Mito Pereira al vertice con 201 (68 64 69, -9) colpi nel PGA Championship, che sembra divenuto un festival degli outsiders, il ritiro di Tiger Woods e l’ormai cronico cedimento di Francesco Molinari, brutta caratteristica del torinese da tempo, al 60° posto con 217 (70 72 75, +7) sono stati i fatti salienti nel “moving day” del secondo major stagionale.
Sul percorso del Southern Hills CC (par 70), a Tulsa in Oklahoma, Pereira, 27enne di Santiago del Cile, non ha fatto miracoli, ma gli è bastato un parziale di 69 (-1), neanche tanto agevole poiché maturato tra cinque birdie e quattro bogey, per prendere tre colpi di vantaggio sui primi inseguitori, Will Zalatoris, leader dopo due round, e l’inglese Matt Fitzpatrick (204, -6), altri due concorrenti che nessuno si attendeva in questa posizioni a 18 buche dalla fine, Così come hanno la stessa caratteristica gli altri tre concorrenti che seguono: Cameron Young, quarto con 205 (-5), il messicano Abraham Ancer, quinto con 206 (-4), e l’irlandese Seamus Power, sesto con 207 (-3). Ha perso terreno Justin Thomas, da terzo a settimo con 208 (-2), che sembra aver compromesso le sue possibilità. Lo affiancano Bubba Watson e Stewart Cink e ha un colpo in più Webb Simpson, decimo con 209 (-1).
Fuori gioco il nordirlandese Rory McIlroy, 17° con 210 (par), che aveva illuso se stesso e i fans con la leadership dopo un turno, e il bilancio sarà sicuramente deludente per Brooks Koepka, 43° con 214 (+4), Jordan Spieth, 45° con 215 (+5), che ha mancato nuovamente l’occasione per completare il Grande Slam con l’unico major che gli manca, per il giapponese Hideki Matsuyama, 55° con 216 (+6), e per lo spagnolo Jon Rahm, numero due mondiale, 65° con 218 (+8). E’ andata peggio a Scottie Scheffler, numero uno, uscito inopinatamente al taglio.
Pereira, 100° nel World Ranking e 46° nella FedEx Cup, alla 28ª gara sul circuito dove è arrivato con tre vittorie sul Korn Ferry Tour e una sul PGA Latinoamerica e in cui ha ottenuto tre top ten, è il primo giocatore debuttante in questo major a condurre dopo 54 buche a partire dal 1991 quando ci riuscì John Daly.
WOODS OUT - Tiger Woods si è ritirato dopo un parziale di 79 colpi (+9, un birdie, sette bogey, un triplo bogey), seguito a un 74 (+4) e a un 69 (-1). In una giornata difficile ha sofferto molto il freddo, ma la sensazione è che l’ultimo incidente non sia facilmente assorbibile dal suo fisico già pesantemente provato in passato. Probabilmente la ferrea volontà non basta più e, anche se nessuno vuole ammetterlo e lui per primo, sembra proprio che la sua carriera sia arrivata al capolinea. Speriamo per il campione e per il golf che non sia così, ma in questo momento l’ottimismo non sembra di casa.
“Sono dolorante” ha detto Woods al termine. “Faremo un po' di lavoro e vedremo come va. Comunque non ho giocato come dovevo. Sono partito male, non ho colpito la palla nel modo dovuto e non sono riuscito a scendere dal treno dei bogey. Non ho fatto nulla di buono e il punteggio è conseguenziale”.
Il suo agente Mark Steinberg ha poi dichiarato a Sports Illustrated: "Ha dolore e fastidio al piede e ha pensato solo che fosse nel suo interesse non giocare domani”.
MOLINARI IN CODA - Ha iniziato con un 70 (par) poi gli score di Francesco Molinari sono saliti con il 72 (+2) del secondo turno e quindi con il 75 (+5) del terzo. Sei bogey contro un solo birdie gli hanno fatto perdere altre 19 posizioni dopo essere passato per la 27ª e il 41ª.
SECONDO GIRO - Negli USA, prova di carattere e orgoglio per Tiger Woods che, come già accaduto al The Masters, supera il taglio ed accede alla fase finale del PGA Championship, secondo major del 2022. A Tulsa, in Oklahoma, a metà gara il californiano è risalito dalla 99ª alla 53ª posizione (guadagnandone 46) grazie a un parziale di 69 (-1) e con un totale di 143 (74 69, +3) colpi.
Sul percorso del Southern Hills CC (par 70), dove 15 anni fa ha vinto per la quarta e ultima volta la rassegna, nonostante il forte vento che ha caratterizzato il secondo round, The Big Cat (che per la 18ª volta in 22 tentativi ha staccato il pass per giocare gli ultimi due giri della competizione) ha realizzato quattro birdie, con un bogey e un doppio bogey. "Sono soddisfatto, seppur troppo lontano dalle posizioni di vertice", il commento del californiano che è distante 12 colpi dalla vetta occupata, con 131 (66 65, -9), da un altro americano: Will Zalatoris. Passo indietro per Francesco Molinari. Ventisettesimo dopo le prime 18 buche, il torinese è ora 41° con 142 (70 72, +2). Un solo birdie e tre bogey per lui.
Sorpresa negli Stati Uniti dove Scottie Scheffler è uscito al taglio con uno score di 146 (+6). E' il terzo giocatore, dopo Severiano Ballesteros nel 1986 e Dustin Johnson nel 2021, ad essere eliminato - da n. 1 mondiale - al PGA Championship. Jordan Spieth, che a Tulsa è 30° con 141 (+1) e sogna di completare il Grande Slam, rimane così l'ultimo golfista ad aver vinto due major consecutivi (The Masters e Us Open) nel 2015.
Secondo ad Augusta lo scorso anno (e sesto nel 2022), Zalatoris - 25enne di San Francisco e miglior rookie del PGA Tour nel 2020-2021 - è volato in vetta in Oklahoma. E a due giri dal termine ha un solo colpo di vantaggio nei confronti del cileno Mito Pereira (132, -8). Mentre in terza posizione con 134 (-6) c'è Justin Thomas che precede in graduatoria Bubba Watson, da 56° a quarto con 135 (-5) dopo aver firmato il miglior parziale di giornata con un 63 (-7), frutto di nove birdie e di due bogey.
Ha perso la leadership il nordirlandese Rory McIlroy, quinto a metà gara con 136 (-4), e lo spagnolo Jon Rahm, n. 2 del World Ranking, affianca Francesco Molinari.
PRIMO GIRO - A Tulsa, in Oklahoma, dove in vetta alla graduatoria con 65 (-5) colpi è il nordirlandese Rory McIlroy, numero sette del world ranking, Tiger Woods è apparso in grossa difficoltà. Ha infatti concluso il primo giro del 104° PGA Championship, secondo major del 2022, al 99° posto con uno score di 74 (+4) colpi. "The Big Cat", che rischia l'uscita al taglio, al Southern Hills CC (par 70), lì dove 15 anni fa ha vinto per la quarta e ultima volta questa competizione, è partito forte salvo poi crollare alla distanza. Due birdie nelle prime cinque buche, preceduti da sette bogey (e un altro birdie), questo il ruolino di marcia di Woods. Che non ha festeggiato al meglio l'89ª presenza in carriera in un major, facendo registrare - dal 2015 - il suo peggior inizio al PGA Championship. "Caricare i colpi sulla gamba mi provoca dolore, così come il camminare a lungo. E' stata una giornata frustrante e devo cercare di migliorarmi nel secondo ttutno" le sue dichiarazioni.
Avvio tra alti e bassi per Francesco Molinari, 27° con 70 (par). Il torinese, tornato a disputare tale evento tre anni dopo l'ultima volta, ha messo a referto due birdie nelle prime otto buche, salvo poi trovare tre bogey, con un altro birdie. Segnali comunque di ripresa per il vincitore dell'Open Championship 2018, che s'è classificato secondo in questo torneo nel 2017.
Dal 2014, questo è il miglior punteggio in un round di apertura in un major per McIlroy. Che ha messo a insieme sette birdie (di cui quattro consecutivi), con tre bogey. Già due volte campione del PGA Championship (nel 2012 e nel 2014), precede in graduatoria gli americani Tom Hoge e Will Zalatoris, entrambi secondi con 66 (-4). Mentre in quarta posizione con 67 (-3) vi sono altri due statunitensi, Justin Thomas e Matt Kuchar, oltre al messicano Abraham Ancer.
Falsa partenza per Scottie Scheffler. Il numero 1 mondiale, vincitore nel 2022 già di quattro tornei (The Masters compreso), è 38° con 71 (+1). Delude lo spagnolo Jon Rahm, solo 78° con 73 (+3). Difficoltà anche per Jordan Spieth: il texano, che insegue il Grande Slam, è 56° con 72 (+2).
LA VIGILIA - Tre anni dopo l’ultima volta, Francesco Molinari torna a giocare il PGA Championship. A Tulsa (USA), in Oklahoma, è tutto pronto per la 104esima edizione dell’atteso torneo che, dal 19 al 22 maggio, vedrà in gara 156 concorrenti, tra questi anche i migliori 19 al mondo. Quindici anni dopo l’ultima volta, il secondo Major maschile del 2022 torna protagonista al Southern Hills Country Club, lì dove Tiger Woods nel 2007 conquistò per la quarta e ultima volta il torneo. E proprio il campione californiano sarà tra i protagonisti dell’ambito appuntamento. “The Big Cat”, dopo il rientro al The Masters, disputerà il PGA Championship (la cui storia è cominciata nel 1916) con il sogno di vincerlo per la quinta volta ed emulare quanto fatto in passato da Walter Hagen e Jack Nicklaus, i due recordman della competizione.
Reduce dal 17/o posto all’AT&T Byron Nelson (PGA Tour), suo secondo miglior risultato stagionale, Chicco Molinari cerca la svolta negli Stati Uniti. In un torneo che lo ha visto già tre volte nella top 10: la prima nel 2009 (decimo), la seconda nel 2017 (quando sfiorò l’impresa e si classificò secondo alle spalle di Justin Thomas) e la terza nel 2018 (sesto). Il piemontese giocherà i primi due round della competizione al fianco dell’inglese Lee Westwood e dell’americano Gary Woodland.
Sarà sfida show a Tulsa dove Scottie Scheffler (che quest’anno ha già fatto suoi quattro tornei, The Masters compreso) cercherà di difendere la sua leadership dagli assalti di Jon Rahm. Secondo nel world ranking, lo spagnolo per tornare sul trono deve vincere e sperare che l’americano chiuda oltre il quinto posto (o, in alternativa, quinto a pari merito con un altro o più concorrenti). Grande occasione per Jordan Spieth. Il texano, che nelle ultime due gare disputate ha vinto l’RBC Heritage, classificandosi secondo all’AT&T Byron Nelson, ha l’occasione di completare il Grande Slam e raggiungere nella storia Nicklaus, Gary Player, Ben Hogan, Gene Sarazen e Woods.
Da Collin Morikawa (campione nel 2020) a Brooks Koepka (a segno nel 2018 e nel 2019), da Cameron Smith a Rory McIlroy. Questi e molti altri i campioni nel field. All’appello mancherà invece Phil Mickelson che, nel 2021 (sedici anni dopo la prima volta), ha alzato al cielo per la seconda volta il Wanamaker Trophy affermandosi, all’età di 50 anni, 11 mesi e 7 giorni, quale più anziano vincitore di un Major.
Il torneo in diretta su Sky – Il PGA Championship verrà trasmesso in diretta su Sky Sport Arena e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: da giovedì 19 maggio a domenica 22, dalle ore 19 alle ore 1. Commento di Alessandro Lupi, Roberto Zappa, Massimo Scarpa e di Michele Gallerani. Prima della diretta andrà in onda Studio Golf, condotto da Francesca Piantanida, con collegamento alle ore 18,30 su Sky Sport 24 e replica alle ore 18,45 su Sky Sport Arena.