Ottima prova di Lorenzo Gagli che si è classificato quinto con 273 colpi (67 68 70 68, -15) nel Red Sea Egyptian Challenge, la seconda prova stagionale del Challenge Tour disputata sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto, e vinta con 270 (63 68 70 69, -18) dall’inglese Jordan L. Smith dopo una gara tutta al comando.
Al secondo posto con 272 (-16) il connazionale Garrick Porteous, l’austriaco Manuel Trappel e lo svizzero Joel Girrbach, mentre Gagli è stato affiancato dal francese Romain Langasque, dall’inglese Ben Stow, dal norvegese Espen Kofstad e dal sudafricano Jacques Blaauw.
Sono stati piuttosto tonici anche Matteo Delpodio, 14° con 276 (70 66 69 71, -12), e Alessandro Tadini, 17° con 277 (70 69 67 71, -11), e hanno concluso al 53° posto con 283 (-5) Andrea Maestroni (68 71 72 72) e Filippo Bergamaschi (67 72 70 74).
Jordan L. Smith, 24 anni, un ottimo passato da dilettante e alle prime gare nel circuito, ha avuto partita vinta con un parziale di 69 (-3) che si è costruito con tre birdie nelle ultime cinque buche, dopo che si era fatto riassorbire dagli inseguitori per una prima parte di tracciato molto incerta con due birdie e due bogey. Ha ricevuto un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro.
Gagli, che ha decisamente attaccato, ha realizzato ben otto birdie, ma ha corso anche dei rischi che si sono concretizzati con due bogey e un doppio bogey per il 68 (-4). Più lineare Delpodio che non ha commesso errori, ma un birdie solo non gli ha permesso di salire ulteriormente (71, -1). Anche per Tadini 71 colpi con tre birdie e due bogey, per Maestroni 72 (par) con un birdie e un bogey e per Bergamaschi, reduce dal successo nel Campionato Nazionale Open, 74 (+2) con quattro birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey.
Non hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, 68° con 142 (70 72, -2), fuori per un colpo, Michele Ortolani, 82° con 143 (74 69, -1), Andrea Rota, 92° con 144 (73 71, par), e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 127° con 148 (74 74, +4).
TERZO GIRO - Lorenzo Gagli (67 68 70) e Matteo Delpodio (70 66 69), noni con 205 (-11), hanno perso leggermente terreno, ma saranno in corsa per il titolo nel giro finale del Red Sea Egyptian Challenge, la seconda prova stagionale del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto.
I due azzurri hanno quattro colpi di ritardo dall’inglese Jordan L. Smith (201 - 63 68 70, -15), il quale ha mantenuto inalterati i due colpi di vantaggio sul primo degli inseguitori, che ora è lo svizzero Joel Girrbach (203, -13). Al terzo posto con 204 (-12) gli inglesi Willian Harrold, Garrick Porteous e Charlie Ford, il norvegese Espen Kofstad e i francesi Romain Langasque ed Edouard Dubois,
Ha rimontato Alessandro Tadini, da 31° a 14° con 206 (70 69 67, -10), ma pur essendo a cinque colpi dalla vetta ha troppi concorrenti avanti per sperare nel successo. Passi indietro di Filippo Bergamaschi, 39° con 209 (67 72 70, -7), e di Andrea Maestroni, 47° con 211 (68 71 72, -5).
Jordan L. Smith, 24 anni, un ottimo passato da dilettante e alle prime gare nel circuito, si è disimpegnato con un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Anche per Gagli 70 colpi con sei birdie e quattro bogey, per Delpodio 69 (-3) con un eagle, quattro birdie, un bogey e un doppio bogey alla buca 18 che gli ha fatto perdere la seconda piazza. Tadini ha messo insieme sette birdie e due bogey per il 67 (-5), Bergamaschi quattro birdie e due bogey per il 70 e Maestroni quattro birdie e quattro bogey per il 72 (par).
Non hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, 68° con 142 (70 72, -2), fuori per un colpo, Michele Ortolani, 82° con 143 (74 69, -1), Andrea Rota, 92° con 144 (73 71, par), e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 127° con 148 (74 74, +4). Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - L’inglese Jordan L. Smith (131 - 63 68, -13) ha mantenuto la leadership nel Red Sea Egyptian Challenge, la seconda prova stagionale del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto.
E’ salito dal sesto al terzo posto Lorenzo Gagli con 135 colpi (67 68, -9) e ha fatto un gran balzo dal 46° al settimo con 136 (70 66, -8) Matteo Delpodio. Al 31° con 139 (-5) Andrea Maestroni (68 71), Filippo Bergamaschi (67 72) e Alessandro Tadini (70 69), mentre non hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, 68° con 142 (70 72, -2), fuori per un colpo, Michele Ortolani, 82° con 143 (74 69, -1), Andrea Rota, 92° con 144 (73 71, par), e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 127° con 148 (74 74, +4).
Il 24enne Jordan L. Smith, alle prime gare nel circuito e con un ottimo passato da dilettante, ha tenuto a distanza gli inseguitori con un buon 68 (-4, con cinque birdie e un bogey) e in particolare contenendo il tedesco Philipp Mejow (133, -11) rinvenuto con un gran 65 (-7). Al terzo posto, insieme a Gagli, anche lo scozzese Peter Whiteford, lo svizzero Joel Girrbach e il norvegese Espen Kofstad e al settimo, con Delpodio, il sudafricano Jacques Blaauw, lo svedese Mikael Lundberg, l’elvetico Damian Ulrich, l’irlandese Rory MvNamara e il francese Adrien Saddier.
Gagli ha mantenuto il passo di Smith con lo stesso 68 dovuto a sei birdie e a due bogey e Delpodio ha recuperato con un 66 (-6) opera di sette birdie e di un bogey. Per Maestroni 71 (-1) colpi con cinque birdie e quattro bogey, per Tadini 69 (-3) con cinque birdie e due bogey e per Bergamaschi, reduce dal successo nel Campionato Nazionale Open, passi indietro dalla sesta piazza con il 72 del par dopo cinque birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Buona partenza dei giocatori italiani nel Red Sea Egyptian Challenge: Lorenzo Gagli e Filippo Bergamaschi sono al sesto posto con 67 (-5) colpi e Andrea Maestroni al 16° con 68 (-4). Nel secondo torneo stagionale del Challenge Tour, che si sta disputando sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto, è a comando con 63 (-9) colpi l’inglese Jordan L. Smith, seguito a due lunghezze dal francese Joel Stalter (65, -7), In terza posizione con 66 (-6) l’altro inglese Matt Wallace, il norvegese Espen Kofstad e il sudafricano Jacques Blaauw e tra i concorrenti in sesta, insieme a Bergamaschi e a Gagli, si trovano anche il tedesco Sebastian Heisele, i transalpini Romain Langasque e Charles-Edouard Russo e lo spagnolo Gerard Piris.
Hanno concluso al 46° posto con 70 (-2) Alessandro Tadini, Matteo Delpodio ed Enrico Di Nitto, e sono in una situazione difficile, anche se ancora recuperabile, Andrea Rota, 104° con 73 (+1), il neo pro Michele Ortolani e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 120.i con 74 (+2).
Jordan L. Smith, al terzo torneo in carriera sul circuito, ha effettuato il suo giro-monstre con un eagle, nove birdie e due bogey. Filippo Bergamaschi, reduce dal successo nel Campionato Nazionale Open, ha dato una conferma del suo ottimo momento con sei birdie e un bogey, Lorenzo Gagli ha tenuto esattamente lo stesso passo e Andrea Maestroni ha segnato un eagle, quattro birdie e due bogey. Abbastanza lineare Alessandro Tadini con tre birdie e un bogey e hanno ottenuto lo stesso score, sia pure attraverso un cammino più complicato, Matteo Delpodio con un eagle, due birdie e due bogey, ed Enrico Di Nitto con cinque birdie e tre bogey. Punteggi sopra par per Andrea Rota (quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey), per Michele Ortolani (due birdie e quattro bogey) e per Jacopo Vecchi Fossa (un birdie e tre bogey). Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Matteo Delpodio, Alessandro Tadini, Lorenzo Gagli, Andrea Maestroni, Andrea Rota, Enrico Di Nitto, Michele Ortolani, Filippo Bergamaschi, e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa saranno in gara nel Red Sea Egyptian Challenge (20-23 aprile) sul percorso del Sokhna GC, ad Ain Sokhna in Egitto. E’ il secondo evento stagionale del Challenge Tour dopo l’apertura del mese scorso con il Kenya Open.
Tra i partecipanti gli svedesi Sebastian Soderberg, vincitore in Kenya, Jens Dantorp e Mikael Lundberg, il francese Romain Langasque, l’olandese Daan Huzing, il belga Hugues Joannes, lo spagnolo Antonio Hortal, il tedesco Sebastian Heisele, l’australiano Daniel Gaunt, lo scozzese Scott Henry e gli statunitensi John Hahn e Brinson Paolini.
Gli azzurri, che hanno occupato in Kenya posizioni tra la media (Delpodio e Bergamaschi, 28.i,) e la bassa graduatoria, dovrebbero aver comunque migliorato la propria condizione nei trenta giorni intercorsi. In particolare appare piuttosto tonico proprio Filippo Bergamaschi, reduce da successo nel Campionato Nazionale Open. Il montepremi è di 180.000 euro.