02 Maggio 2021

LPGA: gran finale di Hyo Joo Kim

Hyo Joo Kim Hyo Joo Kim

La coreana Hyo Joo Kim con un eccellente giro finale in 64 (-8) colpi, miglior parziale di giornata, per un totale di 271 (67 68 72 64, -17) ha vinto lo HSBC Women's World Championship, torneo a numero chiuso (69 partecipanti) del LPGA Tour che si è svolto al New Tanjong Course (par 72) del Sentosa Golf Club di Singapore, dove ha lasciato a un colpo l’australiana Hannah Green (272, -16).

Hyo Joo Kim ha operato la sua volata vincente, risalendo dall’ottava piazza, con otto birdie senza bogey e cogliendo 13 fairway su 14, 16 green su 18 e utilizzando il putter 26 volte. Ha portato a quarto i titoli sul circuito, comprensivi di un major (Evian Championship 2014, primo dei suoi allori sul tour), a distanza di cinque anni dal terzo, in un palmarès che comprende  anche 12 successi sul LPGA of Korea Tour, uno su Japan Tour e uno sul circuito di Taiwan. Detiene con 61 (-10) il record dello score più basso su un round realizzato in un major, appunto nell’Evian Championship. Lo scorso anno non ha gareggiato nel LPGA Tour, per scelta personale contro i rischi della pandemia, e ha giocato sul tour di casa dove ha ottenuto due vittorie e altre sei top ten. Inoltre ha il primato di giocatrice più giovane imporsi nella storia del Japan LPGA Tour avendo fatto suo il Suntory Ladies Open (2012) all’età di 16 anni e 332 giorni, quando era ancora dilettante. Per lei un assegno di 240.000 dollari su un montepremi di 1.600.000 dollari.

In terza posizione con 273 (-15) la thailandese Patty Tavatanakit (suol l’ANA Inspiration, primo major dell’anno), la coreana Inbee Park, numero due mondiale e leader nei primi due turni, e la cinese Xiyu Lin, al vertice dopo tre giri, al sesto con 276 (-12) la coreana So Yeon Ryu e tra le concorrenti al settino con 277 (-11) la neozelandese Lydia Ko. Mai in partita la coreana Jin Young Ko, leader mondiale, l’australiana Minjee Lee e la thailandese Ariya Jutanugarn, 24.e con 284 (-4), e la cinese Shanshan Feng, 43ª con 288 (par). Assolutamente deludenti la giapponese Nasa Hataoka, 49ª con 290 (+2), Danielle Kang e la coreana Sung Hyun Park, che difendeva il titolo, 57.e con 293 (+5).

 

TERZO GIRO - Cambio della guardia al vertice dello HSBC Women's World Championship, dove è salita la cinese Xiyu Lin con 202 (67 68 67, -14) colpi, torneo a numero chiuso (69 concorrenti) del LPGA Tour che si sta svolgendo al New Tanjong Course (par 72) del Sentosa Golf Club di Singapore. Precede si misura l’australiana Hanna Green e la coreana Inbee Park (203, -13) , numero due mondiale, che era in vetta dopo due turni con la connazionale Hee Young Park, precipitata al 21° posto con 212 (-4), dopo un rovinoso 79 (+7), dove è affiancata dall’australiana Minjee Lee, numero 10 del Rolex Ranking.

Xiyu Lin, 25enne su Guangzhou, nessun titolo sul LPGA Tour, dove gioca dal 2014 (miglior risultato un quinto posto nel Blue Bay LPGA 2015), due successi sul Ladies European Tour, uno nel ALPG Tour australiano e cinque sul China LPGA Tour, l’ultimo nel 2019, è alla 202ª gara sul circuito e si trova per la prima volta al vertice dopo 54 buche. Ha segnato sette birdie e due bogey per il 67 (-5) e ha eguagliato il suo punteggio personale più basso sui tre giri, stesso 202 che aveva già realizzato nel 2016 (Meijer Classic).

Si è portata dal 16° al quarto posto con 204 (-12) la messicana Gaby Lopez, autrice con 65 (-7, nove birdie, due bogey) del parziale più basso di giornata, e al quinto con 206 (-10), e anche loro in corsa per il titolo, la neozelandese Lydia Ko (n. 8), ritornata al successo dopo circa tre anni nel recente Lotte Championship, e le coreane So Yeon Ryu e In Gee Chun. Qualche chance anche per la svedese Madelene Sagstrom e per altre due coreane, Amy Yang e Hyo Joo Kim (n. 9), ottave con 207 (-9).

Fuori gioco e, comunque, deludente, la coreana Jin Young Ko, numero uno al mondo, che ha scambiato la graduatoria per un ascensore andando su e giù. Questa volta è risalita dal 58° posto, dove era finita dal 28° nel secondo turno, al 38° con 214 (-2), grazie a un 66 (-6), e condivide la posizione con la thailandese Ariya Jutanugarn e con Shanshan Feng, unica cinese che sia riuscita a salire sul trono mondiale, sia pure per breve tempo, e alla quale Xiyu Lin ha dichiarato di ispirarsi. Quasi in coda la giapponese Nasa Hataoka, 50ª con 218 (+2), la coreana Sung Hyun Park, 52ª con 219 (+3), campionessa uscente, e Danielle Kang (n. 6), 61ª con 221 (+5). Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - La coreana Hee Young Park (133 - 65 68, -11) ha raggiunto la connazionale Inbee Park (133 - 64 69), numero due mondiale, in vetta alla classifica dello HSBC Women's World Championship, torneo a numero chiuso (69 concorrenti) del LPGA Tour che si sta disputando al New Tanjong Course (par 72) del Sentosa Golf Club di Singapore.

Le due leader hanno due colpi di vantaggio sulla connazionale Hyo Joo Kim, numero nove, e sulla cinese Xiyu Lin (135, -9) e tre sulla spagnola Carlota Ciganda e sull’altra coreana So Yeon Ryu (136, -8). In rimonta la neozelandese Lydia Ko (n. 8), da 14ª a settima con 137 (-7), mentre sono in panne le altre giocatrici inserite alla vigilia nel novero delle favorite. Infatti Danielle Kang (n. 6) e l’australiana Minjee Lee (n. 10) sono 48.e con 145 (+1), la giapponese Nasa Hataoka è 53ª con 146 (+2) e la numero uno del Rolex Ranking, la coreana Jin Young Ko, è precipitata dal 28° al 58° posto con 147 (+3), dopo un 76 (+4). Ancora più indietro la thailandese Ariya Jutanugarn, 61ª con 148 (+4), e la coreana Sung Hyun Park, 66ª con 149 (+5), campionessa in carica.

Hee Young Park, 33 anni. ha segnato cinque birdie e un bogey per il 68 (-4) che l’ha portata al vertice, cogliendo 12 fairway su 14, 16 green su 18 e utilizzando il putt per 31 volte. E’ alla 14ª stagione sul circuito dove ha ottenuto tre vittorie per un palmares in cui ne figurano anche una sul Ladies Asian Golf Tour e sei sul circuito di casa. Dopo la prima conseguita su quest’ultimo (Hite Cup, 2004), quando era ancora dilettante, è passata di categoria. In carriera ha guadagnato oltre cinque milioni di dollari.

Inbee Park, 32 anni, 21 titoli sul LPGA Tour comprensivi di sette major, quattro successi sul Japan Tour, uno sul LET, uno sul LPGA of Korea Tour, un oro olimpico a Rio 2016 e tre nel World Ladies Championship (l’equivalente al femminile della World Cup maschile) ha messo insieme cinque birdie e due bogey per il parziale di 69. Ha colto 13 fairway, 13 green e ha avuto bisogno di 28 putt. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - La coreana Inbee Park, numero due mondiale e in un periodo di ottima forma sintetizzato dal successo nel recente Kia Classic, ha preso subito il comando con 64 (-8) colpi nello HSBC Women's World Championship, torneo a numero chiuso (69 concorrenti) del LPGA Tour  in svolgimento al New Tanjong Course (par 72) del Sentosa Golf Club di Singapore, considerato uno degli impianti sportivi più ecosostenibili in assoluto e i cui responsabili hanno preso l'impegno, annunciato nel corso del giro d’apertura, di farlo diventare il primo golf club al mondo a emissioni zero entro il 2022.

La leader precede di un colpo la connazionale Hee Young Park (65, -7) e di tre altre due connazionali, So Yeon Ryu (con la quale ha vinto due World Ladies Championship, l’equivalente femminile della World Cup) e Hyo Joo Kim, numero 9 del Rolex ranking, la tedesca Sophia Popov, la cinese Xiyu Lin e la tedesca Caroline Masson, terze con 67 (-5).

Inbee Park, 32enne di Seoul, ha collezionato 21 titoli in quindici annate sul LPGA Tour, comprensivi di sette major, per un palmarès nel quale figurano anche quattro successi sul Japan Tour, uno sul LET e uno sul circuito di casa, oltre a un oro olimpico a Rio 2016 e a tre World Ladies Championship, rappresentando la Corea del Sud. E’ stata leader mondiale per 106 settimane tra aprile 2013 e luglio 2018. Ha realizzato otto birdie senza bogey, cogliendo tutti e 14 i faiarway, 16 green su 18 e ricorrendo al putter per 26 volte. Le sta facendo da caddie il marito e allenatore Gi Hyeob Nam, al quale ha dato un dieci pieno per il suo contributo nella performance, mentre lei si è concessa solo un nove per aver commesso un errore sulla lettura di un putt alla buca 18. Più perfezionista di così…

Buona classifica, ma con cinque colpi di ritardo, per la neozelandese Lydia Ko (n. 8) e per l’australiana Minjee Lee (n. 10), 14.e con 69 (-3), colpi di disavanzo che sono sette per la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, 28ª con 71 (-1). Più lontane Danielle Kang, (n. 6), 40ª con 72 (par), la thailandese Ariya Jutanugarn e la giapponese Nasa Hataoka, 55.e con 74 (+2). Non poteva cominciare peggio la coreana Sung Hyun Park, 69ª e ultima con 78 (+6), che, sollecitata dalla difesa del titolo siglato nel 2019 (nel 2020 torneo annullato per pandemia), sperava di riprendere un bel cammino bruscamente interrotto da un serio infortunio alla spalla proprio nel 2019 e dal quale, pure se tecnicamente guarita, non si è ripresa del tutto per problemi legati al gioco e anche alla fiducia in se stessa. Non ci sono italiane in campo. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Il LPGA Tour si trasferisce a Singapore per uno dei tornei a numero chiuso, lo HSBC Women's World Championship (29 aprile-2 maggio), che avrà luogo al Sentosa Golf Club. E’ la 13ª edizione del torneo nato nel 2008 e saltato lo scorso anno per la pandemia, dove difenderà il titolo la coreana Sung Hyun Park in un contesto che comprende le due connazionali più in voga del momento, Jin Young Ko, numero uno mondiale, e Inbee Park, numero 2, due volte vincitrice della gara (2015-2017) e anche a segno quest’anno (Kia Classic), al contrario della Ko, a secco da CME Group Tour Championship, evento conclusivo del 2020.

Nel field anche altre quattro nella top ten mondiale, Danielle Kang, numero 6, la neozelandese Lydia Ko (n. 7), in risalita grazie al successo nel Lotte Championship, arrivato dopo circa tre anni di attesa e ad altre buone prove, la coreana Hyo-Joo Kim (n. 9) e l’australiana Minjee Lee (n. 10).

Con loro anche le giapponesi Nasa Hataoka e Hinako Shibuno, le thailandesi Ariya Jutanugarn e Patty Tavatanakit, che è entrata solo con un invito a dispetto del major vinto di recente (ANA Inspiration), la cinese Shanshan Feng e Angela Stanford, l’altra past winner in gara (2012) insieme a Inbee Park.

Sung Hyun Park defender - Sung Hyun Park, 27enne di Seoul, sta ancora pagando i postumi di un incidente alla spalla accadutogli nel 2019. Tecnicamente è guarita, approfittando anche del riposo forzato per la pandemia nel 2020, ma sul piano pratico ne risente tuttora, sia sul campo che psicologicamente. “Il mio swing è cambiato molto per compensare i guai dell’infortuno-  ha detto - e deve essere sicuramente migliorato. Sto cercando di trovare i movimenti giusti sia attraverso gli allenamenti che nei tornei”.

Nel frattempo il 2021 è iniziato con quattro tagli subiti e la miseria di un 34° posto, mentre nel 2020 ha superato cinque tagli su sette gare con miglior risultato un 17° posto. Ora spera di ricominciare da dove aveva ottenuto il sesto dei sette successi, comprensivi di due major, in carriera (oltre a 11 sul LPGA of Korea Tour) a febbraio 2019 (il settimo a giugno nel Walmart Arkansas) quando rimontò dall’ottavo posto con un 64 (-8) finale. Una difesa del titolo che ha insita la speranza di risalire nella classifica mondiale (attualmente 19ª) dove è stata leader per la terza volta proprio poco dopo il successo al Sentosa, per le ultime cinque delle 16 settimane al vertice nell’arco di due anni (1 nel 2017, 10 nel 2018 e 5 nel 2019).

Il 64 (-4) non è il record del campo che appartiene alla connazionale Sei Young Kim con un 62 (-10) siglato nel 2018 quando vinse Michelle Wie assente nell’occasione. Gli altri su 36 buche (131, -13), su 54 (200, -16) e su 72 (268, -20) sono stati realizzati dalla straordinaria campionessa messicana Lorena Ochoa nella prima edizione che vinse nel 2008. Annunciò il suo ritiro nel 2010, a 29 anni “perché ormai aveva raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, giocare per alcuni anni sul LPGA Tour e divenire numero uno al mondo”. Non ci sono italiane in gara. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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