La grande rimonta di Brooks Koepka, che lo ha condotto all’ottava vittoria sul PGA Tour su 145 gare a cui ha preso parte, la sconfitta di Xander Schauffele, che da leader dopo il terzo giro non vince mai (quarto flop), e la cocente delusione per Jordan Spieth, che non ha sfruttato la grande occasione di tornare al successo dopo oltre tre anni, sono stati i motivi salienti del Waste Management Phoenix Open, che si è concluso sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona.
Un successo dopo tre tagli - Koepka, nativo di West Palm Beach (Florida), si è imposto con 265 (68 66 66 65, -19) colpi all’età i 30 anni, nove mesi e quattro giorni, nel torneo con il quale nel 2015 aveva inaugurato il suo qualificante palmarès che comprende quattro major e un WGC, il St. Jude Invitational che era rimasto l’ultimo suo squillo nel luglio del 2019, oltre a due successi nel Japan Tour e a quattro sul Challenge Tour, tra i 2012 e il 2013, che è stato il suo trampolino di lancio. E’ il 16° plurivincitore di questo evento e il terzo ad andare a segno negli ultimi 34 anni partendo da uno svantaggio di cinque colpi o superiore dopo lo scozzese Sandy Lyle (1988) e Kyle Stanley (2012). Reduce da tre tagli consecutivi, Koepka, settimo dopo 54 buche appunto con cinque lunghezze di ritardo, ha costruito la ua vittoria sulle ultime sei buche, con un complessivo quindici sotto par sui quattro passaggi, ma nel giro finale è stato decisivo l’eagle alla buca 17 (par 4), dove ha messo a segno il secondo colpo da una trentina di metri per il parziale di 65 (-6, due eagle, tre birdie, un bogey).
Errori di Schauffele e Spieth - Nella sua rimonta hanno avuto peso determinante gli errori di chi lo precedeva e in particolare di Xander Schauffele, numero quattro mondiale, e di Jordan Spieth, in vetta dopo tre turni. Il primo rischia di prendersi l’appellativo di eterno secondo essendo stato dalla stagione 2017-2012 per ben dieci volte runner up. Ha condiviso la seconda posizione (266, -18) con il coreano Kyoung-Hoon Lee, che ha siglato il suo miglior risultato alla 70ª presenza. Spieth, che non vince dall’Open Championship del 2017, si è praticamente subito defilato con un bogey in partenza e altri due sulle prime 11 buche, poi a giochi fatti ha realizzato due birdie (72, +1) per risalire qualche posizione e raggiungere la quarta (267, -17) condivisa con il messicano Carlos Ortiz e con Steve Stricker (al suo fianco come caddie la moglie Nicki), che non è riuscito a divenire il giocare più anziano, a 53 anni suonati, a imporsi sul PGA Tour (il primato è di Sam Snead che a 52 anni, 10 mesi e 8 giorni conquistò nel 1965 il Wyndham Championship), tuttavia resta la sua ottima prova chiusa con l’aver colto tutti i 18 green, impresa riuscitagli per la terza volta in carriera.
Putnam, nessun bogey, ma niente titolo - Non ha segnato neanche un bogey, contro 16 birdie, ma la regolarità non ha portato bene ad Andrew Putnam, perché è stato solo settimo posto con 268 (-16) e hanno concluso appaiati al 13° posto con 271 (-13) altri tre delusi: lo spagnolo Jon Rahm, numero due mondiale che ha visto dilatarsi lo svantaggio da Dustin Johnson, numero uno, vincitore del Saudi Imnernational (European Tour), Justin Thomas, numero tre, e Rory McIlroy, numero sei. E non è stato certo contento neanche Webb Simpson, numero otto, la cui difesa del titolo si è risolta con il 42° posto (276, -8). Nota di merito per Will Zalatoris, 17° con 272 (-2), che non è riuscito a cogliere la quinta top ten stagionale in otto gare, ma che come Special Temporary Member, sta dando corpo alle sue aspettative di entrare a pieno titolo nel circuito (deve raggiungere un determinato punteggio nella FedEx Cup in corso).
Brooks Koepka, oltre ad aver ricevuto un assegno di 1.314.000 dollari su un montepremi di 7.300.000 dollari, ha recuperato una posizione nel World Ranking (12°) ed è salito dal 73° al 12° posto nella graduatoria della FedEx Cup
TERZO GIRO - Finale da grandi emozioni nel Waste Management Phoenix Open, che si conclude sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona, dove dopo tre giri Xander Schauffele (195 - 66 64 65, -18), numero quattro mondiale, è stato raggiunto in vetta da Jordan Spieth (67 67 61), autentico protagonista della giornata, e dove saranno in corsa per il titolo anche Justin Thomas, numero tre, quinto con 199 (-14), e Brooks Koepka, settimo con 200 (-13).
Spieth con record - In grande spolvero Jordan Spieth, come non lo si vedeva da tempo. Il 27enne di Dallas (Texas), ex numero uno del World Ranking, undici titoli sul circuito in 197 presenze comprensivi di tre major, che a oggi non vince da tre anni, sei mesi e 14 giorni (Open Championship, 2017), ha girato in 61 (-10, dieci birdie) colpi eguagliando lo score più basso nel terzo turno del torneo stabilito da Johnny Miller nel 1970. Per la 17ª volta inizierà da leader il giro finale (l’ultima nell’Open Championship 2018 ancora insieme a Schauffele) e nelle precedenti 16 è andato a segno in nove.
Xander Schauffele, 27enne di San Diego (California), alla 103ª gara sul PGA Tour dove ha firmato quattro successi, uno in un WGC (HSBC Champions, 2018), ha tenuto comunque alto il ritmo con un 65 (-6, sette birdie, un bogey) che quanto meno gli ha impedito di subire il sorpasso dall’avversario al contrario del quale ha un andamento molto sfavorevole quando è al vertice dopo tre giri, perché ha fallito il successo tre volte su tre.
La coppia di testa precede di tre colpi Scottie Scheffler e il coreano Kyoung-Hoon Lee, terzi con 198 (-15), mentre Justin Thomas ha la compagnia del sudafricano Louis Oosthuizen e Koepka è affiancato da James Hahn e da Steve Stricker, 53enne di Edgerton (Wisconsin), a cui sta facendo da caddie la moglie Nicki, che non ha certo rinunciato all’idea di poter divenire l’ottavo giocatore a imporsi sul tour da “over 50”. L'ultimo è stato Davis Love III nel 2015 (Wyndham Championship).
Zalatoris cerca spazio - E’ salito dal 27° al 10° posto con 201 (-12), grazie a un 64 (-7, sette birdie) suo punteggio piu basso in carriera sulle 18 buche eguagliato, Will Zalatoris, 24enne di San Francisco (California), Special Temporary Member, attuale leader dell’ordine di merito del Korn Ferry Tour, il secondo circuito americano, che sta cercando un posto stabile sul Tour (deve raggiungere un determinato punteggio nella FedEx Cup in corso). Ha partecipato in tutto a 12 eventi, oltre a due da dilettante, e negli ultimi sette ha raccolto quattro top ten, compreso il settimo posto di domenica passata nel Farmers Insurance Open, e ora cerca la quinta.
Rahm non decolla - Non decolla lo spagnolo Jon Rahm, 16° con 203 (-10), numero due mondiale, che probabilmente vedrò dilatarsi il suo svantaggio dal leader Dustin Johnson, questa settimana impegnato nel Saudi International (European Tour), e continua a deludere Rory McIlroy, numero sei, sceso sulla 36ª piazza con 207 (-3), dove si trova anche Webb Simpson, numero nove, che difendeva il titolo. Non hanno superato il taglio, caduto a 139 (-3), l’australiano Jason Day (141, -1), Rickie Fowler (142 (par) e Gary Woodland (143, +1). Il montepremi è di 7.300.000 dollari.
SECONDO GIRO - Xander Schauffele, particolarmente tonico negli ultimi tempi tanto da salire la scorsa settimana dal sesto al quarto posto nel World Ranking, ha preso il comando con 130 (66 64, -12) colpi nel Waste Management Phoenix Open, sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona.
Alexander Victor Schauffele, 27enne di San Diego, alla 103ª gara sul PGA Tour dove ha ottenuto quattro titoli, comprensivi di un WGC (HSBC Champions, 2018), è per la quarta volta leader dopo 36 buche ed è augurabile che non sia superstizioso, poiché le precedenti tre non si sono tradotte in vittoria. Ha realizzato un eagle e cinque birdie per il 64 (-7) che gli ha dato un colpo di margine sul redivivo Keegan Bradley e su Steve Stricker, 53enne di Edgerton (Wisconsin), dodici successi in carriera, a cui sta facendo da caddie la moglie Nicki, che potrebbe divenire l’ottavo giocatore a imporsi sul tour da over 50. L'ultimo è stato Davis Love III nel 2015 (Wyndham Championship).
Risalgono Koepka e Spieth - Hanno due lunghezze di ritardo Scottie Scheffler, Sam Burns e il coreano Kyoung-Hoon Lee, quarti con 132 (-10), e sono in risalita Brooks Koepka e Jordan Spieth, che non va a segno dall’Open Championship del 2017, ottavi con 134 (-8). affiancati da Matthew NeSmith, in vetta dopo un turno alla pari con Mark Hubbard, ora 21° con 136 (-6) dopo un 73 (+2). In recupero anche Justin Thomas, numero tre mondiale, da 50° a 16° con 135 (-7) grazie a un 65 (-6) piuttosto articolato (nove birdie, un bogey, un doppio bogey), e
il nordirlandese Rory McIlroy, numero sei, da 50° a 27° con 137 (-5), alla pari con lo spagnolo Jon Rahm, numero due, che ha disceso la graduatoria di sei gradini e che probabilmente non riuscirà ad accociare le distanze dal numero uno Dustin Johnson, che sta disputando il Saudi International (European Tour).
Simpson, difesa del titolo difficile - Sebbene si sia impegnato a fondo producendo un 65 (sei birdie) e salendo dal 108° al 40° posto con 138 (-4), le possibilità di confermare il titolo restano molto scarse per Webb Simpson, numero nove della classifica mondiale, che vorrebbe divenire il terzo atleta a fare doppietta consecutiva nel torneo dal 1970 a oggi dopo Johnny Miller (1974-1975) e il giapponese Hideki Matsuyama (2016-2017), il quale ha lo stesso score. Non hanno superato il taglio, caduto a 139 (-3), l’australiano Jason Day (141, -1), Rickie Fowler (142 (par) e Gary Woodland (143, +1). Il montepremi è di 7.300.000 dollari.
PRIMO GIRO - Protagonisti inattesi e big quasi tutti a passo ridotto nella prima giornata del Waste Management Phoenix Open, sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona. Al vertice con un ottimo 63 (-8) due giocatori senza successi sul PGA Tour, Matthew NeSmith, 27enne di North Augusta (South Carolina), laureato in sociologia nel 2016 alla University of South Carolina, alla 38ª gara sul circuito, autore di un eagle e di sei birdie, e Mark Hubbard, 31enne di Denver (Colorado), alla 120ª presenza, un successo nel Korn Ferry Tour (Lecom Soncoast Classic, 2019) e uno nel PGA Tour Canada (Wildfire Invitational, 2013), che ha siglato otto birdie. Seguono a un colpo Nate Lashley e Sam Burns (64, -7) e a due il 53enne Steve Stricker (65, -6, sette birdie, un bogey), dodici successi in carriera, a cui sta facendo da caddie la moglie Nicki.
Schauffele sesto - Al sesto posto con 66 (-5) Xander Schauffele, numero quattro mondiale, mentre gli altri concorrenti di peso sono sparsi lungo la classifica. Spera di poter rimanere in alto Jordan Spieth, 12° con 67 (-4), che notoriamente quando parte bene poi scivola inevitabilmente nelle retrovie, e hanno un ritardo recuperabile Brooks Koepka e lo spagnolo Jon Rahm, numero due del world ranking, teso ad accorciare le distanze dal numero uno Dustin Johnson (impegnato sull’European Tour in Arabia Saudita), 21.i con 68 (-3).
Episodi sfortunati hanno condizionato Justin Thomas, numero tre al mondo, e il nordirlandese Rory McIlroy, numero sei, 50.i con 70 (-1), In primo ha pagato pesantemente un triplo bogey (contro quattro birdie) e il secondo ha dovuto rimediare a una falsa partenza (dalla buca 10, doppio bogey e bogey) scendendo poi sotto par con cinque birdie e un altro bogey.
In panne Webb Simpson - Non trovano ancora la condizione il giapponese Hideki Matsuyama e l’australiano Jason Day, 70.i con 71 (par), mentre si è tremendamente complicata la difesa del titolo di Webb Simpson, numero nove della graduatoria mondiale, 108° con 73 (+2), e Rickie Fowler,115° con 74 (+3) dovrà ricorrere a un miracolo per evitare il taglio. Il montepremi è di 7.300.000 dollari.
LA VIGILIA - Webb Simpson difende il titolo nel Waste Management Phoenix Open, il torneo che si disputa dal 4 al 7 febbraio sullo spettacolare percorso del TPC Scottsdale, a Scottsdale in Arizona, dove il PGA Tour aprirà le porte al pubblico, sia pure limitando a 5.000 le presenze giornaliere.
Nel field Rahm e Thomas - Field di tutto rispetto con cinque giocatori tra i primi dieci della classifica mondiale: lo spagnolo Jon Rahm, numero due, che proverà ancora ad accorciare le distanze dal numero uno Dustin Johnson (impegnato sull’European Tour in Arabia Saudita) e che negli ultimi tre tornei a cui ha preso parte ha conseguito tre settimi posti, Justin Thomas, numero tre e terzo nelle due precedenti edizioni dell’evento, Xander Schauffele, numero quattro dalla scorsa settimana, il nordirlandese Rory McIlroy, numero sei, e lo stesso Simpson, numero nove, che nel 2020 superò al playoff Tony Finau (anch'egli in Arabia Saudita) e che proverà a divenire il terzo giocatore a riconfermare il titolo dal 1970.
Saranno i favoriti in un contesto che comprende anche Matthew Wolff, Jordan Spieth l’australiano Jason Day, i coreani Sungjae Im e Si Woo Kim, a segno nel recente American Express, e l’emergente Will Zalatoris, 24enne di San Francisco (California), Special Temporary Member, attuale leader dell’ordine di merito del Korn Ferry Tour, il secondo circuito americano, che sta cercando di guadagnarsi una posizione stabile sul tour (deve raggiungere un determinato punteggio nella FedEx Cup in corso) e lo sta facendo nel migliore dei modi, perché ha disputato sul PGA Tour in tutto 12 gare, oltre a due da dilettante, e nelle ultime sette ha ottenuto quattro top ten, compreso il settimo posto di domenica passata nel Farmers Insurance Open.
Assente Francesco Molinari - Altri past winner in campo, ma nessuno con le credenziali di favorito poiché stanno tutti attraversando un momento di forma precario: Rickie Fowler (2019), Gary Woodland (2018), il giapponese Hideki Matsuyama (2016, 2017), Brooks Koepka (2015), Kevin Stadler (2014), Kyle Stanley (2012), Hunter Mahan (2010) e J.B. Holmes (2006, 2008). Assente Francesco Molinari, che prosegue nella sua politica di centellinare le partecipazioni e che sembra dare buoni frutti se consideriamo che dopo due mesi di pausa ha raccolto due top ten nei tornei precedenti (8° nell’American Express e 10° nel Farmers Insurance Open). Su questo campo nel 2015 il torinese realizzò una spettacolare “hole in one” alla buca 16, in una sorta di anfiteatro davanti a circa ventimila persone assiepate sulle tribune. Il video fece il giro del mondo. Il montepremi è di 7.300.000 dollari.
Il torneo su GOLFTV ed Eurosport 2 – Il Waste Management Phoenix Open viene trasmesso in diretta su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e su Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 4 febbraio e venerdì 5, dalle ore 21 alle ore 1; sabato 6 e domenica 7, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Maurizio Trezzi e di Isabella Calogero.