01 Febbraio 2021

PGA Tour: Patrick Reed domina e prodezza di F. Molinari (10°)

Patrick Reed Patrick Reed

Gran finale nel Farmers Insuranche Open di Patrick Reed, che lo ha vinto con 274 (64 72 70 68, -14), colpi e di Francesco Molinari, che con il secondo score parziale di giornata (66, -6) e il totale di 281 (72 71 72 66, -7) si è classificato decimo ottenendo la seconda top ten consecutiva, cosa che non gli accadeva sul PGA Tour dal 2019 (terzo a marzo nel WGC Dell Technologies e quinto nel Masters ad aprile).

A La Jolla, nei pressi di San Diego in California, dove i due giri finali del torneo si sono svolti sul percorso del South Course (par 72), dopo che i contendenti si erano alternati anche sull’altro tracciato del Torrey Pines, il North Course (par 72), nei primi due, Patrick Reed alla 230ª gara sul circuito, ha portato a nove i titoli, comprensivi di un major (Masters 2018) e di due WGC (Mexico Championship 2014 e 2020) distaccando nettamente gli avversari con un 68 (-4, un eagle, tre birdie, un bogey). E’ stata la sesta volta su otto in cui ha tradotto in vittoria la leadership dopo 54 buche e la quarta su sei in cui aveva iniziato il torneo in vetta. Inoltre ha siglato la 50ª top ten in carriera, è passato dall’11* al decimo posto nel World Ranking e ha intascato un assegno di 1.350.000 dollari su un montepremi di 7.500.000 dollari.

Finau, regolarista di successo - Hanno accusato un distacco di cinque colpi Tony Finau, autentico regolarista del circuito dove non vince molto (un solo titolo in una gara di seconda fascia, Puerto Rico Open 2016), ma che con i suoi piazzamenti guadagna tanto, Xander Schauffele, nativo di San Diego che ci teneva parecchio a imporsi in casa, Ryan Palmer, lo svedese Henrik Norlander e il norvegese Viktor Hovland, secondi con 279 (-9) e con quest’ultimo al vertice dopo due round.

Deluso Rahm - Ha mancato il successo lo spagnolo Jon Rahm, da secondo a settimo con 280 (-8), che sperava di accorciare le distanze in maniera significativa dal numero uno mondiale Dustin Johnson, assente nell’occasione, e stesso score per Lanto Griffin e Will Zalatoris, Special Temporary Member, alla quarta top ten in sette gare disputate e che comunque è il leader con largo margine nell’ordine di merito del Korn Ferry Tour, il secondo circuito statunitense.

Con il punteggio di Molinari anche l’australiano Adam Scott e alle loro spalle il nordirlandese Rory McIlroy, numero sei mondiale, 16° con 282 (-6), che non riesce proprio a tornare ai suoi livelli e scivolato di otto posizioni nel turno conclusivo con un 73 (+1). Difesa del titolo mancata da parte dell’australiano Marc Leishman, 18° con 283 (-5), e flop del messicano Carlos Ortiz, 29° con 284 (-4), al comando con Reed dopo tre turni e travolto da un 78 (+6). Bassa classifica per Phil Mickelson, anch’egli nativo di San Diego e con tre vittorie in questo torneo, per Rickie Fowler e per il giapponese Hideki Matsuyama, 53.i con 289 (+1). Più indietro Richy Werenski, 60° con 290 (+2), che sperava in esiti migliori dopo la “hole in one” realizzata nel giro d’apertura (buca 3 del South Course, par 3 di 188 yards).

Molinari torna tra i top 100 del World Ranking – Francesco Molinari, che sembrava destinato a una posizione di media classifica, dopo essere rimasto praticamente ancorato attorno al par per tre frazioni, ha espresso la sua classe in chiusura. Sei birdie senza bogey per un giro monstre di qualità e di un solo colpo superiore al 65 (-7), più basso punteggio di giornata, dell’austriaco Sepp Straka (32° con 285, -3) con cui ha rimontato dal 39° posto. Probabilmente non si poteva pretendere di meglio nelle due gare iniziali del 2021, dopo che nel 2020 il torinese aveva disputato in totale sette tornei sul PGA Tour: quattro da gennaio a marzo prima del lockdown, oltre a un giro nel Players Championship poi sospeso, e tre da metà ottobre a metà novembre con altro stop di due mesi dopo il Masters. Al 130° posto nel World Ranking prima dell’American Express, è salito al 110° dopo l’ottava piazza in quell’evento e ora è rientrato tra i “top 100” (95°) che era il primo obiettivo da raggiungere nel minor tempo possibile.

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari non ha brillato, ma con un parziale di 72 (par) colpi ha avuto il merito di risalire la classifica fino al 39° posto con 215 (72 71 72, -1) nel Farmers Insurance Open (PGA Tour), che si sta svolgendo a La Jolla, nei pressi di San Diego in California, dove i due giri finali del torneo hanno luogo sul percorso del South Course (par 72), dopo che i contendenti si erano alternati anche sull’altro tracciato del Torrey Pines, il North Course (par 72), nei primi due.

Reed, ritorno in vetta - E’ tornato con 206 (64 72 70, +10) colpi in vetta alla classifica Patrick Reed, dove era già stato al termine del turno iniziale, ma con una serie improvvisa di svarioni ha permesso al messicano Carlos Ortiz di raggiungerlo (206 – 72 68 66). Reed, 30enne di San Antonio (Texas), otto titoli comprensivi di un major e di due WGC, alla 230ª presenza sul tour e detto “Capitan America” dopo una strepitosa Ryder Cup (2016), ha iniziato forte con un eagle e tre birdie sulle prime nove buche, prendendo un buon vantaggio, ma è andato in black out tra la 11ª e la 16ª con quattro bogey e solo con un birdie sull’ultima (70, -2) è riuscito a riagganciare l’avversario. Ortiz, 29enne di Guadalajara alla 122ª gara e con un successo datato 2020 (Houston Open), ha rimontato venti posizioni con un 66 (-6, sette birdie, un bogey) miglior score del turno. Polemiche sul comportamento di Reed in campo (non è la prima volta), poiché ha spostato e pulito una pallina, finita in zona fangosa, ponendola poi qualche centimetro più indietro rispetto alla posizione originale, senza aver atteso il placet dell’arbitro. Nessuna sanzione, ma tante critiche.

Anche Rahm per il titolo - Saranno in corsa per il titolo anche lo spagnolo Jon Rahm, numero due del World Ranking e teso a recuperare distanza dal leader Dustin Johnson, assente nell’occasione, il norvegese Victor Hovland, che era in vetta dopo due turni, Lanto Griffin, Sam Burns e l’australiano Adam Scott, secondi con 208 (-8). Possono provarci anche il nordirlandese Rory McIlroy, che si è portato dal 14° all’ottavo posto con 209 (-7), grazie a un 70 (-2), e coloro che lo affiancano, Ryan Palmer, Will Zalatoris e Sam Ryder. Qualche chance anche per Tony Finau e per Xander Schauffele, peraltro nativo di San Diego, 12.i con 210 (-6), mentre sono fuori gioco l’australiano Marc Leishman, che difendeva il titolo, 27° con 213 (-3), il giapponese Hideki Matsuyama e Rickie Fowler, 45.i con 216 (par), e Phil Mickelson, anch’egli di San Diego e vincitore dell’evento per tre volte, 55° con 217 (+1).

Molinari, difficoltà dopo la lunga pausa - Francesco Molinari ha segnato il secondo 72, dopo quello nel primo turno, con tre birdie e altrettanti bogey. E’ sicuramente meno brillante di quanto lo fosse stato la scorsa settimana nell’American Express, ma ci sta che dopo lunghe pause la prima gara al rientro dia quasi sempre responsi migliori rispetto alla seconda. Ricordiamo che il torinese nel 2020 ha disputato in totale sette gare sul PGA Tour: quattro da gennaio a marzo prima del lockdown, oltre a un giro nel Players Championship poi sospeso, e tre da metà ottobre a metà novembre con altro stop di due mesi dopo il Masters. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Francesco Molinari non ha brillato, ma è comunque riuscito a rimontare 34 posizioni e a superare il taglio con 143 (72 71, -1) colpi nel Farmers Insurance Open (PGA Tour) insieme ad altri 25 concorrenti in 54ª posizione che hanno ottenuto l’ultimo punteggio utile per rimanere in corsa nel week end, con i due giri finali che si svolgeranno sul South Course (par 72) del Torrey Pines di La Jolla, nei pressi di San Diego in California, dopo che i concorrenti nei primi due si sono alternati anche sul North Course (par 72).

Hovland a gran ritmo - Tra sole, pioggia e grandine e con un stop del gioco di 49 minuti, si è portato al vertice con 135 (70 65, -9) colpi il 23enne norvegese di Oslo Viktor Hovland, al 37° torneo sul circuito, ma già con due titoli (Puerto Rico Open e Mayakoba Classic) conseguiti nel 2020. Ha realizzato un 65 (-7, otto birdie, un bogey) sul South Course e ha rilevato Patrick Reed (136, -8) al comando dopo un turno con lo svedese Alex Noren sceso all’11° posto con 138 (-6) causa un 74 (+2). Al secondo, insieme a Reed, anche lo spagnolo Jon Rahm, numero due mondiale risalito dal 32*, Tony Finau, Ryan Palmer, Lanto Griffin e l’australiano Adam Scott. E al settimo con 137 (-7), dove è volato dal 99°, Robby Shelton autore del miglior punteggio di giornata (64, -8, nove birdie e un bogey, NC). Ha lo stesso score di Noren anche Richy Werensky, che ha segnato una “hole in one” nel primo giro (SC, buca 3, par 3, yards 188), la seconda consecutiva in questo evento dopo quella nel quarto del 2020.

McIlroy non decolla - Un colpo in più per il nordirlandese Rory McIlroy, 14° con 139 (-5), che va a corrente alternata, e speranze di confermare il titolo guadagnato lo scorso anno non proprio tramontate per l’australiano Mark Leishman, 29° con 141 (-3). Phil Mickelson, vincitore di questa gara per tre volte, affianca Molinari, mentre il taglio ha messo fuori gioco Scottie Scheffler, precipitato dal terzo posto con un 79 (+7), il coreano Si Woo Kim, la scorsa settimana vincitore dell’American Expressi e Jordan Spieth, tutti con 144 (par), un colpo oltre il limite di qualifica, e out con 148 (+4), Brooks Koepka, ex numero uno mondiale e per la terza volta di fila fuori dalla scena dopo 36 buche, e l’australiano Jason Day, che come Spieth era al debutto nel 2021.

Molinari in rodaggio - Francesco Molinari, la scorsa settimana ottavo nell’American Express, ha marciato in 71 (-1) colpi con tre birdie e due bogey. Ha bisogno di riprendere il ritmo di gara, dopo che praticamente è stato fermo per quasi un anno. Nel 2020 infatti ha disputato in totale sette gare sul PGA Tour: quattro da gennaio a marzo prima del lockdown, oltre a un giro nel Players Championship poi sospeso, e tre da metà ottobre a metà novembre con altro stop di due mesi dopo il Masters. Fisiologico che possa andare un po’ in altalena. In ogni caso la classifica è molto corta e con un buon turno sotto par si possono fare salti importanti come ha dimostrato il giapponese Hideki Matsuyama passato dal 119° al 40° posto con un 68 (-4) per il totale di 142 (-2). Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Patrick Reed e lo svedese Alex Noren sono i leader con 64 (-8) colpi del Farmers Insurance Open, evento del PGA Tour che si sta svolgendo a La Jolla, nei pressi di San Diego in California, sui due percorsi del Torrey Pines (North Course e South Course, entrambi par 72), e dove Francesco Molinari, alla seconda gara del 2021, è 88° con il 72 del par.

I due battistrada hanno giocato entrambi sul North Course. Reed, 30enne di San Antonio (Texas), otto titoli comprensivi di un major e di due WGC e detto “Capitan America” dopo una strepitosa Ryder Cup (2016), ha condotto il turno con otto birdie senza sbavature. Noren, 30enne di Stoccolma, dieci successi sull’European Tour e uno mancato nel PGA Tour, sconfitto al playoff da Jason Day proprio nel Farmers Insurance, edizione 2018, ha segnato un eagle, sette birdie e un bogey, eguagliando lo score personale più basso sul giro che aveva ottenuto nel BMW Championship (2018) e nel Northern Trust (2020).

In terza posizione con 65 (-7) Scottie Scheffler, mentre nel folto gruppo di dodici concorrenti in quarta con 66 (-6) si trovano Gary Woodland, Ryan Palmer, l’australiano Cameron Smith e il 50enne coreano K.J. Choi, con un passato di otto vittorie sul PGA Tour, una sull’European Tour, due sul Japan Tour e sei sull’Asian Tour, circuito nel quale ha siglato l’ultima perla sul palmarès nel 2012, per poi segnalarsi solo per qualche bella prestazione.

Ritardi recuperabili per il nordirlandese Rory McIlroy, numero sette mondiale, e per il coreano Si Woo Kim, vincitore domenica scorsa dell’American Express, 21.i con 68 (-4), e per lo spagnolo Jon Rahm, numero due, 32° con 69 (-3) affiancato da Jordan Spieth, al debutto nel 2021.

“Hole in one” di Werenski - Con loro anche Richy Werenski, che ha realizzato una “hole in one” centrando dal tee la buca 3 del South Course, par 3 di 188 yards, aggiungendo poi allo score tre birdie e due bogey. Ha segnato la seconda “buca in uno” consecutiva in questo torneo dopo quella nel quarto giro del 2020.

Jason Day in panne – E’ iniziata male la prima gara del 2021 dell’australiano Jason Day, 136° con 76 (+4), e anche il giapponese Hideki Matsuyama, 119° con 74 (+2) non ha certo gioito. Non hanno brillato, ma hanno migliori prospettive, Rickie Fowler e Xander Schauffele, numero sei del World Ranking, che non ha approfittato di giocare sul circuito di casa, 48.i con 70 (-2), Phil Mickelson (sua la gara per tre volte) e l’australiano Marc Leishman, che difende il titolo, 69.i 71 (-1), e Brooks Koepka, che ha lo stesso score di Molinari. Si è ritirato Matthew Wolff per un infortunio a una mano.

Francesco Molinari ha tenuto un buon passo per 14 buche sul South Course, scendendo di due colpi sotto par (tre birdie, un bogey), poi ha avuto un netto calo sulle ultime quattro, forse dovute alla stanchezza per la lunga assenza dai campi, e ha ceduto i due colpi che aveva guadagnati con un doppio bogey, un bogey e un birdie. I partecipanti si alternano nei primi due giri sui due tracciati, poi i due turni conclusivi avranno luogo sul South Course. Il montepremi è di 7.500.inizio deludente000 dollari.

 

LA VIGILIA - Francesco Molinari torna subito in campo e prende perte al Farmers Insurance Open (28-31 gennaio), che si disputa a La Jolla, nei pressi di San Diego in California, sui due percorsi del Torrey Pines. Nei primi due giri i 156 concorrenti si alterneranno sul North Course e sul South Course, tracciato che poi ospiterà i due turni finali.

Di buona caratura il field nel quale figurano dieci tra i primi venti del World Ranking, dei quali tre dei primi dieci d’obbligo tra i favoriti: lo spagnolo Jon Rahm, numero due, particolarmente legato al torneo dove ha ottenuto la prima delle sue cinque vittorie sul PGA Tour (2017) e che ha l’occasione per accorciare le distanze di Dustin Johnson, leader mondiale, quindi il nordirlandese Rory McIlroy, numero cinque, che non riesce a ritrovare il passo spedito di qualche tempo addietro, e Xander Schauffele, numero sei, che è di casa a La Jolla e di conseguenza molto motivato. Proveranno sicuramente a dire la loro anche Patrick Reed, Harris English, Matthew Wolff, Tony Finau, il norvegese Victor Hovland, l’australiano Adam Scott, il giapponese Hideki Matsuyama e i coreani Sungjae Im e Si Woo Kim, quest’ultimo reduce dal successo nell’American Express e che certamente non disdegnerebbe la doppietta. Ci sarà anche Phil Mickelson, che essendo di San Diego ci terrebbe a tornare ai vertici, ma al momento la sua condizione, complici anche i 50 anni d’età, non è delle migliori come testimonia anche il taglio subito nell’American Express, dove comunque ha richiamato lo stesso l’attenzione. Infatti ha completato il secondo giro segnando il par su tutte le 18 buche. Non gli era mai accaduto su 2.201 giri effettuati sul tour, mentre è capitato tempo addietro a Francesco Molinari.

Alla prima apparizione nel 2021 due giocatori ex numero uno del mondo e scomparsi dai radar dell’alta classifica, Jordan Spieth che si è letteralmente bloccato dopo l’ultimo titolo datato 2017 (Open Championship) e l’australiano Jason Day, la cui carriera è condizionata da infortuni.

Difenderà il titolo Marc Leishman, 37enne australiano di Warnambool, nello stato del Victoria, cinque titoli sul PGA Tour, uno sull’European Tour, uno nel Korean Tour, quattro nel Von Nida Tour di casa, quattro presenze nella Presidents Cup e due nella World Cup.

Francesco Molinari è atteso a una conferma dopo il bell’ottavo posto nell’American Express, dove è tornato tra i top ten da cui mancava dall’aprile del 2019 quando terminò quinto in un Masters che a poche buche dalla fine sembrava vinto e che fu poi appannaggio di Tiger Woods. Peraltro ha necessità di una serie di buone prestazioni per risalire la china nel world ranking dove era 18° a fine 2019 e dove è scivolato fino al 130° posto dopo un 2020 in cui ha giocato pochissimo. Al termine l’American Express è salito al 110° e ora l’obiettivo è rientrare rapidamente tra i primi 100. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

L’evento su GOLFTV ed Eurosport 2 – Il Farmers Insurance Open viene trasmesso in diretta su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e su Eurosport 2 con collegamenti ai seguqnti orari: giovedì 28 gennaio e venerdì 29, dalle ore 21 alle ore 1; sabato 30, dalle ore 19 alle ore 24; domenica 31, dalle ore19 alle ore 0,30. Commento di Isabella Calogero edi Federico Colombo.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca