09 Agosto 2021

WGC: Abraham Ancer prevale al playoff

Abraham Ancer con il trofeo Abraham Ancer con il trofeo

Abraham Ancer ha vinto con 264 (67 62 67 68, -16) colpi il WGC-FedEx St. Jude Invitational, terzo evento stagione del World Golf Championship, il minicircuito mondiale destinato a un prossimo ridimensionamento. Il 30enne messicano, nato a McAllen in Texas (USA), ha superato con un birdie alla seconda buca di spareggio il giapponese Hideki Matsuyama (68 69 64 63), risalito dalla 14ª piazza con un 63 (-7, sette birdie) miglior score di giornata, e Sam Burns (66 64 70 64), che ha rimontato dall’11ª con un 64 (-6, otto birdie, un doppio bogey).

Sul percorso del TPC Southwind, (par 70) a Memphis nel Tennessee, Ancer, 121 gare sul circuito, al primo titolo e quarto messicano ad andare a segno sul PGA Tour, era in quarta posizione dopo tre turni a quattro colpi dal leder Harris English, che dopo essere stato al vertice nei primi tre turni, si è fatto superare dai tre avversari terminando quarto con 265 (-15) dopo un 73 (+3). Il vincitore ha realizzato un 68 (-2, tre birdie, un bogey) e poi ha avuto la calma necessaria per segnare il birdie decisivo nello spareggio. Curiosamente vince a cadenza di tre anni: infatti aveva ottenuto un successo nel Web.com Tour (ora Korn Ferry Tour), nel 2015 e un altro nel Tour of Australasia nel 2018. Ha intascato un assegno di 1.820.000 dollari su un montepremi di 10.500.000 dollari ed  è salito dal 23° all’11° posto nel World Ranking.

Hanno ceduto Bryson DeChambeau, da secondo a ottavo con 268 (-12) , e Dustin Johnson,  numero due mondiale, da settimo a decimo con 269 (-11), e hanno recuperato occupando il 12° posto con 270 (-10), e salvando un po’ la faccia, Jordan Spieth (dal 17°) e il nordirlandese Rory McIlroy (dal 22°).

Spaersi per la classifica il sudafricano Louis Oosthuizen, 17° con 273 (-7), Patrick Cantlay, 23° con 274 (-6), Justin Thomas, che difendeva il titolo, Collin Morikawa e lo spagnolo Sergio Garcia, 26.i con 275 (-5), Patrick Reed, 31° con 276 (-4), Xander Schauffele, 48° con 280 (par), e ancora sotto gli effluvi dell’oro olimpico a Tokyo 2020, Brooks Koepka e l’inglese Justin Rose, 54.i con 282 (-2).

 

TERZO GIRO - Sempre Harris English (192 - 62 65 65, – 18) al vertice del WGC-FedEx St. Jude Invitational, terzo evento stagione del World Golf Championship, il minicircuito mondiale. Sul percorso del TPC Southwind, (par 70) a Memphis nel Tennessee, il 32enne di Valdosta (Georgia) alla 266ª presenza sul PGA Tour dove vanta quattro titoli, il primo in questo stesso torneo nel 2013 quando non era ancora un WGC, con 192 ha eguagliato il punteggio record del torneo su tre round stabilito da Tiger Woods nel 2000. Con un parziale di 65 (-5, cinque birdie) ha tenuto a due colpi di distanza l’australiano Cameron Smith e Bryson DeChambeau (194, -16), quest’ultimo risalito di cinque posizioni con un 63 (-7, otto birdie, un bogey) miglior score di giornata realizzato anche da Jordan Spieth (un eagle, sei birdie, un bogey), da 52° a 17° con 203 (-7).

Chances di titolo pure  per il messicano Abraham Ancer, quarto con 196 (-14), e per Scottie Scheffler e per l’inglese Ian Poulter, quinti con 197 (-13), e molte meno, se non nulle, per Dustin Johnson, numero due mondiale, e per il sudafricano Louis Oosthuizen, settimi con 199 (-11).

Cercheranno di migliorare la propria classifica in una gara in cui hanno avuto poche soddisfazioni il giapponese Hideki Matsuyama, 14° con 201 (-9), Justin Thomas, numero cinque del World Ranking e  campione in carica, e lo spagnolo Sergio Garcia, che affiancano Spieth, e Rory McIlroy, da 38° a 22° con 204 (-6). Viaggiano nell’anonimato Collin Morikawa e Patrick Reed, 32.i con 206 (-4), Patrick Cantlay e l’inglese Justin Rose, 39.i con 207 (-3), e Xander Schauffele, 61° con 212 (+2) su 66 concorrenti in gara, forse ancora rimasto con la mente all’oro olimpico di Tokyo 2021. Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Harris English ha mantenuto alto il ritmo anche nel secondo giro con un 65 (-5) e con lo score di 127 (62 65, -13) colpi è rimasto in vetta al WGC-FedEx St. Jude Invitational, terzo evento stagione del World Golf Championship, il minicircuito mondiale destinato a un ridimensionamento nel prossimo futuro.

Sul percorso del TPC Southwind, (par 70) a Memphis nel Tennessee, English, 32enne di Valdosta (Georgia) alla 266ª presenza sul PGA Tour, quattro successi in carriera con il primo ottenuto in questo stesso evento nel 2013 quando non era ancora un WGC, ha segnato un eagle, quattro birdie e un bogey e con 127 ha eguagliato il secondo score più basso in assoluto del torneo.

Lo seguono con 129 (-11), entrambi autori di un 62 (-8) miglior parziale del turno, il messicano Abraham Ancer e l’australiano Cameron Smith. Quest’ultimo con 18 putt ha eguagliato il record in materia sul PGA Tour,

 detenuto da altri undici giocatori. Ha utilizzato il putter sette volte sulle prime nove buche sfiorando il primato assoluto di sei appannaggio di tre soli giocatori.

In quarta posizione on 130 (-10) Sam Burns, Scottie Scheffler e l’inglese Ian Poulter e in settima con 131 (-9) Bryson DeChambeau e il sudafricano Louis Oosthuizen. E’ risalito dal 36° al 13° posto con 134 (-6) Dustin Johnson, numero due del World Ranging, che ha agganciato Justin Thomas, numero cinque e campione in carica (sua la gara anche nel 2018), rimasto sulla stessa piazza.

Salvo miracoli sembrano fuori gioco gli altri big: Patrick Reed e il giapponese Hideki Matsuyama, 30.i con 137 (-3), Patrick Cantlay, Collin Morikawa, il nordirlandese Rory McIlroy, l’inglese Justin Rose e lo spagnolo Sergio Garcia, 38.i con 138 (-2). Quasi in coda Jordan Spieth, 52° con 140 (par), e Xander Schauffele, 60°con 142 (+2) e probabilmente ancora deconcentrato dopo aver conquistato l’oro olimpico a Tokyo 2020. Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Fuochi di artificio di Harris English, 32enne di Valdosta (Georgia), nel primo giro del WGC-FedEx St. Jude Invitational, terzo evento stagione del World Golf Championship, il minicircuito mondiale destinato a un ridimensionamento nel prossimo futuro. Ha preso il comando con un 62 (-8), sul percorso del TPC Southwind, (par 70) a Memphis nel Tennessee, dove ha ottenuto nel 2013 il primo dei suoi quattro titoli dul PGA Tour quando la gara non era ancora WGC, realizzando dieci birdie e due bogey e pareggiando il suo score più basso in carriera. Inoltre i primi sette birdie li ha siglati sulle prime nove buche e con un parziale di 28 (-7) ha eguagliato Joel Edward, che aveva fatto la stessa cosa nel 2002.

Il leader, alla 266ª presenza sul circuito americano, ha due colpi di margine su Jim Herman, Matthew Wolff, sull’inglese Ian Poulter e sul messicano Carlos Ortiz (64, -6) e sono a tre con 65 (-5) Bryson DeChambeau, Scottie Scheffler e l’australiano Marc Leishman. Al 13° posto con 67 (-3) Justin Thomas, che difende il titolo e a segno anche nel 2018, Collin Morikawa, l’inglese Tyrrell Hatton e il sudafricano Louis Oosthuizen.

Classifica discreta, ma ritardo già importante per Patrick Reed e per il giapponese Hideki Matsuyama (suo il torneo nel 2017), 26.i con 68 (-2), e per Dustin Johnson, numero due del World Ranking (assente il numero uno Jon Rahm per Covid-19), per Xander Schauffele, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo, e per l’inglese Justin Rose, che l’oro lo aveva conseguito a Rio 2016, 36.i con 69 (-1). Bassa graduatoria per Jordan Spieth, Webb Simpson e Patrick Cantlay, 55.i con 71 (+1) e per il nordirlandese Rory McIlroy, 62° con 72 (+2) su 66 atleti in campo. Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - E’ tempo ancora di grandi confronti tra i big del golf mondiale che si sfidano, a una settimana dalle Olimpiadi, nel WGC-FedEx St. Jude Invitational (5-8 agosto) terzo evento del World Golf Championships, il minicircuito mondiale, destinato nel prossimo futuro a un bel taglio.

Sul percorso del TPC Southwind, a Memphis nel Tennessee, saranno in campo nove dei primi dieci del World Ranking con l’esclusione dello spagnolo Jon Rahm, numero uno, ancora positivo al Covid-19. Grande attesa, dopo il trionfo ai Giochi di Tokyo per Xander Schauffele, numero quattro,  che proverà a tornare al successo sul PGA Tour e mettere fine a un digiuno che dura da due anni e mezzo (Sentry Tournament of Champions, gennaio 2019).

Con lui saranno tra i favoriti Justin Thomas (campione in carica e vincitore anche nel 2018), Brooks Koepka (a segno nel 2019), Dustin Johnson (sua la gara nel 2016), Collin Morikawa, Bryson DeChambeau e Patrick Cantlay. Hanno chances anche il sudafricano Louis Oosthuizen, il norvegese Viktor Hovland, il nordirlandese Rory McIlroy, il texano Jordan Spieth e il giapponese Hideki Matsuyama, che si impose nel 2017. Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

Il torneo su GolfTV - WGC-FedEx St. Jude Invitational viende trasmesso da GOLFTV con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 5 agosto e venerdì 6 dalle ore 18 alle ore 23; sabato 7, dalle ore 18 alle ore 24; domenica 8, dalle ore 16 alle ore 24. Commento di Silvio Grappasonni e di Federico Colombo.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca