17 Maggio 2021

Symetra: Casey Danielson prevale al playoff

Casey Danielson con il trofeo Casey Danielson con il trofeo

Casey Danielson ha vinto la sua prima gara sul Symetra Tour prevalendo con 210 (72 69 69, -6) colpi nel Symetra Classic dove ha superato con un birdie alla seconda buca di spareggio la spagnola Fatima Fernandez Cano (210 - 70 67 73) con la quale aveva terminato il torneo alla pari. Solo terza piazza per Allison Emrey (211,  -5), che aveva iniziato al vertice il secondo turno.

Casey Danielson, 26 anni a giugno prossimo, nativa di Osceola (Wisconsin), è risalita dalla terza posizione con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) raggiungendo l’iberica con il quinto birdie sull’ultima buca e arrivando al titolo dopo quattro anni di circuito. Alla fine del 2017 aveva ottenuto simultaneamente la ‘carta’ per il Ladies European Tour e per il Symetra Tour, preferendo rimanere in patria dove ha collezionato complessivamente 14 top ten prima di salire sul gradino più alto del podio.

Molto regolare Fatima Fernandez Cano, 25enne di Santiago di Compostela, che quest’anno ha raccolto la quinta top ten, di cui quattro top five, su sei gare disputate, ma che ancora una volta non è riuscita a dare un fratello all’unico titolo conseguito lo scorso anno (IOA Championship). Seconda dopo 36 buche si è fatta rimontare quattro colpi dalla rivale dopo un giro in 73 (+1) con tre birdie e quattro bogey.

Al quarto posto con 212 (-4) le tedesche Sophie Hausmann, a segno in stagione proprio nello IOA Championship, e Isi Gabsa, e tra le sette concorrenti al sesto posto con 213 (-3) la svedese Frida Kinhult, in vetta dopo un giro. E’ uscita al taglio Roberta Liti, 104ª con 153 (75 78, -9), lo scorso anno quinta in tale evento, suo miglior risultato in carriera. Alla vincitrice è andato un assegno di 26.250 dollari su un montepremi di 175.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Cambio al vertice del Symetra Classic (Symetra Tour) condotto da Allison Emrey con 136 (69 67, -8) colpi sul percorso del River Run Country Club (par 72), a Davidson nel North Carolina, dove è uscita al taglio Roberta Liti, 104ª con 153 (75 78, -9).

Allison Emry, 27enne di Charlotte (North Carolina), con miglior risultato un secondo posto (Carolina Golf Classic nel 2020) e con una stagione senza fortuna sul LPGA Tour (2018), ha un colpo di vantaggio sulla spagnola Fatima Fernandez Cano (137, -7) dopo che entrambi hanno segnato un 67 (-5) in fotocopia con cinque birdie, senza bogey. Sembrerebbe una corsa tra le due per il titolo, poiché le concorrenti al terzo posto, Casey Danielson, Vicky Hurst e la svedese Frida Kinhult, quest’ultima leader dopo un turno, hanno ben cinque colpi di distacco (141, -3), ma naturalmente i numeri non le condannano. Al sesto posto con 142 (-2) le tedesche Sophie Hausmann e Isi Gabsa, la coreana Yaeeun Hong e l’australiana Gabriela Ruffels.

Per Roberta Liti, che lo scorso anno era giunta quinta in tale evento, e il terzo taglio subito in stagione (oltre a uno sul LPGA Tour) contro un sesto posto (Casino Del Sol Classic) e un 48°. Ha girato in 78 (+6) con quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 175.000 dollari con prima moneta di 26.250 dollari.

 

PRIMO GIRO - Inizio in sordina per Roberta Liti, 85ª con 75 (+3) colpi, nel Symetra Classic (Symetra Tour) sul percorso del River Run Country Club (par 72), a Davidson nel North Carolina, dove ha iniziato con un bel 68 (-5) per la leadership Frida Kinhult.

La svedese, 21enne di Fiskebäckskil, un titolo sul circuito (Symetra Tour Championship, 2020), con sette birdie e tre bogey, in una classifica molto corta, ha preso un colpo di vantaggio su sei concorrenti: Allison Emrey, Vicky Hurst, la messicana Ingrid Gutierrez Nunez, la tedesca Isi Gabsa, la thailandese Prima Thammaraks e la coreana Min-G Kim (69, -3). Dieci giocatrici in ottava posizione con 70 (-2) tra le quali Lilia Vu, vincitrice del precedente Garden City Charity Classic e seconda nella money list, Rachel Rohanna, la tedesca Sophie Hausmann e la spagnola Fatima Fernandez Cano, terza nell’ordine di merito.

Roberta Liti, lo scorso anno quinta in questa gara, ha segnato quattro birdie, quattro bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di 175.000 dollari con prima moneta di 26.250 dollari.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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