10 Maggio 2021

PGA Tour: Rory McIlroy, 553 giorni dopo

Rory McIlroy Rory McIlroy

Il guizzo vincente in un momento difficile. Così Rory McIlroy ha reagito agli ultimi passi falsi, che l’avevano messo nell’occhio del ciclone anche alla luce delle due uscite al taglio nei due precedenti eventi medal, imponendosi con 274 (72 66 68 68, -10) colpi nel Wells Fargo Championship (PGA Tour) sul percorso del Quail Hollow Club (par 71), a Charlotte nel North Carolina. Ha avuto ragione per un colpo del messicano Abraham Ancer (275, -9), per la quarta volta secondo in carriera in 115 partecipazioni.

McIlroy, nordirlandese di Holywood, ex numero uno mondiale, ha così festeggiato nel migliore dei modi, sia pure con cinque giorni di ritardo, il 32° compleanno portando a 19 i titoli sul circuito, in 196 presenze, comprensivi di quattro major e tre WGC in un palmarès che ne comprende altri sei sull’European Tour, al netto di major e WGC, uno nel tour australiano e uno in Cina. E’ la sua decima vittoria in rimonta, la terza in questo evento dopo quelli nel 2010 (primo successo sul tour) e del 2015, la sua prima  tripletta nello stesso torneo, ed è tornato sul gradino più alto del podio dopo oltre un anno e mezzo, precisamente dopo 553 giorni. dal WGC-HSBC Champions del 2019. Ha recuperato dal secondo posto con un 68 (-3) frutto di quattro birdie e di un bogey alla buca 18, che però sapeva sarebbe bastato perché Ancer era già in clubhouse dove era entrato indietro di due lunghezze. Ha accusato qualche sbavatura nel gioco lungo, tanto che ha raggiunto solo 19 fairway su 56, record negativo perché nessun vincitore del Wells Fargo ne aveva presi meno di 26, ma è solo un dato statistico ininfluente. Altre note positive, invece, il salto dal 15° al settimo posto nel World Ranking, dal 51° al 17° nella graduatoria della FedEx Cup e la bella cifra di 1.458.000 dollari intascata su un montepremi di 8.100.000 dollari.

Ancer ha segnato un 66 (-5, cinque birdie), miglior score di giornata, uno dei due giocatori a non accusare bogey. L’altro è stato il il norvegese Viktor Hovland (276, -8), terzo per la seconda settimana di fila, al quale non è riuscito di entrate tra i top ten della graduatoria mondiale, dove è rimasto 11° per meno di un centesimo da Webb Simpson, ma soprattutto frenato dall’inserimento di McIlroy. Stesso score per Keith Mitchell, in vetta dopo tre turni e vittima della pressione che ha prodotto un parziale sopra par di 72 (+1).

In quinta posizione con 277 (-7) Gary Woodland, in settima con 279 (-5) Patrick Reed, Luke List e l’inglese Matt Wallace e in nona con 280 (-4) Bryson DeChambeau che nei due round conclusivi ha risalito la graduatoria di 55 gradini e si è ripreso la leadership nella FedEx Cup, superando Justin Thomas, che non è andato oltre il 26° posto con 284 (par). Ha fatto meglio Xander Schauffele, 14° con 282 (-2), e molto peggio Phil Mickelson, 69° con 291 (+7), che aveva iniziato la gara al primo posto.

E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 94° con 146 (72 74, +4), per la terza volta nelle ultime quattro gare (con in mezzo un 52° posto al Masters). Proseguirà la sua politica di presenze ridotte sul circuito saltando il prossimo AT&T Byron Nelson in Texas (13-16 maggio) e tornando nel secondo major, il PGA Championship (Ocean Course at Kiawah Island,  Kiawah Island,  South Carolina, 20-23 maggio), e francamente, non sappiamo con quali prospettive e aspettative. Ci piace comunque, per natura, almeno sperare positivo.

“Hole in one” di Corey Conners - Il canadese Corey Conners ha realizzato una “hole in one” alla buca 6, per 3 di 254 yards, utilizzando un ibrido 3. E’ il suo terzo ace in carriera e il secondo stagionale dopo quello al Masters. Non ne ha comunque avuto gran giovamento, perché il totale, con l’aggiunta di due birdie e di cinque bogey, è stato un 72 (+1) colpi per il 43° posto (286, +2). E’ il secondo giocatore a fare doppietta di “buche in uno” quest’anno dopo Denny McCarthy (RBC Heritage e The Players Championship)

 

TERZO GIRO - Non c’è pace al vertice del Wells Fargo Championship (PGA Tour) dove è di nuovo cambiato il proprietario della leadership. A un giro dal termine è stato il turno di Keith Mitchell (204 - 67 71 66, -9), 24enne di Chattanooga (Tennessee) alla 95ª gara sul tour, a lanciare la sua sfida per cogliere il secondo titolo, dopo il primo datato 2019 (Honda Classic), in una prima parte di carriera dove è stato costretto a lasciare ampi spazi all’apprendistato.

Grazie a un 66 (-5, cinque birdie) ci prova con la base di due colpi di vantaggio, che sarebbe discreta se gli avversari non si chiamassero Gary Woodland e Rory McIlroy (206, -7), il primo con poche vittorie, solo quattro, ma con un major abbastanza recente (US Open 2019), e il secondo, ex numero uno mondiale, che naviga in un mare di titoli, 18 sul PGA Tour con 4 major e 3 WGC e con altri sei sull’European Tour al netto di major e WGC, ma che ha un bel problema: non vince da 553 giorni, un’eternità per uno come lui. Quale miglior occasione, dunque, peraltro in un torneo che è stato il primo in cui si è imposto negli Stati Uniti (2010)?

Sul percorso del Quail Hollow Club (par 71), a Charlotte nel North Carolina, non hanno comunque certo voglia di lasciargli strada, oltre agli avversari citati, anche Luke List, quarto con 207 (-6), Scott Stallings e il giapponese Satoshi Kodaira, quinti con 208 (-5), e sicuramente non staranno a guardare, settimi con 209 (-4), Patrick Reed, Kyle Stanley (l’altro che nel turno. come Mitchell, non ha segnato bogey), Jason Dufner, il norvegese Viktor Hovland, che prova a entrare nella top ten del ranking mondiale (11°), il messicano Abraham Ancer e l’inglese Matt Wallace. in vetta dopo due turni con Woodland e con Patrick Rodgers, quest’ultimo clamorosamente crollato e finito al 54° posto con 215 (+-2), dopo un 79 (+8), dove è anche Phil Mickelson.

Si divertono ad andare su è giù per la classifica Xander Schauffele, da 51° a 16° con 211 (-2), e Bryson DeChambeau, da 64° a 23° con 212 (-1), mentre se ne sta tranquillamente in bassa Justin Thomas, numero due mondiale, 38° con 213 (par).

E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 94° con 146 (72 74, +4), e questa purtroppo sta diventando una brutta abitudine per il torinese (terza uscita negli ultimi quattro eventi e in mezzo un 52° posto al Masters). Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Ancora una delusione da Francesco Molinari che nel Wells Fargo Championship (PGA Tour) ha subito il terzo taglio nelle ultime quattro uscite, con in mezzo un 52° posto al Masters. L’azzurro è terminato 94° con 146 (72 74, +4), due colpi oltre il limite di qualifica, dopo un giro finale in 74 (+2) molto articolato iniziato con tre bogey di fila e proseguito con altri due bogey e un doppio bogey contro quattro birdie.

Sul percorso del Quail Hollow Club (par 71), a Charlotte nel North Carolina, situazione cambiata al vertice con un trio che conduce con 136 (-6) colpi formato da Gary Woodland (67 69), Patrick Rodgers (68 68) e dall’inglese Matt Wallace (69 67). Woodland, quattro titoli nel tour con un major (US Open, 2019), ha girato in 69 (-2) con quattro birdie e due bogey, Rodgers, nessuna vittoria, in 68 (-3) con un eagle, tre birdie e due bogey, e Wallace, anche lui senza successi e per la prima volta leader in 41 partenze, ha segnato cinque birdie e un bogey per il 67 (-4).

Ha un colpo di ritardo Kramer Hickok (137, 5) e sono al quinto posto con 138 (-4) il nordirlandese Rory McIlroy, rinvenuto dal 73° con un 66 (-6), Keith Mitchell, Scott Piercy, Scott Stallings e il messicano Carlos Ortiz. Ha ceduto Phil Mickelson, in vetta dopo un turno e ora decimo con 139 (-3), penalizzato da un 75 (+4), mentre ha recuperato anche Patrick Reed, da 53° a 14° con 140 (-2). Navigano in bassa classifica Justin Thomas, numero due mondiale, da 18° a 41° con 142 (par), Xander Schauffele, numero quattro, 51° con 143 (+1), e Bryson DeChambeau, numero cinque, 64° con 144 (+2), che ha evitato il taglio di misura. Non ci sono riusciti Tony Finau e lo spagnolo Jon Rahm, numero tre, che ha interrotto la serie di 22 tagli consecutivi superati, che era la più lunga in essere, mentre dopo il primo giro con un 76 (+5) era andato sopra par dopo otto round. Fuori anche Max Homa, 145° con 153 (+9), che difendeva il titolo e dal quale non si attendeva una prova così scadente dopo il sesto posto nel precedente Valspar Championship, Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Phil Mickelson dopo tanto tempo alla ribalta e leader con 64 (-7) colpi e Francesco Molinari, al rientro dopo un mese, a metà classifica, 73° con 72 (+1). nel Wells Fargo Championship (PGA Tour) iniziato sul percorso del Quail Hollow Club (par 71), a Charlotte nel North Carolina.

Michleson, nativo di San Diego (California), quasi 51 anni, 44 titoli sul circuito con cinque major e due WGC, alla 643ª gara sul tour e che in questa stagione ha disputato tredici torneicon miglior risultato un 21° posto e con sei tagli subiti, ha messo a segno nove birdie e un bogey e si è portato per la 30ª volta in vetta dopo un turno. Da tale posizione è andato a segno in nove occasioni delle 29 precedenti.

Lo seguono a un colpo il coreano Kyoung-Hoon Lee e Keegan Bradley (66, -5), secondo dopo spareggio la scorsa settimana nel Valspar Championship (andato a Sam Burns, rimasto a riposo). In quarta posizione con 67 (-4) l’inglese Tommy Fleetwood, Luke List, Kyle Stanley, Keith Mitchell, Gary Woodland e Peter Malnati, che è stato uno dei due soli giocatori a girare senza bogey insieme a Bradley,

Non ha perso molto terreno Justin Thomas, numero due mondiale, 18° con 69 (-2), mentre hanno ritardi più o meno pesanti altri big quali Bryson DeChambeau (n. 5), 35° con 70 (-1), Patrick Reed (n. 7), 53° con 71 (par), Xander Schauffele (n. 4), Patrick Cantlay e il nordirlandese Rory McIlroy, stesso score di Molinari. Un vero flop per lo spagnolo Jon Rahm, 138° con 76 (+5), che ha interrotto una serie positiva di otto round di fila in par o sotto e che rischia di compromettere la striscia di tagli consecutivi superati, che attualmente sono 22, la migliore in corso. E non sono andate meglio le cose a Max Homa, 145° con 77 (+6), la cui difesa del titolo è praticamente già fallita.

Francesco Molinari partito dal tee della buca 10, è passato due colpi sopra par al giro di boa con un birdie e tre bogey, poi ne ha recuperato uno nel rientro con un altro birdie. Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Torna in campo Francesco Molinari nel Wells Fargo Championship in programma sul percorso del Quail Hollow Club, a Charlotte nel North Carolina, dal 6 al 9 maggio. Il torinese riprende praticamente un mese dopo aver disputato un Masters (52°) di cui c’è poco da ricordare e anticipato da due tagli, e francamente non si comprendono molto le sue strategie, che comunque avranno per lui sicuramente un senso e che non è certo obbligato a spiegare. Possiamo solo dare i numeri del suo cammino. Si è fermato a marzo 2020 dopo un giro del Players Championship, che chiuse i giochi a causa della pandemia, e in quel momento era 28° nel world ranking. Ha ripreso a giocare, dopo il trasferimento della famiglia negli Stati Uniti. l’8 ottobre disputando lo Shriners Hospital quando era sceso, complice lo stop, al 73° posto della classifica mondiale. Ha poi preso parte ad altri nove eventi in sette mesi con tre top ten, quattro tagli subiti e piazzamenti al 15°, 59° e 52° posto alternando a volte lunghe pause, l’ultima di un mese tra il Masters e il Wells Fargo. Nel frattempo è scivolato all’attuale 128ª piazza nel world ranking e la sua bella e prorompente immagine vincente del 2018 di è letteralmente sbiadita. Da sportivi e da appassionati di golf speriamo che la tendenza cambi e rapidamente. Prossima sua uscita tra due settimane in un major (PGA Championship, Kiawah Island, South Carolina, 20-23 maggio)

Max Homa defender - Difende il primo dei suoi due titoli Max Homa, 30enne di Burbank (California), che lo ha ottenuto nel 2019 (lo scorso anno il torneo è stato annullato per la pandemia), mentre l’altro lo ha siglato a febbraio (Genesis Invitational). E’ in ottima forma, come testimonia la sua presenza nella corsa al successo nel precedente Valspar Championship (sesto), che non è andata a buon fine per un cedimento nel giro finale.

Nel field sei tra i primi dieci del ranking mondale: Justin Thomas (n. 2), lo spagnolo Jon Rahm (n. 3), Xander Schauffele (n. 4), Bryson DeChambeau (n. 5), Patrick Reed (n. 7) e Webb Simposon (n. 9). Assenti Dustin Johnson (n. 1), che deve ritrovare il bandolo del suo gioco e al quale una pausa di riflessione farà certo bene, Collin Morikawa (n. 6), l’inglese Tyrrell Hatton (n. 8), in quarantena per Covid-19, e Brooks Koepka (n. 10).

C'è anche McIlroy - Saranno al via inoltre il nordirlandese Rory McIlroy, due volte a segno nella gara (2010 e 2015) ma attualmente in crisi di risultati e di buone prestazioni, Patrick Cantlay, Tony Finau, Keegan Bradley, che proverà a riprendersi dalla delusione provata con il secondo posto nel Valspar Championship, dove è stato superato in dirittura d’arrivo da Sam Burns (che non giocherà), l’australiano Jason Day (suo il titolo nel 2018), il norvegese Victor Hovland, undicesimo nella classifica mondiale, che ha l’occasione di entrare tra i top ten, approfittando dello stop di Koepka per infortunio, e l’inglese Ian Poulter che avrà per caddie il figlio sedicenne Luke.. Ai nastri anche Rickie Fowler (vincitore nel 2012), sempre a caccia della lucidità golfistica perduta e forse anche un po’ troppo sopravalutato negli anni, e Phil Mickelson, che accusa sicuramente il progredire dell’età e che non vorremmo divenisse niente altro che l’uomo immagine del PGA Tour come ha fatto sull’European Tour Colin Montgomerie quando la sua carriera era oltre il tramonto. II Covid-19 ha messo fuori gioco Brendon Todd, che sarà sostituto da J.J. Spaun, per la seconda settimana consecutiva entrato nel field al posto di un collega colpito dal virus. Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

Il torneo su GOLFTV ed Eurosport 2 - Il Wells Fargo Championship sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e da Eurosport 2 agli orari indicati. GOLFTV: GOLFTV: giovedì 6 maggio e venerdì 7, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 8 e domenica 9, dalle ore 19 alle ore 24. Eurosport 2: giovedì 6 maggio e venerdì 7, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 8 e domenica 9, dalle ore 21 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.

 

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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