente, 29ª con 217 (+1), la coreana Inbee Park e la giapponese Nasa Hataoka, 35.e con 218 (+2). E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, 133ª con 153 (80 73, +9), Il montepremi è di 9.000.000 di dollari, con un aumento di ben 4.500.000 rispetto allo scorso anno
SECONDO GIRO - La coreana In Gee Chun, con lo score di 133 (64 69, -11) colpi, ha preso decisamente il largo nel KPMG Women’s PGA Championship, il terzo major stagionale femminile che si sta disputando al Congressional Country Club (par 72) di Bethesda nel Maryland. E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, 133ª con 153 (80 73, +9), ma era scontato dopo l’80 (+8) del round d’apertura. Lo scorso anno era giunta terza.
In Gee Chun, 28enne di Gunsan che si è praticamente defilata dal 2018, anno in cui ha ottenuto il terzo e ultimo titolo sul LPGA Tour, preceduto da due major, ha girato in 69 (-3) colpi, con cinque birdie e due bogey e ora ha ben sei lunghezze di vantaggio su Jennifer Kupcho (139, -5), reduce dal successo nel precedente Meijer LPGA Classic, e sulla neozelandese Lydia Ko, risalita dalla 15ª piazza. A sette colpi, quarte con 140 (-4), Caroline Inglis, Jennifer Chang l’australiana Hannah Green, la canadese Brooke M. Henderson e la coreana Sei Young Kim.
In rimonta anche Lexi Thompson e l’australiana Minjee Lee, none con 141 (-3), due colpi in più per la giapponese Nasa Hataoka, 17ª con 143 (-1), e chances di titolo praticamente ridotte a zero o quasi per la coreana Jin Young Ko, numero uno del Rolex Ranking, 27ª con 144 (par), per la sua connazionale Inbee Park e per Nelly Korda, numero due mondiale e campionessa in carica, 41.e con 145 (+1), con quest’ultima che è precipitata dalla sesta posizione. Il montepremi è di 9.000.000 di dollari, con un aumento di ben 4.500.000 rispetto allo scorso anno
PRIMO GIRO - Inizio disastroso di Giulia Molinaro, 139ª con 80 colpi (+8, un birdie, nove bogey), nel KPMG Women’s PGA Championship, il terzo major stagionale femminile, dove è a un passo dal taglio, torneo in cui lo scorso anno si classificò terza. Sul percorso del Congressional Country Club (par 72) di Bethesda nel Maryland è emersa a sorpresa la coreana In Gee Chun, leader con 64 colpi (-8, nove birdie, un bogey). La 28enne di Gunsan è da tempo in ombra, dopo aver ottenuto tre titoli sul LPGA Tour, l’ultimo nel 2018 preceduto da due major, e ora ha l’occasione di riproporsi, anche se la meta è ancora lontana, potendo contare su ben cinque lunghezze di vantaggio sulla connazionale Hye-Jin Choi e sulla thailandese Pornanong Phatlum (69, -3), altra uscita dalla penombra.
In quarta posizione con 70 (2) Jennifer Chang e la sudafricana Paula Reto e in sesta nove concorrenti con 71 (-1) tra le quali Nelly Korda, numero due mondiale, campionessa in carica e rientrata alle gare dopo circa tre mesi di stop per un coagulo di sangue al braccio e apparsa subito in grande spolvero nel precedente Meijer LPGA Classic. dove ha ceduto al playoff a Jennifer Kuplcho che ha lo stesso score. Insieme alle due, anche altre candidate al successo quali la giapponese Nasa Hataoka, la coreana Sei Young Kim e la canadese Brooke M. Henderson.
Uno colpo in più, 15.e con 72 (par), per le coreane Jin Young Ko, leader del Rolex Ranking, e Inbee Park e per la neozelandese Lydia Ko e al 30° posto con 73 (+1) l’australiana Minjee Lee. Il montepremi è di 9.000.000 di dollari, con un aumento di ben 4.500.000 rispetto allo scorso anno
LA VIGILIA - Al KPMG Women’s PGA Championship per provare a ripetere la grande prestazione offerta nel 2021 quando si classificò terza ottenendo il suo miglior risultato in un torneo del Grande Slam. Giulia Molinaro, proette veneta, sarà tra le 156 protagoniste del terzo major femminile del 2022, in programma dal 23 al 26 giugno al Congressional Country Club di Bethesda nel Maryland. L’evento metterà in palio un montepremi di 9.000.000 di dollari, in aumento di 4.500.000 rispetto allo scorso anno. A difendere il titolo sarà l’americana Nelly Korda, seconda nel world ranking e runner up, la scorsa settimana, al Meijer LPGA Classic.
In gara vi saranno tutte le migliori proette al mondo, a partire dalla numero 1, la sudcoreana Jin Young Ko. Con lei altre undici vincitrici di almeno un evento sul LPGA Tour 2022: Marina Alex, Nasa Hataoka, Brooke M. Henderson, Eun-Hee Ji, Hyo Joo Kim, Lydia Ko, Nanna Koerstz Madsen, Jennifer Kupcho (che quest’anno ha già fatto suo il The Chevron Championship ed è reduce dall’exploit al Meijer LPGA Classic), Minjee Lee, Leona Maguire e Atthaya Thitikul.
Otto le past winner nel field. Oltre a Nelly Korda, anche Sei Young Kim (2020), Hannah Green (2019), Sung Hyun Park (2018), Brooke Henderson (2016), Inbee Park (2013, 2014, 2015) e Cristie Kerr (2010) e Anna Nordqvist (2009).
L’evento si disputerà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto. Nel 2000, Stefania Croce firmò il miglior risultato di un’azzurra nella storia della competizione classificandosi seconda – dopo il playoff – alle spalle di uno dei miti statunitensi, Juli Inkster.