24 Aprile 2021

Abruzzo Open: il titolo a Vecchi Fossa

Jacopo Vecchi Fossa Jacopo Vecchi Fossa

Ancora un successo italiano nell’Abruzzo Open, il quinto in sette edizioni. Lo ha firmato il giocatore azzurro più in forma del momento, Jacopo Vecchi Fossa. con 198 (66 64 68, -15) colpi, che due settimane addietro sullo stesso percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71) a Miglianico (Chieti) si era imposto nel Campionato Nazionale Open.

Nel torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzate dalla FIG, gli italiani sono stati i grandi protagonisti con sei di loro nelle prime dodici posizioni e non permettendo nei tre giri a nessun avversario di porsi in vetta alla classifica. Infatti Edoardo Giletta è stato al comando da solo nel turno d’apertura, e insieme a Vecchi Fossa nel secondo, prima di chiudere la sua bella prova in quarta posizione con 202 (-11), alla pari con il dilettante francese Tom Vaillant e quello spagnolo Joel Moscatel. Tra i due azzurri, al secondo posto con 201 (-12) i transalpini David Ravetto e Pierre Pineau.

Buone prove dei dilettanti - Hanno occupato la settima piazza con 203 (-10) Luca Cianchetti, Andrea Saracino e Gregorio De Leo, miglior dilettante tra gli italiani e che, ancora una volta, si è ben districato in un evento tra i pro, ed è terminato decimo con 204 (-9) l’altro amateur Riccardo Bregoli, anche lui a suo agio tra i pro, affiancato dallo scozzese Ryan Lumsden, uno dei due precedenti vincitori stagionali (MIRA Golf Experience Acaya Open) con l’altro, il francese Paul Margolis (am), a segno nel MIRA Live the Soul Open, 22° con 208 (-5), il quale nel corso del primo giro ha realizzato una “hole in one” (buca 2, par 3, metri 186).

Da segnalare il 16° posto con 206 (-7) di Carlo Casalegno e di Flavio Michetti (am) e il 22°, alla pari con Margolis, di Cristiano Terragni e di Alessandro Nardini (am), che stato secondo dopo un turno. Diciotto italiani hanno superato il taglio, tra i quali cinque dilettanti.

Il vincitore - Jacopo Vecchi Fossa, 27 anni il prossimo 14 luglio, nativo di Reggio Emilia, è al quinto titolo in carriera, dopo quelli del Campionato Nazionale Open (2018 e 2021), del Campionato della PGA Italiana (2019) e dell’Italy Alps Open (2020, Alps Tour). E’ il quinto vincitore italiano dell’Abruzzo Open dopo Luca Cianchetti (2015, da dilettante), Stefano Pitoni (2016) e Guido Migliozzi (2017 e 2018), mentre gli altri due sono andati agli spagnoli Juan Antonio Bragulat (2014) e Sebastian Garcia Rodriguez (2019).

Vecchi Fossa ha iniziato a costruire il successo nel secondo giro con un 64 (-7, sette birdie), che gli ha permesso di agganciare Giletta, poi lo ha perfezionato con il 68 (-3) nel terzo sopperendo con sei birdie al doppio bogey sulla terza buca e al bogey alla 12ª.

“Sono veramente felice - ha detto Vecchi Fossa - per le due vittorie consecutive, in due tornei così prestigiosi, a Miglianico, su un percorso con cui ho un feeling speciale. Questi risultati mi danno grande energia e autostima. Vedere il mio nome in cima all’ordine di merito dell’Alps Tour davanti anche a un campione come Manassero, che ora è terzo, è motivo di orgoglio e mi spinge a concentrarmi su questo circuito per guadagnarmi l’accesso diretto sul Challenge Tour a fine stagione. La settimana prossima scenderò di nuovo in campo in Umbria nella tappa all’Antognolla Golf“.

Il titolo gli è valso un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro. E’ stata anche la prima vittoria stagionale dei professionisti azzurri in campo internazionale dopo le due ottenute dai dilettanti Lucas Nicolas Fallotico agli Internazionali di Spagna “Copa El Rey”, dove ha superato in finale proprio Margolis, e Gregorio De Leo agli Internazionali d’Italia.

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SECONDO GIRO - L’Abruzzo Alps Open continua a parlare italiano con tre azzurri ai primi quattro posti. A un giro dal termine, infatti, Jacopo Vecchi Fossa (130 - 66 64, -12), ha raggiunto al vertice Edoardo Giletta (132 - 64 66), mentre è al quarto posto con 133 (66 67, -9) l’ottimo dilettante Riccardo Bregoli, preceduto al terzo dall’amateur francese Tom Vaillant (131, -11).

Sul percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71) di Miglianico (Chieti), nel torneo inserito in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzate dalla FIG, Vecchi Fossa, rinvenuto con un 64 (-7, sette birdie di cui cinque consecutivi), miglior score del turno, proverà a bissare il successo ottenuto sullo stesso tracciato nel Campionato Nazionale Open di due settimane addietro. Saranno in corsa per il titolo anche il transalpino Pierre Pineau e il portoghese Tomas Bessa Guimaraes, quinti con 134 (-8), e hanno chances anche altri due bravi amateur azzurri, Gregorio De Leo, vincitore a marzo degli Internazionali d’Italia, e Flavio Michetti, autore  anch’egli di un 64, settimi con 135 (-7), insieme all’austriaco Jurgen Maurer. Tra i top ten, ma con meno chances di rientrare, Andrea Saracino, decimo con 136 (-6) come l’iberico Joel Moscatel (am), il terzo capace di girare in 64.  In buona posizione anche Alessandro Nardini, altro dilettante, sceso dal secondo al 16° posto con 137 (-5), e Carlo Casalegno, 20° con 138 (-4).

Il taglio, caduto a 143 (+1), ha lasciato in gara 55 concorrenti dei quali 18 italiani (5 dilettanti). I professionisti si contenderanno nel giro finale il montepremi di 40.000 euro dei quali 5.800 andranno al vincitore.

Le interviste - Edoardo Giletta, 23enne di Novara, professionista da gennaio 2020, è alla seconda stagione sull’Alps dove lo scorso anno ha ottenuto un nono posto nel Cervino Open e quest’anno un 23° nel Mira Live the Soul Open.

“Ho giocato bene. L’obiettivo - ha detto - era passare in par sulle prime nove buche e poi attaccare sulle seconde che erano più abbordabili. Green abbastanza morbidi con pendenze molto delicate e il putter che mi ha aiutato molto. In campo ho seguito la strategia di ieri, ossia fare il mio gioco senza guardare alla classifica. Domani? Non cambierà nulla, cercherò di rimanere molto concentrato pensando a un colpo alla volta”. Il piemontese, seguito dal coach Alain Vergari, ha iniziato dalla buca 10 guadagnando un colpo sul par al giro di boa (due birdie e l’unico bogey su 36 buche) e poi ha dato corpo al suo programma con quattro birdie per il 66 (-5) nel rientro.

Riccardo Bregoli, 24enne modenese, non è la prima volta che dice la sua nei tornei pro dove quasi sempre passa il taglio. In particolare quest’anno è giunto decimo nel Campionato Nazionale Open e 19° nel Mira Live the Soul Open: “E’ andata bene - ha spiegato - anche se con il rammarico di qualche putt poco preciso. Il vento ha complicato un po’ le cose sulle seconde nove bcuhe, ma nel complesso sono contento. Il mio gioco è buono da tee a green, mi trovo bene sui par 5, dove arrivo quasi sempre in green con il secondo colpo, poi però il putter non sempre risponde alle attese. Il futuro? Penso che a fine anno cambierò categoria, nel frattempo continuerò a fare esperienza internazionale con la maglia azzurra e, quando possibile, ha farla tra i professionisti”. Ha girato in 67 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey.

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PRIMO GIRO - Italiani protagonisti nel primo giro dell’Abruzzo Alps Open che si sta disputando sul percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71) di Miglianico (Chieti). Nel torneo inserito in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzate dalla FIG, è al vertice con 64 (-7) colpi Edoardo Giletta, ma hanno brillato i dilettanti Alessandro Nardini, secondo con 65 (-6) insieme all’irlandese Jonathan Yates, all’austriaco Uli Weinhandl e al francese Tom Vaillant (am), e l’altro amateur azzurro Riccardo Bregoli, sesto con 66 (-5), alla pari con Jacopo Vecchi Fossa, recente vincitore del Campionato Nazionale Open, e Carlo Casalegno e con l’inglese Thomas Thurloway. In alta classifica anche Andrea Saracino, Alessandro Notaro e Riccardo Baldissoni, decimi con 67 (-4), Mauro Bianco, Lorenzo Magini, Gregory Molteni e il dilettante Gregorio De Leo, 18.i con 68 (-3).

“Buca in uno” di Margolis – Il francese Paul Margolis, 28° con 69 (-2), reduce dal successo nel precedente Mira Live the Soul Open all’Acaya GC di Vernole (Lecce), ha realizzato una “hole in one” alla buca 2, par 3 di 186 metri.

Le interviste - “Sono partito forte - ha detto Giletta - ed è andata bene, credo che la concentrazione mostrata abbia fatto la differenza. Il percorso è ottimo con buche difficili come la 10, la 11 e la 12. Mentre nelle prime nove è più facile attaccare e spingere”. Nel suo score un eagle, sette birdie e un bogey.

Alessandro Nardini, nativo di Camaiore, diciotto anni da compiere, tesserato per il GC La Pinetina, ha realizzato sei birdie senza bogey. “Sono partito scendendo di tre colpi sotto par nella prima metà del campo, esprimendo un buon gioco e finalmente efficace anche sul green. Sono stato costante e non ho mai avuto cali di tensione. Sul campo vedo sempre le cose in maniera positiva, non mi deprimo se sbaglio una buca, ma mi impegno subito per recuperare e credo di essere dotato anche una certa dose di cattiveria agonistica. Giocare con i pro? Cerco soprattutto di imparare”.

Formula e montepremi – L’Abruzzo Alps Open si disputa sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. In palio un montepremi di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

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LA VIGILIA - Seconda gara consecutiva al Miglianico Golf & Country Club di Miglianico (Chieti) dove, dopo il Campionato Nazionale Open, va in scena l’Alps Tour con l’Abruzzo Alps Open (22-24 aprile), inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali della FIG giunto alla 15ª edizione. E’ un evento che è stato spesso favorevole ai colori azzurri, ricordando i successi di Luca Cianchetti nel 2015, quando era ancora dilettante, di Stefano Pitoni, a segno nel 2016 con uno spettacolare eagle sull’ultima buca, e di Guido Migliozzi nel 2017 e 2018 dai quali il veneto ha preso slancio per approdare poi sull’European Tour dove ha vinto due volte.

Pitoni e Cianchetti saranno gli unici due past winner in gara anche in questa occasione, mentre mancheranno gli spagnoli Juan Antonio Bragulat (2014) e Sebastian Garcia Rodriguez (2019), cugino di Sergio Garcia, anch’egli salito sull’European Tour come Migliozzi, mentre nel 2020 il torneo non si è svolto causa la pandemia. Saranno in gara 132 concorrenti in rappresentanza di 14 nazioni e tra i 58 italiani sono parecchi coloro che possono iscrivere il proprio nome sull’albo d’oro. In particolare appare in ottima forma Jacopo Vecchi Fossa, che si è appena imposto nel Campionato Nazionale Open, ma insieme a lui possono sperare anche Stefano Mazzoli, Giulio Castagnara, Cristiano Terragni, Giacomo Fortini, Stefano Mazzoli, Michele Ortolani, Andrea Saracino e i sempreverdi Alessandro Tadini e Gregory Molteni. Da seguire i dilettanti che nelle prime gare stagionali hanno offerte buone prove nei confronti con i pro quali Gregorio De Leo (suo il titolo negli Internazionali d’Italia maschili a marzo), Massimiliano Campigli e Andrea Romano, rispettivamente terzo e quarto nel Campionato Nazionale Open, Riccardo Bregoli e Matteo Cristoni per ricordarne alcuni.

Tra gli stranieri i vincitori dei primi due tornei stagionali del circuito, lo scozzese Ryan Lumsden (MIRA Golf Experience Acaya Open) e l’amateur francese Paul Margolis (MIRA Live the Soul Open). Entrambi, sul percorso dell’Acaya Golf Club a Vernole (LE) hanno superato Matteo Manassero (secondo anche nel Campionato Nazional Open), che si è concesso un turno di riposo e che tornerà nel prossimo Antognolla Alps Open (28-30 aprile).

Tra i favoriti anche i francesi Julien Foret e Thomas Elissalde, lo spagnolo Angel Hidalgo Portillo, gli inglesi James Sharp e Sam Robinson, l’irlandese David Carey e l’austriaco Jurgen Maurer. Il torneo si svolge sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. In palio un montepremi di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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