07 Giugno 2021

Eurotour: vince Armitage, secondo E. Molinari

Marcus Armitage (Getty Images) Marcus Armitage (Getty Images)

Primo titolo per l’inglese Marcus Armitage, ottima prova di Edoardo Molinari, secondo, e undicesimo posto per Renato Paratore nel Porsche European Open (European Tour), ma la cosa più importante emersa al Porsche Nord Course (par 72) del Green Eagle Golf Courses ad Amburgo in Germania, è che saranno tre gli azzurri al prossimo US Open, il terzo major stagionale che avrà luogo dal 17 al 20 giugno al Torrey Pines GC di La Jolla in California. Infatti Molinari, con la sua prestazione, è terminato all’ottavo posto di una speciale classifica basata sui risultati degli ultimi tre tornei (British Masters, Made in Himmeland e l’attuale) che ammetteva i primi dieci nel field del major. Si era già qualificato in precedenza Guido Migliozzi, (terminato secondo), runner up nei primi due eventi e che ha saltato il terzo perché ininfluente per i suoi scopi, e, dolori alla schiena permettendo, vi sarà anche Francesco Molinari.

Marcus Armitage, 33enne di Salford, ha ottenuto il primo successo sul circuito con 208 (72 71 65, -8) colpi dando un fratello nel palmarès al Foshan Open (Challenge TourI in cui si era imposto nel 2016. Ha effettuato un gran salto dall’undicesima piazza con un 65 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey), miglior score di giornata, e ha fatto suo l’assegno di 179.670 euro su un montepremi di 1.200.000 euro.

Edoardo Molinari ha concluso con 210 (75 65 70, -6) colpi dopo una impressionante rimonta iniziata dal 63° posto nel primo turno, proseguita nel secondo quando con un 65 (-7), punteggio più basso del round, è balzato al terzo e poi completata con il 70 (-2, cinque birdie tre bogey) per la seconda top ten stagionale (8° nel British Masters). Il torinese ha condiviso la posizione con il belga Thomas Detry, con l’olandese Darius Van Driel e con l’inglese Matthew Southgate. Non è riuscito a difendere il titolo l’inglese Paul Casey, sesto con 212 (-4), ma ha dato la sua impronta risalendo la graduatoria di 13 gradini con un 68 (-4), secondo solo al 65 di Armitage.

Renato Paratore ha chiuso con 214 (74 69 71, -2) colpi, dopo un parziale di 71 (-1, cinque birdie, quattro bogey), e non è riuscito a divenire il quarto azzurro al major. Stesso score per l’australiano Maverick Antcliff, leader dopo due turni insieme a Southgate. Sono usciti al taglio Francesco Laporta (77 75) e Lorenzo Gagli (77 75), 88.i con 152 (+8), mentre si è ritirato dopo 13 buche del primo giro Nino Bertasio.

 

SECONDO GIRO - Gran rimonta di Edoardo Molinari, da 63° a terzo con 140 (75 65, -4) colpi e autore con un 65 (-7) del miglior score di giornata, e di Renato Paratore, da 46° a 11° con 143 (74 69, -1), nel Porsche European Open, dove sono al vertice con 139 (-5) l ‘australiano Maverick Antcliff (71 68) e l’inglese Matthew Southgate (70 69).

Sul Porsche Nord Course (par 72) del Green Eagle Golf Courses ad Amburgo in Germania, i due azzurri sono in piena corsa per uno dei dieci posti nel field dell’US Open, il terzo major stagionale, che saranno assegnati ai primi dieci di una classifica speciale desunta dai piazzamenti nella gara attuale e nelle due precedenti (British Masters e Made in Himmeland) con due che però sono stati già praticamente assegnati all’inglese Richard Bland, a segno nel British Masters, e a Guido Migliozzi, dopo i due secondi posti nei primi due eventi del trittico.

Maverick Antcliff, 28enne di Brisbane, senza titoli nel tour, ma in grande evidenza nel China Tour 2019 con tre successi e la prima piazza nell’ordine di merito, ha recuperato undici posizioni con un parziale di 68 (-4, cinque birdie, un bogey). Matthew Southgate, 32enne di Southend-on-Sea, con una vittoria nello Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour (2014), ha tenuto il passo con cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3).

Nel terzo e ultimo giro saranno in corsa per il titolo, sia Molinari che i tre concorrenti che l’affiancano, l’olandese Darius Van Driel e gli scozzesi David Law e Scott Jamieson, e anche il belga Thomas Detry, in vetta dopo un turno, e il finlandese Mikko Korhonen, settimi con 141 (-3). I numeri, però, non condannano gli altri dieci giocatori che seguono, due con 142 (-2) e otto con 143 (-1) compreso Paratore.

Difesa ormai impossibile del titolo per l’inglese Paul Casey, 19° con 144 (par), e media classifica per l’austriaco Bernd Wiesberger, 46° con 146 (+2), che si era imposto la scorsa settimana nel Made in Himmeland entrando tra i top 50 del World Ranking e quindi qualificandosi di diritto per l’US Open, lasciando un posto libero. Deludente ancora una volta il tedesco Martin Kaymer, 81° con 150 (+6), e figuraccia del messicano Abraham Ancer, venuto appositamente del PGA Tour, suo circuito di competenza, 88° con 152 (+8). Entrambi sono usciti al taglio come Francesco Laporta (77 75) e Lorenzo Gagli (77 75), stesso score e posizione di Ancer, mentre si è ritirato dopo 13 buche del primo round Nino Bertasio.

Edoardo Molinari ha realizzato un eagle (a un par 4), sette birdie e due bogey e Renato Paratore è rinvenuto con un parziale di 69 (-3) dovuto a sei birdie e a tre bogey. Ammessi gli spettatori nel numero massimo di 2.000 al giorno. Il montepremi è di 1.200.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Non era l’inizio che ci voleva, o quanto meno ci si attendeva nel Porsche European Open, per Renato Paratore, 46° con 74 (+2) colpi, e per Edoardo Molinari, 63° con 75 (+3), tesi a conquistarsi uno dei dieci posti nel field dell’US Open, il terzo major stagionale. Comunque ci sono ancora 36 buche per recuperare e per provare a entrare nella speciale classifica che premia i primi dieci con il viaggio negli Stati Uniti e che tiene conto dei risultati ottenuti nei due precedenti British Masters e Made in Himmeland e della gara in corso.

Sul Porsche Nord Course (par 72) del Green Eagle Golf Courses ad Amburgo in Germania, in una giornata difficile, ha fatto meglio di tutti il belga Thomas Detry, 28enne di Uccle con al momento un solo titolo sul Challenge Tour, leader dopo un 68 (-4) ottenuto barcamenandosi tra sette birdie, un bogey e un doppio bogey. Lo seguono a un colpo il cinese Ashun Wu, lo svedese Alexander Bjork, lo scozzese David Law e l’inglese Ashley Chesters (69, -3). Al sesto posto sei concorrenti con 70 (-2) tra i quali lo svedese Rikard Karlberg, una sola vittoria raccolta in un Open d’Italia (2015), e il francese Benjamin Hebert.

Difesa del titolo difficile per l’inglese Paul Casey, stesso score di Molinari, e sciatta prestazione del messicano Abraham Ancer, 75° con 76 (+4), che per l’occasione ha lasciato il PGA Tour, Hanno fatto meglio, ma non certo brillando, l’austriaco Bernd Wiesberger, reduce dal successo nel Made in Himmeland, e il tedesco Martin Kaymer, 36.i con 73 (+1).

Sono oltre la linea del taglio Lorenzo Gagli e Francesco Laporta, 93.i con 77 (+5), e si è ritirato dopo 13 buche Nino Bertasio. E’ consentito l’ingresso agli spettatori nel numero massimo di 2.000 al giorno. Il montepremi è di 1.200.000 euro.

 

LA VIGILIA - Saranno cinque gli italiani in gara nel Porsche European Open (5-7 giugno), il torneo dell’European Tour che si svolge sull’insolita distanza di 54 buche e in altrettanto insoliti giorni, dal sabato al lunedì, sul Porsche Nord Course del Green Eagle Golf Courses ad Amburgo in Germania. Sono Edoardo Molinari, Renato Paratore, Nino Bertasio, Lorenzo Gagli e Francesco Laporta, con i primi due che proveranno a ritagliarsi un posto nell’US Open attraverso una speciale classifica che si basa sui piazzamenti in tre tornei, l’attuale e i due precedenti, il British Masters e il Made in Himmeland. Due posti sono già appannaggio dell’inglese Richard Bland, che ha vinto il British Masters, e di Guido Migliozzi, secondo nelle due gare precedenti, tanto che l’azzurro ha deciso di concedersi un turno di riposo. Un terzo era di Bernd Wiesberger, a segno in Danimarca, che però con quel titolo è entrato tra i top 50 del wolrd ranking e lo ha liberato, perché ammesso di diritto. Dunque ancora otto pass su due dei quali sperano Molinari, 18° in graduatoria, e Paratore, 24°, che naturalmente avranno bisogno di una prestazione super o quasi.

Difende il titolo conquistato nel 2019 (nel 2020 gara annullata per la pandemia) l’inglese Paul Casey in un field che comprende il messicano Abraham Ancer, arrivato dal PGA Tour suo circuito di competenza, lo stesso Wiesberger, che appare in gran forma, il tedesco Martin Kaymer, il quale spera di ritrovare il successo smarrito dal 2014, i danesi Thorbjorn Olesen e Rasmus Hojgaard, il finlandese Mikko Korhonen, l’olandese Joost Luiten, il polacco Adrian Meronk e il sudafricano Justin Harding.

Nel collocare l’evento in calendario stabilendo anche la riduzione delle buche, l’European Tour ha dovuto tener conto delle restrizioni di viaggio delle autorità tedesche soprattutto su giocatori, caddie e addetti ai lavori provenienti dalla Gran Bretagna, nella “red list” della Germania, e quindi dar loro il tempo necessario per muoversi nei tempi stabiliti.

Il percorso è ritenuto il più difficile della Germania, sia per la sua lunghezza di 7.717 yards sia per le 17 delle 18 buche che presentano ostacoli d’acqua. Dispone anche di cinque par 5, di cui quattro sulle seconde nove buche. Sarà consentito l’ingresso agli spettatori nel numero massimo di 2.000 al giorno. Il montepremi è di 1.200.000 euro.

Diretta su GOLFTV - Il Porsche European Open sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), agli orari indicati: sabato 5 giugno, dalle ore 14 alle ore 18; domenica 6, dalle ore 12 alle ore 18; lunedì 7, dalle ore 9,30 alle ore 15. Commento Maurizio Trezzi e di Giovanni Magni.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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