21 Novembre 2021

Eurotour: Collin Morikawa si prende tutto

Collin Morikawa (Getty Images) Collin Morikawa (Getty Images)

Collin Morikawa non ha fatto sconti: dopo tre giri del DP World Tour Championship era già sicuro di divenire il primo statunitense a imporsi della Race To Dubai, ossia l’ordine di merito dell’European Tour, ma non gli è bastato, Nel giro finale ha realizzato un 66 (-6)) con una marcia in più sulle ultime sette buche in cui ha messo a segno cinque dei sei birdie (senza bogey) di giornata e ha vinto la gara con 271 (68 68 69 66, -17) colpi.

Il 24enne di Los Angeles vanta cinque titoli sul PGA Tour, comprensivi di due major e di un WGC, e al netto di queste due eventi particolari, ne ha ora anche uno sull’European Tour, che però per il fatto che major e WGC vengono replicati sui maggiori circuiti del mondo gli conta come quarto.

Non sono andate benissimo le cose per i due italiani in gara, Guido Migliozzi che nel round finale è salito dal 47° al 37° posto con 283 (73 73 70 67, -5), e per Francesco Laporta, 46° con 287 (71 74 72 70, -1) su 53 concorrenti ammessi all’evento che ha chiuso l’European Tour 2021.

Sul percorso del Jumeirah Golf Estates (Fire Course, par 72), a Dubai negli Emirati Arabi, ha difeso generosamente il titolo acquisito in questo evento nello scorso anno, dopo quello del 2016, l’inglese Matthew Fitzpatrick, secondo con 274 (-14), che era uno dei giocatori che avrebbero potuto insidiare Morikawa a patto che avesse vinto e poi si fosse guardato indietro per vedere la posizione eventualmente acquisita dall’americano da cui dipendeva. Stesso score per lo svedese Alexander Bjork, quarta piazza con 275 (-13) per il danese Nicolai Hojgaard e per lo scozzese Rober MacIntyre e sesta con 276 (-12) per il sudafricano Dean Burmester, per l’inglese Ian Poulter e per il nordirlandese Rory McIlroy, leader dopo il terzo giro e che lo era stato anche nel primo, affondato da un 74 (+2).

L’unico giocatore che avrebbe potuto sorpassare Morikawa nella money list anche non vincendo era il connazionale Billy Horschel, terminato 32° con 282 (-6), e in affanno sin dalle prime buche. Gli altri concorrenti con possibilità di divenire “re d’Europa”, ma tutti alle condizioni di Fitzpatrick, si sono sparsi lungo la classifica senza mai essere efficaci: l’inglese Paul Casey nono con 277 (-11), l’altro inglese Tyrrell Hatton e l’australiano Min Woo Lee, 16.i con 279 (-9).

Migliozzi ha recuperato con un 67 (-5) dovuto a cinque birdie senza bogey e Laporta è rimasto praticamente stabile con un 70 (-2. cinque birdie, tre bogey). Morikawa ha ricevuto un assegno di tre milioni di dollari (2.640.975 euro) su un montepremi di nove milioni di dollari, il più alto nella storia della manifestazione.

 

TERZO GIRO - Il nordirlandese Rory McIlroy con 202 (65 70 67, -14) colpi si è riportato al comando, dove era già stato dopo il primo giro, nel moving day del DP World Tour Championship, torneo conclusivo dell’European Tour 2021 che si sta svolgendo sul percorso del Jumeirah Golf Estates (Fire Course, par 72), a Dubai negli Emirati Arabi. Continuano a rimanere in bassa classifica i due azzurri ammessi all’evento (53 partenti), Guido Migliozzi, 47° con 216 (73 73 70, par), e Francesco Laporta, 49° con 217 (71 74 72, -1).

McIlroy, che si è ripreso la leadership con un 67 (-5, sette birdie, due bogey) e che si è già imposto nel 2012 e nel 2015, ha comunque un solo colpo di margine sull’inglese Sam Horsfield (203, -13) e due sullo scozzese Robert MacIntyre e sullo svedese Alexander Bjork (204, -12).

E’ in quinta posizione con 205 (-11), ma probabilmente molto felice di esserlo, lo statunitense Collin Morikawa, leader della Race To Dubai (ordine di merito) e che praticamente è sicuro di mantenere la posizione e divenire il primo della sua nazione d compiere l’impresa di essere numero uno nel vecchio continente. Infatti è ormai tagliato fuori il connazionale Billy Horschel, 37° con 213 (-3) e unico che avrebbe potuto superalo anche senza necessariamente vincere, mentre sono fuori gli altri quattro che avrebbero potuto riuscirvi con un successo, ma comunque dipendendo poi dalla posizione occupata dallo stesso Morikawa (e da Horschel, qualora fosse rimasto in contesa). L’inglese Matthew Fitzpatrick, campione in carica del torneo e a segno anche nel 2016, è 13° con 208 (-8), gli altri due inglesi Paul Casey e Tyrrell Hatton cono 17.i con 209 (-7) e l’australiano Min Woo Lee è 21° con 210 (-6).

Guido Migliozzi ha girato in 70 (.-2) colpi con quattro birdie e due bogey e Francesco Laporta in 72 (par) con tre birdie e tre bogey. Il montepremi è di di 9.000.000 di dollari, il più alto nella storia della manifestazione.

 EDGA DUBAI FINALE: PERRINO QUINTO - Negli Emirati Arabi Uniti, a Dubai, è andato in scena l’EDGA Dubai Finale, evento riservato a otto tra i migliori golfisti diversamente abili nella classifica WR4GD che si è svolto con la formula Stroke Play sulla distanza di 36 buche. A vincere è stato l’irlandese Brendan Lawlor con un totale di 143 (70 73, -1) colpi davanti al canadese Kurtis Barkley, secondo con 147 (+3), e ai britannici Kipp Popert e Mike Brown, terzi con 150 (+6). Tommaso Perrino, unico azzurro in gara, ha chiuso con un buon 5/o posto e uno score di 152 (73 79, +8). Il livornese, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della FIG, quest’anno è stato il trionfatore assoluto dell’Open d’Italia Disabili Sanofi Genzyme dove s’è confermato campione, conquistando anche il titolo italiano. Il toscano nel 2020 e nel 2021 ha giocato anche l’Open d’Italia al fianco dei migliori giocatori dell’European Tour, dimostrando l’inclusività del golf.

 

SECONDO GIRO - Ultima buca fatale per Rory McIlroy che con un doppio bogey ha perso la leadership scendendo al quarto posto con 135 (68 67, -9) colpi nel DP World Tour Championship, l’evento che conclude l’European Tour 2021. Sul percorso del Jumeirah Golf Estates (Fire Course, par 72), a Dubai negli Emirati Arabi, il nordirlandese ha ceduto il passo per un colpo a un terzetto con 134 (-10) formato dall’irlandese Shane Lowry (69 65), dallo statunitense John Catlin (69 65) e dall’inglese Sam Horsfield (68 66).

Notizie poco liete in casa azzurra, perché sono finiti in coda alla classifica Francesco Laporta, 46° con 145 (71 74, +1), e Guido Migliozzi, 49° con 146 (73 73, +2).

McIlroy è affiancato dallo svedese Alexander Bjork, mentre l’americano Collin Morikawa, sesto con 136 (-8) insieme al tedesco Martin Kaymer, non sembra avere rivali nella “Race To Dubai”, ossia l’ordine di merito, dove dovrebbe mantenere la leadership attuale.

Infatti dei cinque giocatori in corsa per il titolo di “re d’Europa” è in grave ritardo l’unico che potrebbe sorpassarlo anche senza vincere, ossia il connazionale Billy Horschel, secondo nella money list, che naviga in pieno affanno nelle retrovie, 43° con 144 (par), e che non appare in grado di recuperare otto colpi. Gli altri quattro hanno tutti bisogno di imporsi, ma dipendendo poi dalla posizione dello stesso Morikawa (e anche di Horschel se si riprendesse, magari con un miracolo). Sono al 13° posto con 139 (-5) gli inglesi Paul Casey e Matthew Fitzpatrick, è al 26° con 141 (-3) l’australiano Min Woo Lee e si trova al 38° con 143 (-1) l’altro inglese Tyrrell Hatton.

Hanno girato in 65 (-7) colpi Shane Lowry con un eagle e cinque birdie, e John Catlin con otto bridie e un bogey, in 66 (-6) Sam Horsfield con otto birdie e due bogey e in 70 (-2) Rory McIlroy con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey. Per Laporta 74 (+2) colpi con due birdie e quattro bogey e per Migliozzi 73 (+1) con tre birdie, due bogey e un doppio bogey.

 

PRIMO GIRO - l nordirlandese Rory McIlroy è il leader con 65 (-7) colpi dopo il primo giro del DP World Tour Championship, quarto torneo delle Rolex Series e ultimo della stagione dell’European Tour che sul percorso del Jumeirah Golf Estates (Fire Course, par 72), a Dubai negli Emirati Arabi, designerà il “re” della stagione 2021 del circuito. In gara anche Francesco Laporta, 32° con 71 (-1), e Guido Migliozzi, 40° con 73 (+1), che non hanno chances di vincere la “Race To Dubai” (ordine di merito) dove sono rispettivamente 13° e 35°.

Non ha possibilità neanche McIlroy (20°), a segno in questo evento nel 2012 e nel 2015, che ha effettuato una partenza lampo con un eagle e quattro birdie sulle prime otto buche per poi rallentare con un bogey e due birdie, ma che ha comunque preso due colpi di margine sul danese Joachim B. Hansen, vincitore la scorsa settimana dell’AVIV Dubai Championship davanti a Laporta, sul sudafricano Christiaan Bezuidenhout e sul finlandese Tapio Pulkkanen (67, -5).

Dieci giocatori al quinto posto con 68 (-4) tra i quali lo statunitense Collin Morikawa, leader della money list, che con la classifica attuale avrebbe la corona del tour. Stesso score anche per lo scozzese Robert MacIntyre, per il tedesco Martin Kaymer e per lo spagnolo Sergio Garcia.

Vi sono solo altri cinque giocatori che possono ambire a superare Morikawa, ma al momento sono attardati: gli inglesi Tyrrell Hatton (n. 4), Matthew Fitzpatrick (n. 6) e Paul Casey (n. 7) occupano la 20ª piazza con 70 (-2), l’australiano Min Woo Lee (n. 5), 36° con 72 (par), e l’americano Billy Horschel, 45° con 74 (+2), apparso in grande affanno. Horschel è l’unico che con la vittoria andrebbe sul trono, mentre gli altri quattro anche con il successo dovranno poi fare i conti con la posizione dei due statunitensi. Laporta ha segnato quattro birdie e tre bogey e Migliozzi tre birdie e quattro bogey. Il montepremi è di di 9.000.000 di dollari, il più alto nella storia del torneo.

 

LA VIGILIA - L’attesa è finita. A Dubai è tutto pronto per il DP World Tour Championship, quarto torneo delle Rolex Series e quarantesimo ed ultimo appuntamento dell’European Tour 2021 in programma dal 18 al 21 novembre al Jumeirah Golf Estates (Fire Course). Negli Emirati Arabi Uniti, tra i 53 concorrenti in gara, ci saranno anche due azzurri: Guido Migliozzi e Francesco Laporta. In palio non solo un montepremi complessivo di 9.000.000 di dollari (il più alto nella storia della competizione), ma anche 12.000 punti della Race to Dubai (di cui 2.000 andranno al vincitore), l’ordine di merito del circuito. In campo tanti big del golf mondiale (anche se spiccano le assenze dello spagnolo Jon Rahm e del norvegese Viktor Hovland, rispettivamente al primo e al decimo posto del world ranking, nonché dell’inglese Justin Rose). Tra i grandi favoriti della vigilia ecco Collin Morikawa (secondo al mondo e leader della money list con 3.856,4 punti) e Billy Horschel (secondo nell’ordine di merito con 3.620,2), che puntano a diventare i primi giocatori americani a vincere la Race to Dubai. Impresa che può essere raggiunta solo da altri quattro concorrenti: gli inglesi Tyrrell Hatton, Matthew Fitzpatrick (che difende il titolo al DP World Tour Championship vinto pure nel 2016) e Paul Casey, oltre che dall’australiano Min Woo Lee. A questi ultimi servirà non solo un successo ma anche un passo falso di Morikawa (fresco della nomina di membro onorario dell’European Tour, che nel 2022 verrà sostituito dal DP World Tour, per il trionfo al The Open lo scorso luglio) e Horschel.

Il trofeo del DP World Tour Championship e la corona di nuovo numero 1 del golf continentale (riconoscimento conquistato nel 2020 da Lee Weestwood, quest’anno assente). La posta in palio a Dubai è altissima. E gli azzurri inseguono un risultato di prestigio negli Emirati Arabi Uniti. Il vicentino Migliozzi (95/o al mondo e 13/o nell’ordine di merito del circuito) è reduce dal 44/o posto al Dubai Championship. Torneo che ha visto il pugliese Laporta sfiorare l’impresa. Per il secondo anno consecutivo runner up, il 31enne di Castellana Grotte (Bari) ha ottenuto la quinta Top 10 del 2021 chiudendo alle spalle, per un solo colpo, di Joachim Brandt Hansen, tra i quattro danesi in campo questa settimana al DP World Tour Championship. Con lui ci saranno anche Jeff Winther e i gemelli Rasmus e Nicolai Hojgaard (vincitore quest’anno del DS Automobiles 78° Open d’Italia), i più giovani giocatori in campo a Dubai. Particolare attenzione andrà riservata alla rappresentanza danese visti i quattro successi negli ultimi dieci tornei raccolti da questi concorrenti in gara.

Oltre a Morikawa tanti i campioni Major nel field. Per quel che riguarda la Top 10 mondiale c’è infatti pure il nordirlandese Rory McIlroy che ha fatto suo il DP World Tour Championship nel 2012 e nel 2015. E ancora: lo spagnolo Sergio Garcia, l’americano Patrick Reed, l’irlandese Shane Lowry, l’inglese Danny Willett (a segno nel 2018) e il tedesco Martin Kaymer. Tra i favoriti ci sono inoltre pure il britannico Tommy Fleetwood, l’americano Will Zalatoris (secondo lo scorso aprile al The Masters e miglior “rookie” del PGA Tour 2020-2021), il messicano Abraham Ancer, l’austriaco Bernd Wiesberger (secondo al fianco di Laporta la scorsa settimana al Dubai Championship) e i sudafricani Justin Harding e Garrick Higgo.

Con l’EDGA Dubai Finale lo spettacolo è doppio. In campo anche Perrino – Negli Emirati Arabi Uniti dal 19 al 20 novembre andrà in scena anche l’EDGA Dubai Finale, evento su 36 buche (18 al giorno) riservato a otto tra i migliori golfisti diversamente abili nella classifica WR4GD. Tra questi c’è anche il livornese Tommaso Perrino (Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della FIG) che quest’anno è stato il trionfatore assoluto dell’Open d’Italia Disabili Sanofi Genzyme dove s’è confermato campione, conquistando anche il titolo italiano. Il toscano (che nel 2020 e nel 2021 ha giocato anche l’Open d’Italia al fianco dei migliori giocatori dell’European Tour, dimostrando l’inclusività del golf) a Dubai sfiderà ottimi concorrenti quali l’inglese Kipp Popert, l’irlandese Brendan Lawlor, l’americano Chris Biggins, il canadese Kurtis Barkley, il belga Adem Wahbi, il britannico Mike Browne e lo svedese Felix Norrman.

Il torneo n TV -  IL DP World Tour Championship viene trasmesso su GOLFTV e su Eurosport2 ai seguenti orari. GOLFTV: giovedì 18 novembre, venerdì 19 e sabato 20, dalle ore 8 alle ore 14; domenica 21, dalle ore 7,30 alle ore 13,30. Eurosport 2: giovedì 18 e venerdì 19, dalle ore 10 alle ore 14; sabato 20, dalle ore 10 alle ore 13; domenica 21, dalle ore 11,30 alle ore 14,30. Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini e di Silvio Grappasonni.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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