29 Marzo 2021

WGC: Horschel batte Scheffler e va in paradiso

Billy Horschel Billy Horschel

Un titolo WGC per dare tono a un palmarès non di grande nobiltà, la soddisfazione per aver prevalso in un torneo frequentato da quasi tutti i big mondiali, il salto dal 34° al 17° posto nel World Ranking e un congruo assegno di 1.820.000 di dollari su un montepremi di 10.500.000 dollari per impinguare un conto corrente che già godeva di ottima salute dopo i dieci milioni di dollari accreditati per il successo nella FedEx Cup nel 2014.

Finale sul filo dei nervi - Il WGC-Dell Technologies Match Play ha fatto la felicità di Billy Horschel, all’anagrafe William John, 34enne di Grant (Florida), latitante dal gradino più alto del podio dal 2018 (Zurich Classic), al sesto successo sul circuito - dove ha disputato 266 gare - ottenuto superando in finale Scottie Scheffler (2/1) dopo un incontro giocato più sul filo dei nervi che sulla tecnica, con diversi errori. L’esito è stato fissato sulle prime nove buche con il birdie di Scheffler alla buca 2, per l’illusorio vantaggio iniziale, e con la sequenza birdie, par, par alle buche 5, 7 e 9 del vincitore che ha messo a frutto la sua esperienza contro il 24enne di Ridgewood (New Jersey), appena 48 presenza sul tour e con solo due successi nel Korn Ferry Tour, il secondo circuito statunitense che frequentava nel 2019. Nella finale per il terzo posto Matt Kuchar ha avuto ragione di Victor Perez per 2/1.

Sul percorso dell’Austin Country Club, ad Austin nel Texas, sono scesi in campo  64 concorrenti, i primi del World Ranking al 14 marzo a scalare fino alla 69ª posizione per cinque defezioni, che sono stati divisi in 16 gruppi di quattro (teste di serie i primi 16 del ranking) e che si sono affrontati in un girone all’italiana, ossia ognuno ha incontrato gli altri tre, con classifica a punti. Al termine i 16 vincitori di ciascun raggruppamento sono stati ammessi agli ottavi per match a eliminazione diretta fino alla finale.

Horschel nel girone ha battuto Max Homa (1 up) e Collin Morikawa (3/2) e ha perso con J.T. Poston (4/2), ma è stato promosso per aver poi sconfitto con un birdie alla terza buca di spareggio Homa con cui era finito alla pari in testa al gruppo. Poi ha estromesso nell’ordine Kevin Streelman (3(1), Tommy Fleetwood (alla 19ª) e in semifinale Victor Perez (3/2). Anche Scheffler ha superato la prima fase battendo al playoff Xander Schauffele (birdie alla 2ª buca extra) dopo aver pareggiato l’incontro diretto e dopo un altro pari con Andy Sullivan e il successo su Jason Day (2 up). Poi la bella progressione eliminando Ian Poulter (5/4), che aveva condotto il suo girone a punteggio pieno spazzando via tra gli altri Rory McIlroy, e di seguito due candidati al titolo, Jon Rahm (3/1) e in semifinale Matt Kuchar (1 up), secondo in questo evento nel 2019 (cancellato nel 2020 dalla pandemia) e che nel girone aveva sconfitto Kevin Kisner (2/1) campione in carica.

Victor Perez rivelazione - Nella finalina lo stesso Kuchar (suo il torneo nel 2013) ha dato l’impronta al match vincendo quarto buche tra la 8 e la 12 e togliendo ogni speranza a Victor Perez, che è stato sicuramente la vera rivelazione ad Austin. Kuchar ha vinto il 34° incontro nella storia dell’evento, a due dal record assoluto di Tiger Woods (36).

E’ stata una manifestazione ricca di sorprese a partire dall’eliminazione di 15 delle 16 teste di serie nella fase a gironi, con l’eccezione di Rahm, per un tracollo che, tra gli altri, ha coinvolto Dustin Johnson, leader mondiale, Justin Thomas, Collin Morikawa e Bryson DeChambeau. Ci sono state anche due “hole in one” siglate da Tommy Fleetwood negli ottati contro Dylan Frittelli (4/3) alla buca 4, par 3 di 179 yards, utilizzando un ferro 7, e da Sergio Garcia alla quarta buca dello spareggio con Lee Westwood, per decidere della supremazia nel loro girone.

 

QUARTA GIORNATA . Tre statunitensi contro un francese nella giornata conclusiva del WGC-Dell Technologies Match Play, secondo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, dove in semifinale saranno di fronte Victor Perez (Fra)-Billy Horschel e Matt Kuchar-Scottie Scheffler.

Sul percorso dell’Austin Country Club, ad Austin nel Texas, tante le sorprese a iniziare dal crollo delle 16 teste di serie. Dopo la fase a gironi era rimasto in corsa solo Jon Rahm, numero tre mondiale, ma la sua avventura è terminata nei quarti quando Scottie Scheffler lo ha cancellato dal torneo praticamente con un 3 up dopo 5 buche per poi concludere 3/1. In precedenza Rahm aveva messo fuoi gioco Erik Van Rooyen (3/2), mentre Scheffler aveva liquidato Ian Poulter (5/4), uno dei due concorrenti a centrare tre vittorie nel girone, senza concedergli neanche una buca.

Kuchar, cinque match, cinque successi - L’altro a chiudere il gruppo con tre successi è stato Kuchar, che si è guadagnato il passaggio alla fase a eliminazione diretta battendo nello scontro decisivo Kevin Kisner (2/1), campione uscente, che lo aveva sconfitto in finale nel 2019 (nel 2020 torneo annullato per la pandemia). Kuchar, che si è già imposto in questa gara nel 2013, ha poi continuato a vincere superando con un birdie sull’ultima buca Jordan Spieth (1 up) e quindi non dando scampo nei quarti a Brian Harman (2/1), portandosi 3 up dopo dieci buche e limitandosi a gestire il vantaggio. E’ stato il 33° incontro diretto vinto nella storia della gara da Kuchar, che ora è a tre dal record in materia di Tiger Woods (36). Inoltre, qualora salisse sul gradino più alto del podio, diventerebbe a quasi 43 anni  il vincitore più anziano il terzo plurivincitore dopo Woods (3 titoli) e Jason Day (2).

Perez l’inatteso - Victor Perez, 28enne di Semeac (Alti Pirenei), un titolo sull’European Tour e due sul Challenge Tour, era forse il concorrente meno atteso alle semifinali, che invece si è guadagnato con pieno merito. Si è imposto in un girone non impossibile dove la testa di serie era Sungjae Im, poi ha travolto Robert MacIntyre (5/4) e Sergio Garcia (4/3), quest’ultimo molto più quotato non solo come giocatore, ma anche come specialista di match play, detenendo il record di punti guadagnati in Ryder Cup. Contro il primo ha praticamente passeggiate sue sette buche contro bue), mentre per Garcia si è fatta notte progressivamente sempre più profonda, dopo che il francese ha ribaltato il suo il vantaggio iniziale con un 1 up alla terza buca,

“Buca in uno” di Fleetwood - Non è stato facile per Billy Horschel eliminare nei quarti Tommy Fleetwood, che era 2 up dopo 11 buche. Molta pazienza prima per dimezzare, poi per annullare il vantaggio con un birdie alla 17ª e infine per passare il turno con un par alla prima buca supplementare. Negli ottavi Horschel, che aveva prevalso nel girone in cui era Collin Morikawa, non ha faticato molto contro Kevin Streelman (3/1) con match praticamente già deciso dal 4 up dopo 11 buche, Pratica sbrigata con facilità anche da Fleetwood negli ottavi, dopo un gruppo vinto battendo Bryson DeChambeau (1 up). Ha superato Dylan Frittelli (4/3) con il lusso di una “hole in one” alla buca 4, par 3 di 179 yards, centrata dal tee utilizzando un ferro 7. E’ stata la seconda del torneo dopo quella di Garcia alla quarta buca dello spareggio con Lee Westwood, per decidere della supremazia nel loro girone.

 

TERZA GIORNATA - Il WGC-Dell Technologies Match Play, secondo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, entra nel vivo sul percorso dell’Austin Country Club, ad Austin nel Texas, con la serie di incontri a eliminazione diretta dopo la fase a gironi, che ha promosso agli ottavi di finale sedici dei 64 concorrenti al via (i primi del World Ranking al 14 marzo a scalare fino a 69° per cinque defezioni), ossia i vincitori di ciascun raggruppamento composto di quattro elementi. Saranno di fronte: Tommy Fleetwood-Dylan Frittelli; Kevin Streelman-Billy Horschel; Mackenzie Hughes-Sergio Garcia; Robert MacIntyre-Victor Perez; Ian Poulter-Scottie Scheffler; Jon Rahm-Erik Van Rooyen, Bubba Watson-Brian Harman e Jordan Spieth-Matt Kuchar.

Fuori 15 teste di serie su 16 - Numerose le sorprese, ma soprattutto un’ecatombe di teste di serie, ruolo assegnato ai primi 16 della classifica mondiale dai quali mancava mancava Brooks Koepka (n. 12), rimpiazzato da Sungjae Im (n.17). Alla falcidia ha resistito solo Jon Rahm, numero tre, che tuttavia per superare il turno ha avuto bisogno di un birdie alla seconda buca di spareggio contro Ryan Palmer, entrambi al vertice del girone 3. Erano già fuori dopo due dei tre incontri che ognuno avrebbe sostenuto nel proprio gruppo (girone all’italiana con classifica a punti) Justin Thomas, numero due, e Collin Morikawa, numero quattro, e nel terzo hanno fallito in primis Dustin Johnson, numero 1, spazzato via da Kevin Na (1 up), che in tal modo ha favorito il passaggio di Robert MacIntyre, e Bryson DeChambeau, che ha alzato bandiera bianca nel match decisivo contro Tommy Fleetwood (1 up).

“Hole in one” di Garcia - Il playoff è costato caro a Xander Schauffele (girone 6) battuto da un birdie di Scottie Scheffler alla seconda buca supplementare, mentre Patrick Reed, che aveva in mano il gruppo 7, è stato travolto da Joaquin Niemann (5/4), che poi si è giocato il passaggio con Bubba Watson, cedendo nello spareggio (par alla seconda buca di Watson). Solo mezzo punto per Tyrrell Hatton nel gruppo 8 vinto da Sergio Garcia con una prodezza. Infatti nel playoff contro Lee Westwood, ha realizzato una “hole in one” alla quarta buca. Altre vittime degli spareggi Patrick Cantlay, eliminato con un par dopo due buche da Brian Harman, Abraham Ancer (birdie alla 1ª di Kevin Streelman), Daniel Berger (par alla 2ª di Erik Van Rooyen) e Max Homa (birdie alla 3ª di Billy Horschel).

Non ha avuto nessuna possibilità Rory McIlroy contro uno scatenato Ian Poulter (entrato per le defezioni), che ha vinto tre incontri su tre. L’altro a fare filotto è stato Matt Kuchar, nel gruppo due dove c’era Thomas, che nel terzo match ha sconfitto Kevin Kisner (2/1), campione uscente, in una replica della finale del 2019 (nel 2020 il torneo è stato cancellato dalla pandemia) in cui Kuchar aveva avuto la peggio. Passaggio in extremis di Jordan Spieth che ha prevalso su Corey Conners (3/2) e ha approfittato del passo falso di Matthew Wolff (3/2 da Matthew Fitzpatrick). Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

 

SECONDA GIORNATA - Primi verdetti dopo la seconda giornata del WGC-Dell Technologies Match Play, secondo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale. dove lasceranno l’arena Justin Thomas, numero due del World Ranking, e Collin Morikawa, numero quattro, e dove sono in bilico Dustin Johnson, numero uno, Bryson DeChambeau, numero cinque, Jordan Spieth e Rory McIltoy. Funziona invece il duo spagnolo Jon Rahm, numero tre, e Sergio Garcia, due successi a testa.

Un field al top - Sul percorso dell’Austin Country Club, ad Austin nel Texas, sono in gara 64 concorrenti, i primi del World Ranking al 14 marzo a scalare fino a 69 per cinque defezioni) che sono stati divisi in 16 gruppi di quattro (teste di serie i primi 16 del ranking) e che si affrontano in un girone all’italiana, ossia ognuno incontra gli altri tre, con classifica a punti. Al termine i 16 vincitori di ciascun raggruppamento saranno ammessi agli ottavi che si svolgeranno insieme ai quarti sabato 27 marzo, con semifinali e finali per primo e terzo posto domenica 28 marzo. Tutti i match play si effettuano su 18 buche.

Kisner-Kuchar, un film già visto - Corsi e ricorsi storici nel gruppo 2 dove si contenderanno nello scontro diretto il passaggio del turno Kevin Kisner, campione in carica e vincitore nel 2019 (nel 2020 torneo annullato per la pandemia), e Matt Kuchar, che nell’occasione perse in finale. Thomas è stato prima battuto da Kuchar (3/2) e poi da Kisner (2/1). Morikawa, invece, ha lasciato strada a Max Homa (2/1) nel gruppo 4 comandato da JT Poston, che però deve ancora guadagnarsi la promozione contro lo stesso Homa.

Johnson e DeChambeau sulle spine - Dustin Johnson ha ripreso per i capelli il match con Robert MacIntyre pareggiando con due buche vinte (eagle e birdie) sulle ultime tre. Per andare avanti deve sconfiggere Kevin Na, ma se MacIntyre batte Adam Long sarà spareggio tra i due. DeChambeau, messo al tappeto nel primo turno da Antoine Rozner (2 up) si è rifatto con Si Woo Kim (2/1). Ora ha la sola opzione di superare Tommy Fleetwood, leader con 1,5 punti contro uno, e poi sperare che Rozner (p. 1) non prevalga sul coreano, altrimenti sarà playoff. Rory McIlroy, dopo la batosta con Ian Poulter (6/5) ha liquidato Lanto Griffin (4(3), ma il suo destino è nelle mani di Poulter (uno dei subentrati che era fuori dai 64 qualificati) a punteggio pieno, al quale basterà mezzo punto con Griffin. Quanto a Jordan Spieth ha frenato impattando con Matthew Wolff e ora i due, in vetta al gruppo 15 con un punto e mezzo, se la vedranno rispettivamente con Corey Conners (p. 0) e con Matthew Fitzpatrick (p. 1) con un possibile spareggio che aleggia nell’aria.

Dieci giocatori imbattuti - Jon Rahm (2 up su Shane Lowry) ha vinto ancora, ma si gioca tutto contro Ryan Palmer (2/1 su Sebastian Muñoz) anch’egli con due punti. Quasi fatta, invece, per Sergio Garcia (3/2 su Tyrrell Hatton) al quale sarà sufficiente un pari contro Matt Wallace per andare a meta. Negli altri gironi ancora tutto da decidere e molti rischi per Xander Schauffele, Patrick Reed e soprattutto per Webb Simpson. Già fuori anche Jason Day, a segno nel 2016 e 2016, Tyrrell Hatton, Hideki Matsuyama e Viktor Hovland. Dieci giocatori sono ancora imbattuti: Jon Rahm, Patrick Cantlay, Ryan Palmer, Abraham Ancer, Kevin Kisner, Sergio Garcia, Mackenzie Hughes Matt Kuchar, Ian Poulter e Dylan Frittelli. Non partecipa Francesco Molinari che al 14 marzo era 95° nella classifica mondiale.

 

PRIMA GIORNATA - E’ iniziato a suon di sorprese il WGC-Dell Technologies Match Play, secondo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale. Sul percorso dell’Austin Country Club, ad Austin nel Texas, nel primo dei tre turni della fase a gironi, tra i primi cinque della classifica mondiale hanno vinto solo, e anche con un po’ di fatica, il numero uno Dustin Johnson (2 up su Adam Long) e il numero tre Jon Rahm (1 up su Sebastian Muñoz). Il primo ha prevalso con due acuti nel finale, dopo che Long aveva rimontato da un 2 down, e sullo stesso tema il match dello spagnolo, che avanti 3 up si è fatto raggiungere da Muñoz e poi si è imposto con un guizzo alla buca 16.

Kuchar e Kisner ok - Giornata nera per Justin Thomas, numero due del World Ranking, messo al tappeto da Matt Kuchar, secondo nella precedente edizione del torneo, con un 5 up a metà corsa poi tradotto in 3/2 e, nello stesso girone, Kevin Kisner, campione in carica, ha liquidato Louis Oosthuizen (2/1) rendendo ancor più in salita il cammino di Thomas. Scivolone anche di Bryson DeChambeau, numero cinque, che ha sbattuto contro l’ostacolo probabilmente meno difficile del raggruppamento, il francese Antoine Rozner (2/1), ma il pareggio tra i suoi due prossimi avversari, Tommy Fleewood e Si Woo Kim, gli da qualche speranza di poter rimediare con due vittorie. Non ha brillato nemmeno Collin Morikawa, numero quattro, messo in difficoltà da JT Poston, che ha impattato sull’ultimo green.

Che botta McIlroy - Clamorosa la secca sconfitta subita da Rory McIlroy contro Ian Poulter (6/5): eloquente in conto finale con otto buche conquistate dall’inglese e soltanto due dall’ex leader mondiale. Da segnalare ancora il buon match di Jordan Spieth (3/1 su Matthew Fitzpatrick), il pari tra Patrick Reed e Bubba Watson e tra Xander Schauffele e Andy Sullivan e il passo falso di Hideki Matsuyama (4/3 da Carlos Ortiz).

Nella seconda giornata spiccano gli incontri Jordan Spieth-Matthew Wolff, Justin Thomas-Kevin Kisner, Bryson DeChambeau-Si Woo Kim, Collin Morikawa-Max Homa, Dustin Johnson-Robert MacIntyre e Jon Rahm-Shane Lowry.

La formula - Nella prima fase i 64 concorrenti, divisi in 16 gruppi di quattro (teste di serie i primi 16 del ranking), si affrontano in un girone all’italiana, ossia ognuno incontra gli altri tre, con classifica a punti. Al termine i 16 vincitori di ciascun raggruppamento saranno ammessi agli ottavi che si svolgeranno insieme ai quarti sabato 27 marzo, con semifinali e finali per primo e terzo posto domenica 28 marzo. Tutti i match play si effettuano su 18 buche.

 

LA VIGILIA - Secondo evento dei quattro stagionali del World Golf Championships, il WGC-Dell Technologies Match Play (24-28 marzo), che torna dopo due anni, essendo saltato nel 2020 per la pandemia. Sul percorso dell’Austin Country Club, ad Austin nel Texas, si affronteranno con formula match play, insolita per i professionisti, 64 giocatori, i migliori del World Ranking al 14 marzo, a scalare per le defezioni.

Nelle ultime cinque edizioni è stata adottata una nuova formula che garantisce a tutti i partecipanti almeno tre match. Infatti i 64 concorrenti sono stati divisi in 16 gruppi di quattro (teste di serie i primi 16 del ranking) e si affronteranno in un girone all’italiana, ossia ognuno incontrerà gli altri tre, con classifica a punti. Al termine i 16 vincitori di ciascun raggruppamento saranno ammessi agli ottavi che si svolgeranno insieme ai quarti sabato 27 marzo, con semifinali e finali per primo e terzo posto domenica 28 marzo. Tutti i match play si effettueranno su 18 buche.

Avversari abbastanza abbordabili per Dustin Johnson, numero uno mondiale, che ha revalso nel 2017, Jon Rham, numero tre, e per Collin Morikawa, numero quattro, mentre il percorso sembra in salita per Justin Thomas, numero due, che avrà per avversari Louis Oosthuizen, e i due finalisti del 2019, Kevin Kisner, vincitore, e Matt Kuchar, secondo. E sarà proprio Kuchar, che peraltro si impose nel 2013, il suo primo rivale. Non dovrebbero riservare sorprese i match tra Dustin Johnson e Adam Long, tra Jon Rahm e Sebastian Muñoz e tra Collin Morikawa e J.T. Poston

Potrebbe invece complicarsi la vita per Bryson DeChambeau, numero cinque, che nel quinto girone affronterà nel primo turno un non irresistibile Antoine Rozner, ma poi dovrà vedersela con Tommy Fleetwood e con Si Woo Kim. Altre due gruppi sembrano senza pronostico. Nel girone 7 si comincerà con Patrick Reed-Bubba Watson, a segno nel 2018, e con Joaquin Niemann-Christiaan Bezuidenhout mentre nel 15 vi saranno le sfide Matthew Fitzpatrick-Jordan Spieth e Matthew Wolff-Corey Conners. Nel gruppo 11 Rory McIlroy (suo il torneo nel 2015) dovrà guardarsi dalla mina vagante Cameron Smith, mentre dovrebbe prevalere contro Ian Poulter nel primo incontro e successivamente contro Lanto Griffin, Tra i match della prima giornata quello tra Lee Westwood e Sergio Garcia in un girone 8 tutto europeo con Tyrrell Hatton e Matt Wallace.

Hanno rinunciato a partecipare Brooks Koepka, infortunato. Tiger Woods, messo fuori gioco dall’indicente d’auto, Adam Scott, Justin Rose e Gary Woodland a cui sono subentrati Ian Poulter, Erik Van Rooyen, Adam Long, JT Poston e Dylan Frittelli. Non ci sarà Francesco Molinari, 95° (ora 98°) nel world ranking al 14 marzo, il quale nel 2019 fu superato in semifinale da Kisner e poi ottenere il terzo posto battendo nella finalina il danese Lucas Bjerregaard, all’epoca in grande spolvero prima praticamente di scomparire.

Si torna, dopo una settimana di pausa con i 7.000.000 di dollari dell’Honda Classic, ai super montepremi con in palio 10.500.000 dollari e dei quali 1.820.000 dollari andranno al vincitore.

Il torneo su GOLFTV ed Eurosport 2 - Il WGC-Dell Technologies Match Play sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e da Eurosport 2 agli orari indicati. GOLFTV: mercoledì 24 marzo, giovedì 25 e venerdì 26, dalle ore 19 alle ore 1; sabato 27, dalle ore 15 alle ore 23; domenica 28, dalle ore 16 alle ore 1. Eurosport 2: mercoledì 24 marzo, dalle ore 21 alle ore 1; giovedì 25, dalle ore 20,05 alle ore 1; venerdì 26, dalle ore 21 alle ore 1; sabato 27, dalle ore 19 alle ore 19,50 e dalle ore 22,05 alle ore 23; domenica 28, dalle ore 21 alle ore 1. Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini, Silvio Grappasonni e di Isabella Calogero.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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