31 Maggio 2021

PGA Tour: Jason Kokrak beffa Jordan Spieth

Jason Kokrak Jason Kokrak

Jason Kokrak (266 - 65 65 66 70, -14) ha sorpassato nel giro finale Jordan Spieth (268, -12) e ha vinto il Charles Schwab Challenge (PGA Tour) sul percorso del Colonial Country Club (par 70), a Fort Worth in Texas.

In un turno conclusivo dove entrambi i contendenti sono stati molto fallosi e in cui è difficile stabilire se siano stati più i demeriti di Spieth o i meriti del vincitore a stabilire il verdetto, Kokrak, 36enne nato a North Bay in Canada, ma statunitense a tutti gli effetti, 249 gare sul circuito, si è mantenuto nel 70 del par con cinque birdie e altrettanti bogey e ha ottenuto il secondo titolo in carriera, come il primo (CJ Cup) conquistato nella stagione corrente, affiancandosi a Bryson DeChambeau e a Stewart Cink, plurivincitori nel 2020-2021. E’ stato anche il primo giocatore a fare doppietta sul PGA Tour superati i trentacinque anni dopo Francesco Molinari, che era stato l’ultimo prima di lui a siglare la stessa prodezza nel 2018. E’ salito dal 35° al 22° posto nel World Ranking, dal 27° al quinto nella graduatoria FedEx Cup e ha intascato 1.350.000 dollari su un montepremi di 7.500.000 dollari.

Jordan Spieth, leader dopo tre turni, ha iniziato malissimo con tre bogey di fila e ne ha segnati altri due nel finale, quando ha mandato anche una palla in acqua sull’ultima buca. Insieme a due birdie il totale è stato di 73 (+3) a indicare che non era proprio la sua giornata. Resta il fatto, però, che dall’inizio di febbraio scorso il suo livello di gioco sta sempre più salendo verso il suo vero standard. A tal proposito i numeri sono eloquenti: negli ultimi undici eventi ha ottenuto otto top ten (di cui sei top 4) compreso un titolo, risultati che non giungono per caso. Globalmente è terminato per la 14ª volta secondo in 208 gare sul tour.

Al terzo posto con 270 (-10), ma mai in corsa per il titolo, Charley Hoffman, Patton Kizzire, il colombiano Sebastian Muñoz e l’inglese Ian Poulter e al settimo con 273 (-7) Troy Merritt. Ritmo blando di Collin Morikawa, numero sei mondiale, 14° con 275 (-5), di Daniel Berger, campione uscente, Tony Finay, dell’inglese Justin Rose e dello spagnolo Sergio Garcia, che era stato in vetta nel round d’apertura, 20.i con 276 (-4), e molto deludente Justin Thomas, numero due del world ranking, 40° con 278 (-2).

World ranking: Migliozzi sale ancora – Prime tre posizioni del ranking mondiale invariate con nell’ordine Dustin Johnson (p. 9,98), Justin Thomas (p. 8.,34) e lo spagnolo Jon Rham (p. 9,21). Novità importanti in casa azzurra con Guido Migliozzi, che grazie ai due secondi posti consecutivi ottenuti nell’European Tour, è ora a un passo dalla top 100 (107° con p. 1,37). Continua la discesa senza freni di Francesco Molinari, da 153° a 163° con p. 099, e che continuerà ancora visto l’infortunio che lo costringe al riposo. Rischia di essere sorpassato anche da Renato Paratore, 179° con p. 089, che questa settimana però ha perso tre posizioni.

 

TERZO GIRO - Jordan Spieth ha proseguito ad alto ritmo e con 195 (63 66 66, -15) colpi ha mantenuto il colpo di vantaggio su Jason Kokrak (196, -14), ma ha allungato decisamente sugli altri inseguitori, nel terzo giro del Charles Schwab Challenge (PGA Tour) sul percorso del Colonial Country Club (par 70), a Fort Worth in Texas. Infatti ora lo spagnolo Sergio Garcia, che è rimasto al terzo posto e che si impose nel 2001, accusa ben cinque colpi di ritardo (200, -10) e probabilmente saranno questi tre a contendersi il successo nel giro finale, considerato che l’inglese Ian Poulter e il colombiano Sebastian Muñoz (202, --8) hanno possibilità prossime allo zeo di poter recuperare sette colpi.

Jordan Spieth, 27enne di Dallas al 208° evento sul tour e vincitore della gara nel 2016, ha realizzato il secondo 66 (-4) di fila con sei birdie e due bogey, gli unici su 54 buche e il primo trovato dopo 40 buche free. Con il sesto birdie sull’ultimo green ha distaccato il tenace Kokrak (66 anche per lui con sei birdie e due bogey), che lo aveva agganciato strada facendo. Spieth punta al 13° titolo in carriera e al secondo stagionale con molta decisione tanto da aver eguagliato il suo personale score più basso sui tre giri, dopo aver ottenuto la stessa cosa nel secondo (129, -11). Per la 20ª volta è al vertice a un turno dal traguardo e nelle precedenti 19 è andato a segno in dieci. Infine dal 1990 partendo dalla sua posizione hanno alzato il trofeo 14 giocatori.

Si è portato tra i top ten il regolarista Tony Finau, cacciatore implacabile di buoni premi, ma praticamente allergico alle vittorie, e sono destinati a lasciare l’arena senza gloria l’inglese Justin Rose, 17° con 205 (-5), Collin Morikawa, numero cinque mondiale, 27° con 207 (-3), lo scorso anno secondo superato al playoff da Daniel Berger che ha un colpo in più, 34° con 208 (-2). Ancora più indietro Justin Thomas, numero due mondiale, 46° con 209 (-1). Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Jordan Spieth ha mantenuto alto il ritmo anche nel secondo giro con un 66 (-4) ed è rimasto da solo al comando del Charles Schwab Challenge (PGA Tour) con 129 (63 66, -11) colpi, distaccando lo spagnolo Sergio Garcia, ora terzo con 132 (-8), con il quale condivideva la leadership dopo un turno.

Sul percorso del Colonial Country Club (par 70), a Fort Worth in Texas, è uscito al taglio Phil Mickelson, 76° con 142 (+2), che era molto atteso dopo aver vinto il PGA Championship, primo a imporsi in un major superati i 50 anni.

Jordan Spieth, 27enne di Dallas al 208° evento sul tour, a segno in tale torneo nel 2016, punta alla 13ª vittoria in carriera e alla seconda stagionale dopo quella nel Texas Open che l’ha riportato sul gradino più alto del podio dove mancava dal 2017. Ha segnato quattro birdie, che ha unito ai sette del 63 (-7) del primo giro, ed è l’unico a non aver ancora sporcato lo score con dei bogey. Ha eguagliato il suo punteggio più basso su 36 buche (Byron Nelson, 2016), si trova per la 13ª volta leader a metà gara e nelle precedenti 12 è andato a bersaglio sei volte. Non molto favorevole per lui il fatto che dal 1990 sono stati solo undici i giocatori che, nelle sue condizioni attuali, hanno poi alzato il trofeo.

Spieth ha un colpo di vantaggio su Jason Kokrak (130, -10), mentre Garcia è affiancato da Patton Kizzire e dal colombiano Sebastian Muñoz. E’ volato dal 57° al sesto posto con 133 (-7) Charley Hoffman, grazie a un 62 (-8, nove birdie, un bogey), più basso scorer di giornata, e hanno effettuato un buon recupero i due concorrenti più in alto nella graduatoria mondiale, Collin Morikawa (n. 5), da 24° a 11° con 135 (-5), e Justin Thomas (n. 2), da 69° a 30° con 138 (-2), entrambi rinvenuti con un 66 (-4). E’ rimasto praticamente stabile Daniel Berger, campione in carica, 16° con 136 (-4), alla pari con Tony Finau e con l’inglese Justin Rose, e affianca Thomas il cileno Joaquin Niemann, che ha superato il 20° taglio di fila, la più lunga serie attuale.

Ha accompagnato Mickelson fuori dal torneo Patrick Reed, (n. 8 del World Ranking, con lo stesso 142 (+2). Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Pochi i big in campo, ma due subito al proscenio, Jordan Spieth e lo spagnolo Sergia Garcia, in vetta con 63 (-7) nel Charles Schwab Challenge (PGA Tour) sul percorso del Colonial Country Club (par 70), a Fort Worth in Texas.

Garcia, 41enne di Castellon, alla 382ª gara sul circuito, vincitore dell’evento nel 2001, ha segnato un eagle e cinque birdie e Jordan Spieth, 27enne di Dallas alla 208ª partenza, ha risposto con sette birdie. Entrambi non hanno segnato bogey imitati soltanto da Erik Compton, terzo con 65 (-5), alla pari con Jason Kokrak, e Cameron Tringlale nel gruppo degli ottavi con 67 (-3). Per i due al vertice, comunque, ottimo exploit, ma precedente poco favorevole: dal 1990 soltanto tre i vincitori dopo essere stati leader nel round d’apertura.

In quinta posizione con 66 (-4) Brandt Snedeker, Kramer Hickok e il canadese Adam Hadwin e in 14ª Daniel Berger, campione in carica, Patrick Reed, numero 8 mondiale, e l’inglese Justin Rose. Altri due, tra i top ten del Worl Ranking, hanno preso parte all’evento: Collin Morikawa (n. 5), 24° con 69 (-1), e Justin Thomas (n. 2), 69° con 72 (+2), piuttosto deludente. Era atteso alla prova Phil Mickelson, dopo il trionfo nel PGA Championship e primo atleta a imporsi in un major superati i 50 anni, ma alla fine è stato un 73 (+3) con l’87° posto. Un risutato piuttosto prevedibile dopo il dispendio di energie fisiche e nervose per compiere la grande impresa. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Phil Mickelson, dopo la straordinaria impresa nel PGA Championship, primo giocatore a imporsi in un major oltre i 50 anni d’età, non si concede pause e torna subito in campo nel Charles Schwab Challenge (27-30 maggio) sul tracciato del Colonial Country Club, a Fort Worth in Texas. In un torneo del PGA Tour che ha vinto due volte (2000, 2008, il mancino di San Diego ha l’occasione per aggiungere un’altra perla nella sua splendida carriera, che avrebbe potuto dargli sicuramente più frutti se non avesse incontrato sulla sua strada Tiger Woods. Ha l’occasione di emulare proprio Tiger che è stato l’ultimo a vincere una settimana dopo aver conquistato un major (2006, PGA Championship, WGC-FedEx St. Jude Invitational). Tutto possibile, ma occorrerà vedere quanto avrà inciso sul giocatore lo sforzo fisico e psicologico a cui è stato sottoposto a Kiawah Island.

Nel Charles Schwab Challenge, l’evento con cui è ripreso il circuito lo scorso anno dopo la cancellazione del Players Championship per la pandemia e una pausa di 91 giorni, la più lunga nella storia del tour, difenderà il titolo Daniel Berger e vi saranno tre tra i top ten del ranking mondiale: Justin Thomas (n. 2), Collin Morikawa (n. 5), che fu sconfitto da Berger al playoff nel 2020, e Patrick Reed (n. 8).

Nel field anche Jordan Spieth, originario di Dallas che praticamente gioca in casa, Scottie Scheffler, Tony Finau, l’emergente Will Zalatoris, lo spagnolo Sergio Garcia, cavallo di razza che sembra in rottura prolungata (quattro tagli subiti di fila), l’inglese Justin Rose, il canadese Corey Conners, il cileno Joaquin Niemann e il coreano SungJae Im. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

Il torneo su GOLFTV ed Eurosport 2 - Il Charles Schwab Challenge sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e da Eurosport 2 agli orari indicati. GOLFTV: giovedì 27 e venerdì 28, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 29, dalle ore 20 alle ore 1; domenica 30, dalle ore 19 alle ore 0,30. Eurosport 2: giovedì 27 e venerdì 28, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 29, dalle ore 23,30 alle ore 1; domenica 30, dalle ore 21 alle ore 0,30. Commento di Isabella Calogero e di Federico Colombo

Primo piano

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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