09 Maggio 2021

LPGA: Ariya Jutanugarn torna dopo tre anni

Ariya Jutanugarn Ariya Jutanugarn

Una rimonta straordinaria iniziata dal nono posto e con cinque colpi di ritardo dalla vetta, gran gioco e tanta classe. Così Ariya Jutanugarn è arrivata a confezionare un 63 (-9, nove birdie senza bogey), miglior score di giornata e del torneo sul giro, per un totale di 266 (65 69 69 63, -22) che le ha regalato il titolo nell’Honda LPGA Thailand con un colpo di vantaggio sull’emergente connazionale Atthaya Thitikul (267, -21), 18 anni e tanta potenzialità da far pensare a un avvenire roseo.

Al Siam Country Club (Pattaya Old Course, par 72), a Chonburi in Thailandia, Ariya Jutanugarn, 25enne di Bangkok, sorella minore di Moriya (17ª con 275, -13), che non andava a segno dal 2018, più precisamente da 1.015 giorni, ha portato a undici i titoli sul LPGA Tour, comprensivi di due major, prima thailandese a imporsi nell’evento da quando è nato nel 2006. E’ stata anche la prima della sua nazione (tra uomini e donne) a fregiarsi di un major, a vincere su uno dei due massimi circuiti statunitensi (Yokohama Classic, 2016) e a divenire numero uno mondiale (sul trono per 23 settimana in tre periodi diversi da giugno 2017 a marzo 2019. Il 63 è il suo secondo score personale più basso su un round dopo il 62 nel Meijer Classic (2018) e lo ha ottenuto cogliendo 11 fairway su 14, 17 green su 18 e usando il putter 28 volte. Con i 250.000 dollari di prima moneta, su un montepremi di 1.600.000 dollari, ha superato i nove milioni di guadagno complessivi.

Delusa la connazionale Patty Tavatanakit, anche se con il terzo posto (268, -20), ha trasformato in trionfo il successo thailandese. A segno nel primo major stagionale (ANA Inspitation ad aprile) si aspettava certamente molto di più dopo essere stata al vertice nei primi tre giri. Stesso score per Angel Yin e per le coreane So Yeon Ryu e per Amy Yang, che difendeva il titolo.

Delusa anche la tedesca Caroline Masson, da seconda a settima con 270 (-18), e sparse per la classifica altre concorrenti che secondo quanto si diceva alla vigilia avrebbero dovute competere per il titolo. Parliamo della neozelandese Lydia Ko, 11ª con 271 (-17), di Danielle Kang, 13ª con 273 (-15), della cinese Shanshan Feng, 27ª con 277 (-11), e della giapponese Nasa Hataoka, 31ª con 278 (-10). Nel completo anonimato la coreana Hyo Joo Kim, vincitrice la scorsa settimana dell’HSBC Women's World Championship, 49ª con 283 (-5), e l’australiana Minjee Lee, 54ª con 284 (-4).

 

TERZO GIRO - La brusca frenata della thailandese Patty Tavatanakit, comunque rimasta leader con 198 (64 64 70, -18) nell’Honda LPGA Thailand (LPGA Tour), ha ridato fiato alle inseguitrici con la prospettiva di un giro finale avvincente.

Al Siam Country Club (Pattaya Old Course, par 72), a Chonburi in Thailandia, Paphangkorn (Patty) Tavatanakit, 21enne di Bangkok, un solo titolo per lei, ma major (ANA Inspiration ad aprile) dopo i due 64 (-8) iniziali ha segnato un 70 (-2, quattro birdie, due bogey) e ha permesso alla 18enne connazionale Atthaya Thitikul e alla tedesca Caroline Masson di portarsi a un colpo (199, -17).

Non saranno le sole in corsa per il titolo, perché hanno possibilità anche la messicana Gaby Lopez e la neozelandese Lydia Ko, numero otto mondiale e a segno in stagione nel Lotte Campionhsip dopo circa tre anni di digiuno, quarte con 200 (-16), l’australiana Hannah Green, sesta con 201 (-15) e anche Angel Yin e la coreana Chella Choi, settime con 202 (-14). Meno facile un recupero della thailandese Ariya Jutanugarn, nona con 203 (-13), difficilissimo che possa difendere il titolo la coreana Amy Yang, decima con 204 (-12) e fuori gioco la giapponese Nasa Hataoka, 15ª con 205 (-11), e Danielle Kang, numero sei del Rolex Ranking, 22ª con 207 (-7). Deludente il comportamento della cinese Shanshan Feng, 32ª con 209 (-7), della coreana Hyo Joo Kim (n. 7), numero sette e vincitrice la scorsa settimana dell’HSBC Women's World Championship, 44ª con 212 (-4), e dell’australiana Minjee Lee, numero dieci, 54ª con 214 (-2). Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - La thailandese Patty Tavatanakit ha preso decisamente il largo nel secondo giro del l’Honda LPGA Thailand (LPGA Tour), al Siam Country Club (Pattaya Old Course, par 72), a Chonburi in Thailandia, dove con 128 (64 64, -16) ha lasciato a tre colpi la 18enne connazionale Atthaya Thitikul (131, -13), entrata nel field con un invito dello sponsor e con la quale condivideva la leadership dopo un round. 

Si è portata al terzo posto con 132 (-12), dopo un 66 (-6, sei birdie), la tedesca Caroline Masson, che ha condotto due turni senza bogey, e ha recuperato una posizione la neozelandese Lydia Ko, quarta con 133 (-11), numero otto mondiale e tornata in grande spolvero dopo il successo nel recente Lotte Championship che ha cancellato tre anni di oblio. Con lei la messicana Gaby Lopez e la danese Nanna Koerstz Madsen.

In alta classifica anche la thailandese Ariya Jutanugarn e le coreane Amy Yang, che difende il titolo, ed Hee Young Park, settime con 134 (-10), Danielle Kang (n. 6) e la giapponese Nasa Hataoka, decime con 136 (-8). Sono ormai fuori gioco altre atlete che avevano fondate ambizioni di essere protagoniste: la coreana Hyo Joo Kim (n. 7), vincitrice la scorsa settimana dell’HSBC Women's World Championship, 28ª con 140 (-4), l’australiana Minjee Lee (n. 10), 39ª con 141 (-3). e la cinese Shanshan Feng, 46ª con 142 (-2).

Paphangkorn (Patty) Tavatanakit, 21enne di Bangkok, ha inaugurato il suo palmarès con un major (ANA Inspiration) ad aprile e in stagione ha ottenuto anche due top five. Ha realizzato il suo secondo 64 (-8) consecutivo, replicando il suo miglior punteggio su un round dopo il 61 nel Thornberry Creek Classic del 2019. Inoltre con 128 ha eguagliato il primato del torneo dopo 36 buche, detenuto da Jessica Korda (2018), e ha polverizzato il suo personale di 135 che aveva fatto registrare sulla stessa distanza nel major vinto. Ha segnato un eagle e sei birdie anche a dispetto di un gioco dal tee non proprio brillante, avendo colpito solo sei fairway su 14. Ha preso però 15 green su 18 e ha usato il putter 27 volte. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Thailandesi subito all’attacco nel torneo di casa, l’Honda LPGA Thailand, al Siam Country Club (Pattaya Old Course, par 72), a Chonburi in Thailandia. Infatti sono al vertice con 64 (-8) colpi Patty Tavatanakit e Atthaya Thitikul e segue a un colpo Ariya Jutanugarn (65, -7) alla pari con la danese Nanna Koerstz Madsen. In quinta posizione con 66 (-6) la neozelandese Lydia Ko, numero otto mondiale e rivitalizzata dal recente successo nel Lotte Championship arrivato dopo circa tre anni, l’australiana Hannah Green e la tedesca Caroline Masson e, tra le concorrenti in ottava con 67 (-5), Brittany Lincicome e la cinese Xiyu Lin.

Hanno perso terreno, ma sono quasi tutte in grado di recuperare, altre giocatrici indicate alla vigilia quali possibili protagoniste: Danielle Kang, numero sei del Rolex Ranking, la giapponese Nasa Hataoka e le coreane Amy Yang, che difende il titolo, e So Yeon Ryu, 20.e con 69 (-3). l’australiana Minjee Lee, numero dieci, e la cinese Shanshan Feng, 33.e con 71 (-1), e la coreana Hyo Joo Kim, numero sette e vincitrice la scorsa settimana dell’HSBC Women's World Championship, 54ª con 73 (+1) e che probabilmente non ha ancora smaltito l’adrenalina accumulata.

Paphangkorn (Patty) Tavatanakit, 21enne di Bangkok, un solo titolo sul LPGA Toru, ma major (ANA Inspiration ad aprile), e tre su Symetra Tour del 2019, ha realizzato nove birdie e un bogey per il secondo score personale più basso su un round dopo un 61. Ha colto 11 fairway su 14, 15 green su 18 e ha utilizzato il putter 27 volte. Atthaya Thitikul, 18enne di Ratchaburi, ottimo curriculum da dilettante con due successi sul Ladies European Tour (Thailand Championship, 2017 e 2019), il primo a 14 anni, quattro mesi e 19 giorni, golfista più giovane a imporsi in un evento pro. E’ passata di categoria a gennaio del 2020 e in quella stagione ha ottenuto cinque titoli sul tour femminile di casa con leadership nell’ordine di merito. Ha realizzato due eagle, che non aveva mai segnato nello stesso giro, cinque birdie e un bogey. Ha preso 12 fairway, 14 green e ha tirato 24 putt. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Il LPGA Tour rimane in Asia per la disputa dell’Honda LPGA Thailand (6-9 maggio), secondo torneo a numero chiuso consecutivo che avrà quale teatro il Siam Country Club (Pattaya Old Course), a Chonburi in Thailandia, con la partecipazione di 72 concorrenti.

Nell’evento, disertato da buona parte delle big, calamitano l’attenzione tre coreane, Hyo Joo Kim vincitrice del precedente HSBC Women's World Championship e salita al nono al settimo posto nella classifica mondiale, Amy Yang, che difende il titolo, e So Yeon Ryu, che sembra in ripresa dopo un periodo in ombra.

Nel field anche Danielle Kang, numero sei del Rolex Ranking, la neozelandese Lydia Ko, numero otto e vincitrice del recente Lotte Championship, l’australiana Minjee Lee, numero dieci, le cinesi Shanshan Feng e Xiyu Lin, la giapponese Nasa Hataoka e le thailandesi Patty Tavatanakit e le sorelle Ariya e Moriya Jutanugarn, che naturalmente saranno le più attese. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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