Gran rimonta e successo con 268 (69 65 67 67, -16) colpi della canadese Brooke M. Henderson nell’HUGEL-AIR PREMIA LA Open. la quale ha superato Jessica Korda, seconda con 269 (-15), la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, e l’australiana Hannah Green, terze con 270 (-14). Nel torneo del LPGA Tour, disputato sul percorso del Wilshire Country Club (par 71) a Los Angeles in California, è andata a premio per la seconda settimana consecutiva Giulia Molinaro, 42ª con 284 (70 70 75 69, par).
Brooke Mackenzie Henderson, nativa di Smiths Falls, nell’Ontario dove risiede, ha portato a dieci i titoli sul circuito, comprensivi di un major, all’età di 23 anni, sette mesi e 14 giorni. Nel suo palmarès anche uno sul Symetra Tour nel 2015, dove si è fatta conoscere. E’ l’atleta, tra uomini e donne, più vincente nel golf della sua nazione già dal 2019 quando aveva conquistato il nono successo facendo meglio di Sandra Post, Mike Weir e George Knudson, che si sono fermati a otto. E’ stata la seconda giocatrice più giovane a imporsi in un major (KPMG Women’s PGA Championship, 2016, all’età di 18 anni, nove mesi e 2 giorni) e con Lydia Ko e Lexi Thompson condivide il primato di aver siglato la prima vittoria sul tour prima di aver compiuto 18 anni. Le fa da caddie la sorella Brittany, che nel 2015 si era cimentata sul Symetra Tour. Con i 225.000 dollari guadagnati, su un montepremi di 1.500.000 dollari, ha portato i suoi guadagni complessivi a 7.526.392 dollari in sette stagioni di circuito dove si è imposta almeno una volta l’anno ad esclusione del 2020.
La vincitrice, partita per il giro conclusivo al terzo posto con quattro colpi di ritardo da Jessica Korda, in vetta per tre turni, e con tre da Jin Young Ko, ha alzato subito il ritmo passando alla nona buca con tre birdie e un bogey, raggiungendo la Korda in difficoltà (due bogey) e avvicinandosi alla Ko (un birdie, un bogey). Poi l’attacco decisivo con altri tre birdie che le hanno permesso di mettere fuori gioco le avversarie e di concedersi anche il lusso di un bogey alla buca 17 (67, -4). Si risollevava un poco la Korda con due birdie e un bogey (72, +1) per prendersi almeno il secondo posto, mentre cedeva la Ko (un birdie e due bogey facevano 72 anche per lei) agganciata al terzo dall’australiana Hannah Green, autrice con un 66 (-5, un eagle, tre birdie) miglior score di giornata segnato anche da altre tre concorrenti.
Al quinto posto con 272 (-12) Angela Stanford e la coreana So Yeon Ryu e al settimo con 273 (-11) l’altra coreana Jeongeun Lee6 (il numero sul cognome si deve a casi di omonimia), da qualche tempo in ombra. In buona classifica, ma sicuramente non soddisfatte, Nelly Korda, sorella minore di Jessica, decima con 276 (-8), le coreane Inbee Park, 15ª con 278 (-6), e Sei Young Kim, 17ª con 279 (-5), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 23ª con 280 (-4). Non pervenuta l’australiana Minjee Le, 32ª con 282 (-2), che difendeva il titolo.
Giulia Molinaro ha concluso la sua buona gara con un parziale di 69 (-2, quattro birdie, due bogey), per il migliore dei sui tre score sotto par, mentre ha accusato qualche disattenzione di troppo nel terzo round (75, +4). E’ positivo. comunque, il fatto che si
TERZO GIRO - Jessica Korda ha continuato con 197 (64 65 68, -16) colpi la sua corsa di testa nell’HUGEL-AIR PREMIA LA Open (LPGA Tour) dove Giulia Molinaro ha preso terreno scendendo dal 33° al 58° posto con 215 (70 70 75, +2).
Sul percorso del Wilshire Country Club (par 71) a Los Angeles in California, Jessica Korda ha abbassato un po’ il ritmo con un 68 (-3), frutto di un’andatura traballante con sei birdie e tre bogey, e ha permesso alla coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, di recuperarle due colpi e di portarsi a uno, seconda con 198 (-15), anche lei facendo buone cose (sette birdie) e parecchi errori (quattro bogey).
Proverà a inserirsi nella corsa al titolo, che sembrerebbe ridotta a un duello tra le prime, la canadese Brooke M. Henderson, numero sei mondiale, da quarta a terza con 201 (-12) dopo un 67 (-4, sei birdie, un doppio bogey). Spera anche Angela Stanford, quarta con 202 (-11), mentre probabilmente possono solo pensare a migliorare la propria classifica la coreana So Yeon Ryu e l’australiana Hannah Green, quinte con 204 (-9).
Sono fuori gioco la coreana Inbee Park, numero due del Rolex Ranking, 11ª con 208 (-5), Nelly Korda, sorella minore di Jessica, numero quattro, e la coreana Sei Young Kim, numero tre, scivolata dalla terza piazza, 18.e con 209 (-4). Torneo da chiudere come meglio potranno per la thailandese Ariya Jutanugarn, 33ª con 211 (-2), per l’australiana Minjee Lee, 38ª con 212 (-1) e la cui difesa del titolo è stata fallimentare, e per Lexi Thompson e per la cinese Shanshan Feng, 49.e con 214 (+1).
Giulia Molinaro ha ceduto quattro colpi al campo con un 75 (+4) dovuto a un birdie e a cinque bogey. Comunque andrà a premio per la seconda settimana consecutiva e dopo una striscia negativa di dodici tagli consecutivi subiti (otto nella scorsa stagione) non è poco. Il montepremi è di 1.500.000 dollari con prima moneta di 225.000 dollari.
SECONDO GIRO - Jessica Korda ha mantenuto la leadership con 129 (64 65, -13) colpi nell’HUGEL-AIR PREMIA LA Open (LPGA Tour), ma anche se ha aumentato il vantaggio un paio di nubi plumbee si addensano sui suoi prossimi due giri e hanno le sembianze di due coreane, la numero uno mondiale Jin Young Ko, seconda con 132 (-10), e la numero tre, Sei Young Kim, terza con 133 (-8). Sul percorso del Wilshire Country Club (par 71) a Los Angeles in California. sta effettuando una buona prova Giulia Molinaro, salita dal 43° al 33° posto con 140 (70 70, -2).
Jessica Korda, 28enne di Bradenton (Florida), numero 21 mondiale, sei titoli sul tour, l’ultimo nella prima gara della stagione (Tournament of Champions), ha tenuto alto il ritmo con un 65 (-6) frutto di sei birdie senza bogey, ma con un pizzico di precisione in meno rispetto al turno precedente, cogliendo 11 fairway (invece di 12) su 14, 16 (contro 17) green su 18 e confermando i 28 putt. Stesso 65, miglior parziale del turno, anche per Jin Young Ko con sette birdie e un bogey e per la canadese Brooke M. Henderson (sette birdie e un bogey pure per lei), numero 6 al mondo, quarta con 134 (-8) alla pari con Angela Stanford. Un po’ più lontana, ma da non sottovalutare, l’altra coreana Inbee Park, campionessa olimpica e numero 2 del Rolex Ranking, ottava con 136 (-6) e comunque con le qualità tecniche per poter recuperare sette colpi in 36 buche.
Sono già fuori gioco Nelly Korda, sorella minore di Jessica, numero quattro e leader nell’ordine di merito, 25ª con 139 (-3), Lexi Thompson, stesso score della Molinaro, la cinese Shanshan Feng, 40ª con 141 (-1), prima e per ora unica della sua nazione a salire sul trono mondiale, sia pure per breve tempo (23 settimane da novembre 2017 ad aprile 2018), la thailandese Ariya Jutanugarn, 54ª con 142 (par), e l’australiana Minjee Lee, 63ª con 143 (+1), che difende il titolo. Fuori al taglio la neozelandese Lydia Ko, 90ª con 146 (+4), che era tornata al successo la scorsa settimana nel Lotte Championhship dopo oltre tre anni di attesa, e Michelle Wie, 97ª con 147 (+5).
Giulia Molinaro ha superato il taglio per la seconda settimana di fila dopo averne subiti ben dodici consecutivi. Ha ripetuto il 70 (-1) d’apertura con tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari con prima moneta di 225.000 dollari.
PRIMO GIRO - Jessica Korda al comando con 64 (-7) colpi, buon giro di Giulia Molinaro, 43ª con 70 (-1), e alcune big mondiali in alta classifica nel primo giro dell’HUGEL-AIR PREMIA LA Open, torneo del LPGA Tour ritornato dopo un anno di stop per la pandemia sul percorso del Wilshire Country Club (par 71) a Los Angeles in California.
Jessica Korda, 28enne di Bradenton (Florida), numero 21 mondiale, figlia dei tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová e sorella maggiore di Nelly, all’11° anno di circuito dove ha firmato sei titoli, l’ultimo in apertura di stagione (Tournament of Champions) e con due presenze in Solheim Cup, ha realizzato otto birdie e un bogey prendendo 12 fairway su 14, 17 green su 18 e utilizzando il putter 28 volte. Precede di misura la thailandese Moriya Jutanugarn, sorella di Ariya, più giovane di lei, che ha vinto la gara nel 2018, suo unico successo, e che ha offerto uno score molto fantasioso con dieci birdie, due bogey e un doppio bogey, e Tiffany Chan (65, -6), molto più regolare con sette birdie e un bogey, la quale ha difeso i colori di Hong Kong alle Olimpiadi di Rio 2016.
In quarta posizione con 66 (-5) Austin Ernst (a segno nel recente Drive On Championship), Dana Finkelstein, la spagnola Carlota Ciganda, l’australiana Su Oh e Nelly Korda, numero quattro mondiale. Da rilevare che le sorelle Korda, Jutanugarn e Sorenstam (Annika e Charlota) sono le uniche ad aver vinto entrambe sul circuito nella storia del LPGA Tour.
Subito dietro a Nelly Korda le coreane Jin Young Kim, numero uno del Rolex Ranking, e Sei Young Kim, numero tre, none con 67 (-4), e Inbee Park, numero due, 17ª con 68 (-3). In ritardo, ma ancora recuperabile, la canadese Brooke M. Henderson e la cinese Shanshan Feng, 31.e con 69 (-2), Lexi Thompson, Michelle Wie e l’australiana Minjee Lee, che difende il titolo, lo quali hanno lo stesso score della Molinaro, e Ariya Jutanugarn, 57ª con 71 (par).
Giulia Molinaro, che scorsa settimana con il 64° posto nel Lotte Championship ha interrotto una spirale di dodici tagli consecutivi, ha segnato tre birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari con prima moneta di 225.000 dollari.
LA VIGILIA - Giulia Molinaro torna subito in pista nell’HUGEL-AIR PREMIA LA Open (21-24 aprile), evento del LPGA Tour in programma al Wilshire Country Club di Los Angeles in California. L’azzurra viene da un 64° posto nel Lotte Championship, che non è certo un risultato esaltante, ma che le ha finalmente permesso di uscire dalla spirale di tagli in cui era finita, ben dodici di fila, otto nella passata stagione e quattro in questa (uno sul Symetra Tour), probabilmente con un buon esito sul suo morale.
Difende il titolo conquistato nel 2019 (lo scorso anno la gara è stata cancellata per la pandemia) l’australiana Minjee Lee, numero dieci mondiale, in un contesto che comprende altre sei tra le top del ranking con le coreane Jin Young Ko, In Bee Park e Sei Young Kim, numeri uno, due e tre, Nelly Korda (n. 4), la canadese Brooke M. Henderson (n. 6) e Lexi Thompson (n. 7). Con In Bee Park e Nelly Korda saranno in campo anche tutte le altre vincitrici stagionali: Jessica Korda, sorella maggiore di Nelly, Austin Ernst, la thailandese Patty Tavatanakit, a segno nel primo major (ANA Inspiration), e la neozelandese Lydia Ko, tornata al successo la scorsa settimana nel Lotte Championship dopo oltre tre anni di digiuno, e chiamata non tanto a imporsi quanto a dare una conferma della sua vena ritrovata dopo anche due secondi post e un ottavo in stagione.
Nel field altre due sorelle, le thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, quest’ultima vincitrice dell’evento nel 2018, le coreane Sung Hyun Park e So Yeon Ryu, buone giocatrici anche se non attraversano un momento esaltante, la cinese Shanshan Feng, l’emergente Jennifer Kupcho e Michelle Wie, che dopo la lunga pausa per il matrimonio e la nascita della figlia, sta cercando di ritrovare la condizione.
In campo 145 concorrenti che si affronteranno sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che ammetterà ai due turni conclusivi le prime 70 classificate e le pari merito al 70° posto. Il montepremi è di 1.500.000 dollari con prima moneta di 225.000 dollari.