30 Maggio 2021

Challenge: terzo titolo per Daan Huizing

Daan Huizing dopo la premiazione (Getty Images) Daan Huizing dopo la premiazione (Getty Images)

L’olandese Daan Huizing ha rimontato dal quarto posto e ha vinto con 275 (71 69 68 67, -9) colpi l’Irish Challenge (Challenge Tour) disputato sul tracciato del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock in Irlanda.  

Huizing ha recuperato con un 67 (-4, cinque birdie, un bogey) e ha concluso il torneo alla pari con lo spagnolo Eduard Rousaud (71 69 66 69), che ha girato in 69 (-2, cinque birdie, tre bogey) aprendogli la porta dello spareggio con un bogey alla buca 17. Huizing, 30enne di Zwolle, ne ha approfittato per agganciarlo e poi lo ha battuto con un par alla prima buca supplementare, firmando il suo terzo titolo sul circuito per un palmarès dove figura anche una vittoria sull’European Tour.

Altri due spagnoli alle spalle dei protagonisti: Alfredo Garcia-Heredia terzo con 276 (-8) e David Borda, quarto con 277 (-7) affiancato dal tedesco Yannik Paul e dal nordirlandese Dermot McElroy, in vetta dopo tre turni.

Azzurri nella parte mediana della classifica. Enrico Di Nitto, 29° con 285 (73 73 73 66, +1), ha recuperato 19 posizioni, mentre ne ha perse 27 Matteo Manassero, da ottavo a 35° con 286 (74 69 68 75, +2), ed è rimasto praticamente stabile Aron Zemmer, 52° con 289 (74 71 75 69, +5).

Di Nitto ha infilato cinque birdie senza bogey per il 66 (-5), Manassero ha messo insieme tre birdie e sette bogey per il 75 (+4) e Zemmer ha concluso con un parziale di 69 (-2) con sei birdie e quattro bogey. Al vincitore è andato un assegno di 35.200 euro su un montepremi di 220.000 euro.

 

TERZO GIRO - Matteo Manassero, da 20° a ottavo con 211 (74 69 68, -2) colpi, è salito ancora nell’Irish Challenge (Challenge Tour), grazie a un parziale di 68 (-3, quattro birdie, un bogey), sul percorso del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock in Irlanda.

A un giro dal termine salito al vertice con 205 (70 68 67, -8) il nordirlandese Dermot McElroy, 27enne di Ballymena senza titoli sul circuito, che ha siglato un 67 (-4) con sei birdie e due bogey. E’ braccato da due spagnoli, Eduard Rousaud e Alfredo Garcia-Heredia, secondi con 206 (-7), e da un terzo iberico, Borja Virto, quarto con 208 (-5) insieme all’olandese Daan Huizing. A cinque colpi, e forse troppo lontani dalla vetta per sperare, l’inglese Gary King, leader dopo due round, e il nordirlandese Tom McKibbin, sesti con 210 (-3).

Sono in bassa classifica Enrico Di Nitto, 48° con 219 (73 73 73, +6), e Aron Zemmer, 55° con 220 (74 71 75, +7). Non hanno superato il taglio Filippo Bergamaschi, 69° con 148 (75 73, +6), Michele Ortolani 130° con 153 (80 73, +11), Federico Maccario, 139° con 155 (73 82, +13), Edoardo Raffaele Lipparelli (78 78) e Philip Geerts (80 76), 141.i con 156 (+14). Il montepremi è di 220.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Matteo Manassero è risalito dal 68° al 20° posto con 143 (74 69, +1), dopo un parziale di 69 (-2) nel secondo round dell’Irish Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock in Irlanda. Nuovo leader l’inglese Gary King con 136 (67 69, -6), 30enne di Sutton, un solo titolo sul circuito ottenuto in Italia nel 2016 (Montecchia Open).

Ha sorpassato lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia (137, -5), in vetta dopo un turno, e ha lasciato a due colpi il nordirlandese Dermot McElroy (138, -4). In quarta posizione con 139 (-3) l’iberico Borja Virto e in quinta con 140 (-2) l’islandese Gudmundur Kristjansson, l’inglese Andrew Wilson, l’iberico Eduard Rousaud, l’olandese Daan Huizing e il tedesco Yannik Paul.

Proseguiranno la gara Aron Zemmer, 34°con 145 (74 71, +3), che era anche lui 68° nel giro iniziale, ed Enrico Di Nitto, rimasto al 49° posto con 146 (73 73, +4).

Manassero ha segnato quattro birdie e due bogey, Zemmer si è mantenuto nel 71 del par con tre birdie, un bogey e un doppio bogey e Di Nitto ha girato in 73 (+2) con un birdie e tre bogey.

Non hanno superato il taglio Filippo Bergamaschi, 69° con 148 (75 73, +6), Michele Ortolani 130° con 153 (80 73, +11), Federico Maccario, 139° con 155 (73 82, +13), Edoardo Raffaele Lipparelli (78 78) e Philip Geerts (80 76), 141.i con 156 (+14). Il montepremi è di 220.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia, 39enne di Gijon, una sola vittoria in uno degli Stage 1 della Qualifying School nel 2014, ha girato in 64 (-7, otto birdie, un bogey) colpi e ha preso il comando nell’Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che sta avendo luogo sul percorso del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock in Irlanda.

Inizio con poche luci per i giocatori italiani tra i quali i meglio posizionati sono Enrico Di Nitto e Federico Maccario, 49.i con 73 (+2). Li seguono Matteo Manassero e Aron Zemmer, 68.i con 74 (+3), Filippo Bergamaschi, 92° con 75 (+4), Edoardo Raffaele Lipparelli, 128° con 78 (+7), Philip Geerts e Michele Ortolani, 144.i con 80 (+9).

Garcia-Heredia ha preso tre colpi di vantaggio sull’inglese Gary King (67, -4). Al terzo posto con 68 (-3) lo scozzese Daniel Young, lo svedese Felix Palson, l’irlandese Cameron Raymond, l’iberico Borja Virto e il nordirlandese Tom McKibbin. Al 27° con 72 (+1) lo spagnolo Emilio Quartero Blanco, campione uscente e vincitore nel 2019 (nel 2020 tutto fermo per Covid-19). Il montepremi è di 220.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour trasloca dalla Svezia in Irlanda dove si svolge l’Irish Challenge (27-30 maggio) in cui è chiamato a difendere il titolo con un anno di ritardo lo spagnolo Emilio Quartero Blanco, vincitore nel 2019, perché nel 2020 il Covid-19 ha bloccato tutto. In quell’occasione l’iberico superò al playoff lo svedese Oscar Lengden, che questa volta non sarà della partita.

Sul percorso del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock, saranno otto gli italiani in campo a iniziare da Matteo Manassero, che dopo i tre secondi posti (due sull’Alps Tour e uno nel Campionato Nazionale Open) d’inizio stagione sta provando a confermare i progressi sul Challenge Tour. Nelle prime due uscite in Svezia ha ottenuto un 32° posto (Range Servant Challenge) e un 47° (Dormy Open) dove però è stato leader nel primo turno. Completano lo schieramento Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Aron Zemmer, Federico Maccario, Michele Ortolani, Edoardo Raffaele Lipparelli e Philip Geerts. Tutti gli azzurri sono protesi a dare un significato diverso alla stagione sul secondo circuito continentale dove nelle prime cinque uscite i risultati non sono stati eclatanti.

Nel field gli inglesi Steven Tiley e Max Orrin, gli spagnoli Scott Fernandez e Javier Ballesteros, figlio dell’indimenticato grande campione Severiano, il francese Victor Riu, il tedesco Alexander Knappe, il nordirlandese Michael Hoey e lo svedese Mikael Lundberg. 

Numerosi gli irlandesi tra i quali vi sono Colm Moriarty, Simon Thornton e Gavin Moynihan, che non hanno grandi chances nella gara, ma che possono competere con buone possibilità per la conquista del Christy O’Connor Jnr Memorial Trophy, intitolato al giocatore scomparso nel 2016 all’età di 91 anni, quattro volto vincitore sull’European Tour, che andrà al miglior atleta di casa. Il montepremi è di 220.000 euro.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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