14 Febbraio 2022

PGA Tour: Scheffler al playoff, 43° Molinari

Scottie Scheffler Scottie Scheffler

Il Phoenix Open di golf va all'americano Scottie Scheffler che, in Arizona, supera con un birdie alla terza buca del play-off il connazionale Patrick Cantlay (miglior giocatore del PGA Tour 2021 e re, lo scorso anno, della FedEx Cup) e festeggia il primo titolo in carriera (alla 71esima apparizione) sul PGA Tour. A Scottsdale, nell'ultimo round della competizione, Francesco Molinari è risalito dalla 56/a alla 43/a posizione con un totale di 280 (70 69 73 68, -4) colpi, grazie a un parziale chiuso in 68 (-3), con cinque birdie e due bogey.
Dopo quella firmata nel "moving day" da Sam Ryder (23/o con 275, -9), ancora una 'hole in one'. A realizzarla, sempre alla buca 16 (par 3) del TPC Scottsdale (par 71), è stato il messicano Carlos Ortiz (33/o con 277, -7), al suo terzo 'ace' in carriera. Il 30enne di Guadalajara, con un ferro 9 e da 178 yard, ha fatto direttamente centro scatenando l'ovazione del pubblico. Era dal 1997 (Tiger Woods e Steve Stricker) che, alla 16 del TPC Scottsdale, non si facevano registrare due buche in uno nella stessa settimana. Ma c'è di più: prima delle prodezze di Ryder e Ortiz, l'ultimo a siglare una buca in uno su questa buca fu, nel 2015, Chicco Molinari.

Con un totale di 268 (68 71 62 67, -16), Scheffler ha battuto il numero 3 mondiale, Cantlay. Entrambi secondi alla fine del terzo round, si sono dati battaglia fino all'ultimo. Scheffler, 25enne di Ridgewood (New Jersey), alla 72esima buca regolamentare ha sprecato la chance per il birdie e così la sfida s'è decisa all'over time. Dove Scheffler (che all'ultima Ryder Cup ha battuto Jon Rahm, numero 1 mondiale, nel singolo) ha fatto sua la contesa. Tredicesimo vincitore nella storia del torneo, è passato così al quarto posto nella FedEx Cup (suo miglior piazzamento in carriera). Per lui anche un assegno di 1.476.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 8.200.000. Per lo statunitense si tratta appunto del primo sigillo sul circuito dopo i due exploit arrivati nel 2019 sul Korn Ferry Tour rispettivamente all'Evans Invitational e all'Hospital Championship.

Il leaderboard in Arizona parla americano. Dietro a Scheffler e Cantlay, al 3/o posto con 269 (-15) si sono classificati Sahith Theegala (in testa fino al termine del 'moving day'), Xander Schauffele (secondo nel 2021 e medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo) e Brooks Koepka (campione uscente). Sesta piazza (270, -14) per lo statunitense Billy Horschel e lo svedese Alex Noren. Ottava (271, -13), per il giapponese Hideki Matsuyama (sua la competizione nel 2016 e nel 2017) e Justin Thomas. Decimo posto (272, -12), tra gli altri, per Rahm, re del world ranking.

TERZO GIRO - Equilibrio, spettacolo e anche una "hole in one" nel "moving day" del Phoenix Open di golf che in Arizona vede sempre al comando, con uno score di 199 (66 64 69, -14) colpi, l'americano Sahith Theegala. In campo a Scottsdale grazie a una esenzione di uno sponsor, il 24enne di Orange - tallonato da Brooks Koepka, campione in carica e ora secondo con 200 (-13) - insegue il primo successo in carriera sul PGA Tour.

Negli Stati Uniti, perde terreno Francesco Molinari, da 44/o a 56/o con 212 (70 69 73, -1). Parziale di 73 (+2) per il torinese che ha realizzato tre birdie, con altrettanti bogey e un doppio bogey. Niente da fare per l'azzurro che, nel quarto e ultimo round, lotterà per ottenere il miglior piazzamento possibile.
Sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), il pubblico non ha tradito le attese e s'è scatenato dopo la buca in uno realizzata dall'americano Sam Ryder, 29/o con 207 (-6). Il 32enne di Winter Park (Florida) alla buca 16 (par 3), la più iconica del campo di gara, da 124 yard e con wedge ha mandato in visibilio gli spettatori. L'ultimo a realizzare una 'hole in one' alla 16, era stato Chicco Molinari nel 2015. Scene di giubilo, percorso invaso da bicchieri di birra e festa grande al Phoenix Open.

Dove oltre a Theegala e Koepka corrono per il titolo pure gli americani Xander Schauffele (numero otto mondiale, medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo e secondo in questo appuntamento nel 2021), Patrick Cantlay (quarto nel world ranking e lo scorso anno miglior giocatore del circuito e re della FedEx Cup), Scottie Scheffler e Talor Gooch, tutti terzi con 201 (-12).
Chance pure per il giapponese Hideki Matsuyama (ultimo concorrente ad aver vinto consecutivamente il Phoenix Open, nel 2016 e nel 2017), settimo con 202 (-11) al pari di Tom Hoge, Max Homa, Alex Noren e Adam Hadwin. Mentre è tutta in salita, la strada verso il successo, per Jon Rahm. Lo spagnolo, numero 1 mondiale (peraltro s'è laureato in Arizona e risiede proprio a Scottsdale), è 20/o con 205 (-8), distante sei colpi dalla vetta. (ANSA).  Equilibrio, spettacolo e anche una "hole in one" nel "moving day" del Phoenix Open di golf che in Arizona vede sempre al comando, con uno score di 199 (66 64 69, -14) colpi, l'americano Sahith Theegala.
In campo a Scottsdale grazie a una esenzione di uno sponsor, il 24enne di Orange - tallonato da Brooks Koepka, campione in carica e ora secondo con 200 (-13) - insegue il primo successo in carriera sul PGA Tour.

Negli Stati Uniti, perde terreno Francesco Molinari, da 44/o a 56/o con 212 (70 69 73, -1). Parziale di 73 (+2) per il torinese che ha realizzato tre birdie, con altrettanti bogey e un doppio bogey. Niente da fare per l'azzurro che, nel quarto e ultimo round, lotterà per ottenere il miglior piazzamento possibile.
Sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), il pubblico non ha tradito le attese e s'è scatenato dopo la buca in uno realizzata dall'americano Sam Ryder, 29/o con 207 (-6). Il 32enne di Winter Park (Florida) alla buca 16 (par 3), la più iconica del campo di gara, da 124 yard e con wedge ha mandato in visibilio gli spettatori. L'ultimo a realizzare una 'hole in one' alla 16, era stato Chicco Molinari nel 2015. Scene di giubilo, percorso invaso da bicchieri di birra e festa grande al Phoenix Open.
Dove oltre a Theegala e Koepka corrono per il titolo pure gli americani Xander Schauffele (numero otto mondiale, medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo e secondo in questo appuntamento nel 2021), Patrick Cantlay (quarto nel world ranking e lo scorso anno miglior giocatore del circuito e re della FedEx Cup), Scottie Scheffler e Talor Gooch, tutti terzi con 201 (-12).
Chance pure per il giapponese Hideki Matsuyama (ultimo concorrente ad aver vinto consecutivamente il Phoenix Open, nel 2016 e nel 2017), settimo con 202 (-11) al pari di Tom Hoge, Max Homa, Alex Noren e Adam Hadwin. Mentre è tutta in salita, la strada verso il successo, per Jon Rahm. Lo spagnolo, numero 1 mondiale (peraltro s'è laureato in Arizona e risiede proprio a Scottsdale), è 20/o con 205 (-8), distante sei colpi dalla vetta.

 

SECONDO GIRO - In Arizona, ancora una prova dai due volti per Francesco Molinari che, al Phoenix Open, conserva il 44/o posto della classifica con uno score di 139 (70 69, -3) colpi. A Scottsdale, alla terza gara del 2022 (ha superato sempre il taglio), il torinese ha cominciato male il secondo round con due bogey alle buche 2 e 3, salvo poi rimediare con altrettanti birdie alla 4 e alla 6. Nelle seconde nove ancora un bogey (alla 13), prima di un ottimo finale di gara con tre birdie nelle ultime cinque giocate (alla 14 alla 15 e alla 18).

Sul TPC Scottsdale (par 71), nuovi alti e bassi per il piemontese, protagonista di un parziale chiuso in 69 (-2). A metà gara, Chicco Molinari è però distante nove colpi dalla vetta occupata sempre dall'americano Sahith Theegala. In campo grazie a una esenzione di uno sponsor il 24enne di Orange (California), con un totale di 130 (66 64, -12), precede in classifica i connazionali Brooks Koepka (campione uscente) e Xander Schauffele (medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo, ottavo nel ranking mondiale e runner up nel 2021), entrambi secondi con 132 (-10). Mentre in quarta posizione (133, -9) c'è un altro statunitense, Patrick Cantlay (quarto al mondo, re della FedEx Cup nel 2021 e miglior giocatore del PGA Tour lo scorso anno).

Più indietro il giapponese Hideki Matsuyama (ultimo concorrente ad aver vinto consecutivamente, nel 2016 e nel 2017 questa competizione), 13/o con 136 (-6) davanti al numero 1 mondiale, Jon Rahm, 23/o con 137 (-5). Stesso score dello spagnolo, tra gli altri, per Justin Thomas.

E ora il "moving day" prima del gran finale. Al Phoenix Open, Theegala sogna l'impresa in un evento che mette in palio 8.200.000 dollari. E' dal 2020 (Martin Laird allo Shriners Children's Open) che un golfista, sul massimo circuito americano maschile, non riesce a imporsi in un torneo dopo esservi entrato grazie a una esenzione di uno sponsor.

 

PRIMO GIRO - In Arizona il primo round del Phoenix Open di golf è stato sospeso per l'arrivo dell'oscurità con ancora otto giocatori chiamati ad ultimare le 18 buche di apertura. A Scottsdale, alti e bassi per Francesco Molinari, 44/o con 70 (-1). Partito dalla buca 10, il torinese ha cominciato con un bogey alla 11 salvo poi realizzare un eagle alla 13 (par 5). Mentre nelle seconde nove il piemontese ha siglato due birdie con altrettanti bogey. Al TPC Scottsdale (par 71) in testa alla classifica, a sorpresa, c'è l'americano Sahith Theegala, momentaneamente primo con "-7" dopo 16. Secondo posto (65, -6) per il sudcoreano Lee Kyoung-hoon, mentre in terza posizione (66, -5) ci sono gli americani Harry Higgs e Brooks Koepka (campione in carica e vincitore anche nel 2015), oltre al canadese Adam Hadwin. Sul "-5", dopo 17, c'è pure un altro statunitense: Scott Stallings.

Bagarre al settimo posto (67, -4) condiviso da 11 concorrenti, tra questi lo spagnolo Jon Rahm (numero 1 mondiale) e gli americani Patrick Cantlay (quarto nel world ranking, re della FedEx Cup e miglior giocatore del PGA Tour nel 2021), Xander Schauffele (medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo), Bubba Watson, Charley Hoffman, Stewart Cink, Kevin Kisner e Billy Horschel.

Più indietro il giapponese Hideki Matsuyama (l'ultimo ad aver conquistato consecutivamente il torneo nel 2016 e 2017), 18/o con 68 (-3). Stesso score per Gary Woodland (che ha fatto sua la competizione nel 2018). Seicentesima presenza sul PGA Tour dal sapore agrodolce per Charles Howell III, 121/o con 75 (+4).

 

LA VIGILIA - Il PGA Tour di golf torna protagonista con uno dei suoi appuntamenti più attesi: il Phoenix Open. Dal 10 al 13 febbraio a Scottsdale, in Arizona, sarà sfida show. Torna in campo, dopo un turno di riposo, Francesco Molinari (assente nel 2021). L'azzurro nel 2015 al TPC Scottsdale realizzò una "hole in one" alla 16 (par 3), buca iconica ribattezzata come "The Coliseum". Il torinese emulò le gesta di Tiger Woods che nel 1997 fece lo stesso, scatenando il tributo di migliaia di spettatori.

Chicco Molinari (al suo terzo appuntamento del 2022) al Phoenix Open affronterà, tra gli altri, sei tra i migliori dieci golfisti al mondo. Per quel che riguarda la Top 10 del ranking, scenderanno sul green lo spagnolo Jon Rahm (numero 1), il norvegese Viktor Hovland (terzo), gli americani Patrick Cantlay (quarto e "best player" del PGA Tour 2021), Justin Thomas (settimo) e Xander Schauffele (medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo), oltre al giapponese Hideki Matsuyama (decimo), l'ultimo ad aver vinto consecutivamente questo appuntamento nel 2016 e nel 2017. Difenderà il titolo lo statunitense Brooks Koepka (campione anche nel 2015) che, lo scorso anno, superò di un colpo Schauffele e il sudcoreano Kyoung-Hon Lee. L'evento metterà in palio un montepremi di 8.200.000 dollari.

Ma lo spettacolo verrà anticipato da una Pro-Am all'insegna anche delle celebrità. Da Michael Phelps ad Aaron Rodgers, da Josh Duhamel a Reggie Bush. Queste le star dello sport e dello spettacolo che parteciperanno allo show di apertura del Phoenix Open, "best tournament" del PGA Tour nel 2018 e nel 2019.

Il torneo in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il Phoenix Open verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2. Prima e seconda giornata: giovedì 10 e venerdì 11 febbraio dalle ore 21 alle ore 1 su GOLFTV. Terza e quarta giornata; sabato 12, dalle ore 19 alle ore 0,30) e domenica 13, dalle ore 19 alle ore 24, su GOLFTV e su Eurosport 2. Commento di Alessandro Bellicini e di Nicola Pomponi.

Primo piano

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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