L’Open d’Italia Disabili – Sanofi va ancora una volta a Tommaso Perrino che in Piemonte, al Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano (Torino), ha fatto sua la competizione per la terza volta consecutiva. Dopo i successi del 2019 e del 2021 (la competizione non s’è giocata, causa Covid, nel 2020), il livornese ha calato il tris. E si è imposto, nella classifica “stroke play medal”, con un totale di 140 (69 71, -4) colpi superando lo svedese Joakim Bjorkman (che ha conquistato questa manifestazione consecutivamente dal 2015 al 2018), secondo con 144 (par) davanti allo svizzero Rasmus Lia (74 74) e al turco Mehmet Kazan (73 75), che hanno chiuso la gara con uno score di 148 (+4).
Nella graduatoria “stroke play pareggiata” Pietro Andrini (67 68) ha chiuso al primo posto, con Andrea Plachesi (66 69) runner up. Entrambi hanno fatto registrare un totale di 135 (-9) colpi ma a chiudere davanti a tutti è stato Andrini in virtù di un miglior score nelle ultime nove buche giocate. Bel risultato anche per Luca Gurrieri (al suo primo Open d’Italia – Disabili), terzo con 137 (-7).
Nella categoria stableford, Gregorio Guglielminetti (39 46) l’ha spuntata su Fabiano Paratore (45 40) - che, come lui, ha totalizzato 85 punti – grazie a un finale di gara migliore rispetto allo svizzero che ha preceduto invece Loris Stradi, terzo con 83 punti. Successo speciale per Guglielminetti, portacolori del Royal Park I Roveri.
Relativamente al campionato italiano, questi i giocatori che sono andati a premio: Tommaso Perrino (per il secondo anno consecutivo), primo lordo nella categoria stroke play; Vittorio Cascino, secondo lordo nella categoria stroke play; Pietro Andrini, primo netto nella categoria stroke play; Gregorio Guglielminetti, primo netto nella categoria stableford; Loris Stradi, secondo netto nella categoria stableford. Mentre il riconoscimento “Best Woman” è andato a Luisa Ceola. Per la categoria “sensory”, premiato Stefano Palmieri, golfista non vedente.
Ma a vincere è stato anche e soprattutto l’entusiasmo di tutti i protagonisti in gara. Che hanno fornito l’ennesima dimostrazione di come il golf sia uno sport oltre ogni barriera, per tutti. E’ stata una sfida all’insegna dell’inclusione sociale, punto imprescindibile del Progetto Ryder Cup 2023, in uno sport aggregante.
La cerimonia di premiazione ha visto la presenza di Maria Amelia Lolli Ghetti, Vicepresidente vicario FIG; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023; Matteo Delpodio, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG; Filippo Cipriani, Responsabile Area Public Affairs Specialty Care Sanofi Italia; Marco Aquilino, Direttore di Torneo e Direttore del Royal Park I Roveri e Manon Eggermont, Director Tournament Team EDGA.
La gioia di Tommaso Perrino – “Sono felicissimo, è stato un torneo bellissimo ed essere riuscito a vincerlo, per la terza volta consecutiva, mi rende orgoglioso. Sono partito forte, senza mai perdere la leadership. Nel finale ho sbagliato qualche colpo, ma sono ovviamente soddisfatto perché a questo evento tengo davvero tantissimo e festeggiare il successo in Italia, in un circolo meraviglioso, è speciale”.