Uno straordinario Dustin Johnson ha dominato nell’84° Masters Tournament, concluso con 268 (65 70 65 68, -20) colpi, demolendo il record del torneo stabilito con 270 (-18) nel 1997 da Tiger Woods ed eguagliato nel 2015 da Jordan Spieth, dopo aver anche emulato lo score più basso sulle 54 buche (200, -16) appartenente a Spieth (2015), rafforzando la sua leadership mondiale e confermando di essere il giocatore più forte del momento.
Sul percorso dell’Augusta National GC (par 72) di Augusta, in Georgia, dove si è giocato senza pubblico (solo un numero ridottissimo di invitati) e in un clima autunnale, diverso dal solito, perché il torneo è stato programmato per la prima volta a novembre anziché ad aprile causa pandemia, Johnson, 36enne di Columbia (South Carolina), ha siglato dopo una corsa di testa il 24° titolo sul PGA Tour e il secondo in un major dopo quello nell’US Open (2016) per un palmarès che comprende anche sei WGC e la vittoria nell’ultima FedEx Cup.
Inoltre è il terzo successo nelle ultime sette uscite, con tre secondi posti e un ottavo, che ha quasi dell’incredibile se pensiamo che è rientrato da appena due settimane dopo la quarantena per il Covid-19. Inoltre ha ottenuto il titolo da numero uno al mondo 18 anni dopo Tiger Woods (2002) che, come campione uscente, nel consueto cerimoniale di fine gara gli ha consegnato la “giacca verde”.
“Ho attraversato un momento difficile – ha detto Johnson - con i due bogey alle buche 4 e 5, ma il birdie alla 6 mi ha ridato serenità e da quel momento ho adottato con tranquillità le mie strategie e ho espresso un bel gioco. Mi aiutato molto mio fratello Austin, che mi ha fatto da caddie. E’ stato un ottimo lavoro di coppia e alla fine siamo scoppiati tutti e due a piangere per la gioia. Il record? Lo vengo a sapere ora, ma ammetto che le condizioni del campo mi hanno sicuramente agevolato perché quando la gara si disputa in primavera è più difficile. Il primato vale fino a un certo punto, quello che conta è la vittoria e sono talmente contento che faccio fatica a parlare”.
Johnson ha condotto il giro finale in 68 (-4) colpi con sei birdie e due bogey lasciando a cinque lunghezze due avversari bravi, giovani e tenaci come il coreano Sungjae Im e l’australiano Cameron Smith, secondi con 273 (-15), che hanno tentato di insidiarlo fino a quando non ha innestato il turbo con tre birdie di fila nel finale. Si sono un po’ persi e sono usciti dalla corsa al titolo, dopo essere stati in vetta con il vincitore nel secondo turno, Justin Thomas, quarto con 276 (-12), e Jon Rahm, settimo con 278 (-10) insieme a Brooks Koepka e a C.T. Pan. In quinta posizione con 277 (-11) Dylan Frittelli e Rory McIlroy, che ha recuperato molto negli ultimi due giri, ma rimandando ad altra occasione la possibilità di completare il Grande Slam con l’unico major che non ha ancora vinto. Decimo Patrick Reed con 279 (-9) e 23° con 283 (-5) Justin Rose. Ha deluso Bryson DeChambeau, ritenuto il favorito dai bookmakers, che ha bruciato le sue chances con un secondo giro, svolto in due frazioni, da incubo dove ha evitato il taglio di misura per poi finire 34° con 286 (-2). In bassa classifica Jordan Spieth, 46° con 289 (+1) e Phil Mickelson, 55° con 291 (+3).
Onore a Bernhard Langer, 29° con 285 (-3) che all’età di 63 anni, 2 mesi e 18 giorni è divenuto il giocatore più anziano nella storia del Masters a superare il taglio battendo il precedente record di Tommy Aaron (63 anni, 1 mese, 16 giorni) stabilito nel 2000. È uscito dopo 36 buche Francesco Molinari, 81° con 150 (72 78, +6), alla terza gara dopo una lunga pausa di sette mesi per il lockdown e per il trasferimento da Londra a Los Angeles.
Un “10” per Tiger Woods - Tiger Woods è terminato al 38° posto, scendendo dal 20°, con 287 (-1) colpi dopo un parziale di 76 (+4) maturato soprattutto per un’incredibile “10” alla buca 12 (par 3), dove è andato tre volte in acqua e al quale ha comunque reagito da grande campione con ben cinque birdie nelle sei buche conclusive. Nel complesso, oltre al “10” anche sei birdie e tre bogey.
Ha perso il primato relativo allo score più basso sul torneo, ma gli resta quello del maggior distacco (dodici colpi) inflitto al secondo in quella occasione, Tom Kite, e con Costantino Rocca quinto. Nel prossimo aprile avrà l’occasione per puntare al sesto Masters, come era nelle sue intenzioni alla vigilia, per emulare Jack Nicklaus, mentre per l’83° successo con cui diventerebbe il recordman assoluto di titoli acquisiti nel PGA Tour, che ora condivide a 82 con Sam Snead, appuntamento dalle prossime gare a cui prenderà parte.
TERZO GIRO - Dustin Johnson a tempo di record nella terza giornata del Masters Tournament. Il numero uno mondiale con 200 (65 70 65, -16) colpi ha eguagliato lo score più basso del torneo sul 54 buche, stabilito da Jordan Spieth nel 2015, e ha fatto il vuoto a un giro dal termine dell’ultimo major del 2020 che si sta svolgendo all’Augusta National GC (par 72) di Augusta, in Georgia, senza pubblico e in un clima autunnale, perché programmato per la prima volta a novembre anziché ad aprile.
Johnson, 36enne di Columbia (South Carolina), 23 titoli sul PGA Tour con un major (US Open, 2016) e sei WGC, ha dominato sin dalle prime batture aprendo con un eagle e poi proseguendo con cinque birdie per il 65 (-7), miglior score del turno, distaccando nettamente gli altri quattro giocatori con cui condivideva la leadership dopo 36 buche. Gli hanno dovuto rendere quattro colpi Abraham Ancer e Cameron Smith, secondi con 204 (-12), che sono stati raggiunti dal tenace coreano Sungjae Im. Hanno ceduto, con scarse possibilità di poter recuperare, gli altri due coleader che erano per lui i più pericolosi, Justin Thomas, numero tre mondiale, sesto con 206 (-10); che si è perso nelle buche di ritorno con quattro bogey, dopo aver tenuto con tre birdie fino alla decima buca e poi segnandone altri due (71, -1) che hanno attenuato i danni, e Jon Rahm, numero due, settimo con 207 (-9) dopo un 72 (par, tre birdie, un bogey, un doppio bogey), alla pari con Sebastian Muñoz e con Patrick Reed. E’ risalito di nove posizioni Dylan Frittelli, quarto con 205 (-11), e ne ha guadagnate 18 Rory McIlroy, decimo con 208 (-8), probabilmente troppo lontano per pensare ancora di completare il Grande Slam con l’unico major che manca nel suo palmarès, e sembra tagliato fuori anche Brooks Koepka che lo affianca.
Svanito pure il sogno di Tiger Woods, 20° con 211 (-5), di portare a sei i Masters vinti ed emulare Jack Nicklaus, così come dovrà rimandare ad altra occasione l'83° successo per prendersi il record assoluto di titoli acquisiti nel PGA Tour che ora condivide a 82 con Sam Snead. Ha girato in 72 (par) con due birdie e due bogey e ha confessato di aver accusato la fatica dopo essersi impegnato al mattino per completare le sei buche mancati al suo secondo giro, che era stato sospeso per oscurità con 48 concorrenti ancora in campo.
In panne Justin Rose, scivolato al 29° posto con 213 (-3) alla pari con Bryson DeChambeau, il favorito dei bookmakers alla vigilia, che ha bruciato le sue chances con un secondo turno, in due frazioni, da incubo. Ha rimontato dalla 50ª piazza, ma servirà a poco per lenire la sua delusione. In bassa classifica Jordan Spieth, 52° con 217 (+1), che non trova più il bandolo del gioco scintillante che lo contraddistingueva, e Phil Mickelson, 56° con 218 (+2). È uscito al taglio, dopo 36 buche, Francesco Molinari, 81° con 150 (72 78, +6), alla terza gara dopo una lunga pausa di sette mesi per il lockdown e per il trasferimento da Londra a Los Angeles.
Il Masters ha più volte proposto ribaltoni nell’ultima giornata, ma la sicurezza con cui si è espresso Dustin Johnson, che peraltro è rientrato da poco dopo essere stato in quarantena per il Covid-19, lascia intendere che gli avversari possano ritenere di raggiungerlo solo per un suo cedimento. Cosa poco probabile se pensiamo che nelle ultime sei uscite ha ottenuto due vittorie, tre secondi posti e un sesto. In caso di successo imiterebbe Woods che nel 2002 ottenne il titolo da numero uno al mondo, e che, come campione uscente, nel consueto cerimoniale di fine gara lo dovrebbe aiutare a indossare la “giacca verde”.Il montepremi è di undici milioni di dollari.
SECONDO GIRO - E’ terminato di prima mattina ad Augusta, in Georgia,il secondo giro del Masters Tournament, ultimo major del 2020 che si sta svolgendo all’Augusta National GC (par 72) senza pubblico. Il turno era stato sospeso per oscurità e nel supplemento il protagonista è stato Jon Rahm, numero due mondiale, che ha raggiunto con 135 (69 66. -9) colpi il quartetto che era al vertice al momento dell’interruzione composto da Dustin Johnson (65 70), leader del World ranking, Justin Thomas (66 69), numero tre, dal messicano Abraham Ancer (68 67) e dall’australiano Cameron Smith (67 68). E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 81° con 150 (72 78, +6), che aveva già completato il turno la sera precedente.
Invariato il distacco di un colpo per Patrick Cantlay, Sungjae Im e per Hideki Matsuyama, sesti con 136 (-8), che sono stati raggiunti da Patrick Reed e da C.T. Pan e trio di inglesi all’11° posto con 137 (-7) formato da Justin Rose, Tommy Fleetwood e da Danny Willett, a segno nel Masters 2016. Al 17° con 139 (-5) Tiger Woods, campione in carica, che nelle sei buche giocate alla ripresa non è riuscito quanto meno a tornare sulla decima piazza occupata dopo il giro d’avvio. Aveva lasciato con due bridie e due bogey ai quali ha aggiunto un birdie per il 71 (-1). Hanno lo stesso score anche Phil Mickelson e Brooks Koepka e sono in 28ª posizione con 141 (-3) Rory McIlroy, risalito dalla 78ª con un 66 (-6, sei birdie), e il grande campione tedesco Bernhard Langer che all’età di 63 anni, 2 mesi e 18 giorni è divenuto il giocatore più anziano nella storia del Masters a superare il taglio battendo il precedente record di Tommy Aaron (63 anni, 1 mese, 16 giorni) stabilito nel 2000.
Rocambolesco il giro in due fasi di Bryson DeChambeau che era dato alla vigilia quale grande favorito dai bookmakers e che invece, 50° con 144 (par), ha evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile dopo essere andato in altalena sia nelle 12 buche giocate prima della sosta che nelle sei successive segando complessivamente sette birdie, sei bogey un triplo bogey e appena quattro par (74, +2). Con lo stesso punteggio sono entrati tra i 60 ammessi ai due turni conclusivi (su 92 partenti) Jordan Spieth e Collin Morikawa.
Jon Rahm è arrivato in vetta con un 66 (-6) segnando cinque birdie nelle 12 buche giocate prima dello stop e poi un sesto nelle altre, mancando però almeno un paio di birdie per il sorpasso. Il montepremi è di undici milioni di dollari.
SECONDO GIRO SOSPESO - Gioco sospeso per oscurità anche nel secondo giro del Masters Tournament, ultimo major del 2020 che si sta svolgendo all’Augusta National GC (par 72) in uno scenario diverso dal solito, senza pubblico e con clima autunnale, perché programmato per la prima volta a novembre anziché ad aprile, causa la pandemia. La classifica provvisoria sicuramente subirà dei mutamenti quando i 48 concorrenti fermati lungo il percorso completeranno il turno, ma è già emesso il verdetto per Francesco Molinari che ha concluso la sua gara all’83° posto con 150 (72 78, +6) colpi e che non potrà evitare l’uscita al taglio.
È al comando un quartetto con 135 (-9) colpi composto da Dustin Johnson (65 70), numero uno mondiale, Justin Thomas (66 69), numero tre, dal messicano Abraham Ancer (68 67) e dall’australiano Cameron Smith (67 68). Hanno un colpo di vantaggio su Patrick Cantlay e su Sungjae Im (136, -8), ma la loro leadership è messa a rischio da due concorrenti che hanno lo stesso “meno 8” però con buche da concludere, Jon Rahm, numero due del World ranking, fermato alla 12ª dopo una rimonta fatta di cinque birdie, e Hideki Matsuyama, stoppato alla 15ª.
È rimasto sul “meno 4” di partenza, ma perdendo alcune posizioni, Tiger Woods (22°), campione in carica, che ha percorso 12 buche con due birdie e due bogey, sorpassato al momento da Phil Mickelson e da Brooks Koepka, 19.i con 139 (-5). Piena soddisfazione per un grande campione quale Bernhard Langer, 27° con 141 (-3), che alla chiusura del turno e all’età di 63 anni, 2 mesi e 18 giorni diventerà il giocatore più anziano nella storia del Masters a superare il taglio battendo il precedente record di Tommy Aaron (63 anni, 1 mese, 16 giorni) stabilito nel 2000. Stesso score di Langer anche per Rory McIlroy, rivenuto dalla 78ª piazza con un 66 (-6, sei birdie).
Giornata molto difficile per Bryson DeChambeau che dopo 12 buche con quattro birdie, altrettanti bogey e un triplo bogey, è 61° con “+1” e che, al rientro in campo, dovrà recuperare almeno un colpo, se non due, per evitare l’uscita anticipata. Rischia anche Jordan Spieth, 50° con il par dopo dieci buche, ed è fuori Matthew Wolff, 75° con 147 (+3).
Dustin Johnson, che nelle ultime sei uscite ha ottenuto due vittorie, tre secondi posti e un sesto, ha girato in 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Justin Thomas ha realizzato un parziale di 69 (-3) sette birdie, due bogey e un doppio bogey e Abraham Ancer un 67 (-5) con sei birdie e un bogey. Gran finale di Cameron Smith con un eagle e tre birdie sulle ultime quattro buche, dopo tre birdie e quattro bogey nelle precedenti, per il 68 (-4), che gli ha permesso di agganciarsi gli altri in vetta. Francesco Molinari ha segnato un 78 (+6) con due birdie e otto bogey. Il montepremi è di undici milioni di dollari.
PRIMO GIRO - Dopo la sospensione causata dai ritardi dovuti al maltempo si è concluso di prima mattina ad Augusta, in Georgia, il giro iniziale del Masters Tournament, ultimo major del 2020 che si sta svolgendo all’Augusta National GC (par 72) per la prima volta programmato a novembre, anziché ad aprile, e in corso senza la presenza di pubblico, causa la pandemia.
Erano 44 (su 92 partenti) i concorrenti fermati lungo il tracciato compreso Francesco Molinari, 53° con 72 (par) dopo aver completato otto buche. La classifica ha subito variazioni importanti con Paul Casey, leader con 65 (-7) allo stop, raggiunto da Dustin Johnson, numero uno mondiale, che aveva lasciato il campo da 13° con “meno 3”, e dal sudafricano Dylan Frittelli, risalito dalla quinta piazza in cui era con “meno 4”. Quarti con 66 (-6) il coreano Sungjae Im e Justin Thomas, che in otto buche ha perso due posizioni, ma ha guadagnato un colpo rispetto ai leader.
Sono scesi dal secondo al sesto posto Webb Simpson e Xander Schauffele, che avevano terminato il turno con 67 (-3), e sono stati agganciati da Cameron Smith rivenuto dal 51° con cinque birdie in otto buche giocate, e da Justin Rose. Retrocessi dal quinto al decimo Tiger Woods, Patrick Reed e Hideki Matsuyama con il 68 (-4) acquisito la sera precedente. In risalita anche Phil Michelson, 18° con 69 (-3) insieme a Jon Rahm, numero due del World Ranking.
Paul Casey e Dustin Johnson hanno realizzato un eagle e cinque birdie e Dylan Frittelli un eagle, sei birdie e un bogey. Francesco Molinari, che era stato fermato dopo dieci buche sul par (due birdie e due bogey) ha completato il 72 (par) con altri due birdie e due bogey. Il taglio dopo due giri lascerà in gara 50 concorrenti e i pari merito al 50° posto e rischiano molto Jordan Spieth (74, +2) e Rory McIlroy (75, +3)
PRIMO GIRO SOSPESO .- Primo giro sospeso nel Masters Tournament e classifica provvisoria con Paul Casey leader un po’ inatteso con 65 (-7) colpi, un brillante Tiger Woods quinto con 68 (-4) e con Francesco Molinari fermato dopo dieci buche giocate in par e per ora 51°.
Atmosfera particolare e inusuale all’Augusta National GC (par 72) di Augusta in Georgia, dove per la prima volta si gioca a novembre anziché ad aprile, con colori della natura diversi dal solito e senza pubblico in un silenzio quasi surreale. Su un campo bagnato per la pioggia mattutina, che ha costretto a una sospensione di quasi tre ore, stop che poi non ha permesso a 44 dei 92 contendenti di concludere il turno, tecnica e agonismo sono stati di assoluta qualità.
In una graduatoria destinata probabilmente a cambiamenti importanti, Casey, 43enne inglese di Cheltenham, tre titoli sul PGA Tour e 14 sull’European Tour, un eagle e cinque birdie nel suo score, è seguito con 67 da Webb Simpson e da Xander Schauffele, ma Justin Thomas ha lo stesso “meno 5” realizzato in appena dieci buche, una sorta di show fatto di sei birdie e di un bogey che gli lascia ampi spazi nelle otto buche che ha ancora davanti per superare il leader. E non è stato da meno Tiger Woods, campione in carica, che ha la compagnia di Hideki Matsuyama, Lee Westwood, Louis Oosthuizen e Patrick Reed, autori dello stesso 68, però hanno possibilità di migliorarsi tre giocatori con sono insieme a loro con “meno 4, ma con buche a disposizione, Matthew Wolff (arrivato alla 11ª), Adam Scott (10ª) e Dylan Frittelli (9ª).
Woods, che punta al ottenere il sesto successo ad Augusta per emulare Jack Nicklaus unico a riuscirci, a siglare il 16° major e l’83° titolo sul circuito per rimanere recordman assoluto di vittorie, primato che ora condivide con Sam Snead a 82, ha realizzato quattro birdie senza bogey eguagliando il suo score più basso nel primo giro del torneo: “Sono molto soddisfatto – ha detto – non ho praticamente sbagliato quasi nulla e ho solo il rammarico di non aver ottenuto un paio di birdie in più”.
Tra i concorrenti che hanno terminato il giro Jon Rahm, numero due mondiale, è 13° con 69 (-3). Ha avuto una partenza da brividi con due bogey, poi ha pazientemente recuperato con un eagle e quattro bridie contro un altro bogey. Un colpo in più, 21° con 70 (-2), per Bryson DeChambeau, a segno nel precedente US Open e dato come grande favorito dai bookmakers, ma che ha avuto qualche difficoltà, e nuovamente deludente Jordan Spieth, 72° con 74 (+2).
Tra coloro che sono stati fermati dall’oscurità sono al 13° posto con “meno 3” Dustin Johnson, leader del World Ranking, e Justin Rose (nove buche giocate), Phil Mickelson è 34° con “meno 1” alla 11ª, Collin Morikawa (10ª) e Rory McIlroy (9ª) affiancano Molinari e Brooks Koepka è 72° con “+2” alla 10ª.
Francesco Molinari ha iniziato dalla buca 10 con due bogey, ma con due birdie nelle successive quattro buche è tornato rapidamente in par, che ha conservato prima di uscire dal campo.
LA VIGILIA - Un Masters Tournament insolito, collocato a metà novembre, ultimo major della serie invece che primo e che si ripeterà tra appena cinque mesi, dopo esserne passati 19 dal precedente. Non solo, ma il calendario del PGA Tour prevede anche sei major nella stagione 2020-2021, effetti collaterali di un 2020 anomalo per la pandemia.
Scenografia diversa tra i fiori dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, con clima autunnale, anziché primaverile, e senza pubblico. Sarà forse tutto meno coreografico, ma con fascino immutato e motivi tecnici e agonistici come sempre di rilievo perché in campo da giovedì 12 novembre e domenica 15 ci saranno 92 concorrenti tra i migliori del mondo, compresi 43 dei primi 50 del World Ranking.
Difenderà il titolo Tiger Woods, che lo scorso anno approfittò nel finale del cedimento di Francesco Molinari per firmare il suo 15° major. Diverse le condizioni in cui i due si ritroveranno in gara. Woods nelle ultime prestazioni è stato piuttosto deludente, perché nelle otto uscite del 2020 una sola volta è terminato tra i primi dieci (9° Farmers Insurance) addirittura a gennaio, ma di sicuro almeno mentalmente scenderà in campo per concedere il bis, conseguire il titolo per sesta volta ed emulare Jack Nicklaus, unico a riuscirvi, e per ottenere l’83° successo sul PGA Tour e divenire recordman assoluto, primato che ora condivide a 82 con Sam Snead.
Francesco Molinari è stato fermo sette mesi, prima per il lockdown poi per il cambio di residenza da Londra a Los Angeles. Due soli i tornei disputati nell’ultimo mese, ma con un buon 15° posto domenica passata nello Houston Open. “So di essere competitivo - ha detto l’azzurro - e ritengo il Masters come un passaggio importante per tornare dove ero arrivato. Vincerlo sarebbe una sorpresa anche per me, ma capirò dal primo colpo come andranno le cose”.
Tanti, come detto, i motivi di interesse a iniziare dal nuovo round tra Dustin Johnson, numero uno mondiale, e lo spagnolo Jon Rahm (26 anni festeggiati ieri, 10 novembre), numero due, che proverà a farlo scendere dal trono, tentativo che ha già fallito nelle scorse settimane. Punteranno ovviamente a un titolo che manca a entrambi, ma Johnson un major lo ha acquisito (US Open 2016), mentre all’iberico manca. Così come a Rory McIlroy, numero cinque del World Ranking, che ha l’obiettivo di chiudere il Grande Slam e divenire il sesto giocatore nella storia a fregiarsi dei quattro major dopo Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Nicklaus e Woods.
Per i bookmakers, però, il favorito dell’84° Masters è Bryson DeChambeau, numero sei mondiale, a segno nel precedente US Open, che ha impressionato per il nuovo modo di interpretare il golf con un mix di potenza e tecnica. Tra i due major ha effettuato una sola gara con ottava piazza (Shriners Hospital) a ottobre e occorrerà vedere se l’assenza dalle competizioni abbia pesato o meno. Nel novero dei favoriti anche gli altri che si trovano nella top ten della classifica mondiale quali Justin Thomas, Webb Simpson, Xander Schauffele, Patrick Cantlay, Tyrrell Hatton e Collin Morikawa, numero quattro, vincitore di un major ad agosto (PGA Championship) che sarà uno dei 26 debuttanti. Da ricordare che l’ultimo esordiente a imporsi nel Masters è stato Fuzzy Zoeller nel lontano 1979.
Attesi alla prova anche altri campioni fuori dai top ten del ranking quali Brooks Koepka, Patrick Reed, Jordan Spieth, Matthew Wolff (anch’egli debuttante), Jason Day, Hideki Matsuyama, Justin Rose e Adam Scott, per citarne alcuni. Assente Sergio Garcia, attualmente in quarantena per la positività al Covid-19. Ci sarà il consueto taglio dopo 36 buche che promuoverà ai due giri finali i primi 50 e i pari merito al 50° posto. Causa l’emergenza sanitaria per la seconda volta, da quando è stato istituito nel 1960, non si svolgerà il Par 3 Contest, la gara spettacolo della vigilia. In precedenza non si giocò nel 2017 per maltempo.
Nel primo giro Tiger Woods partirà dal tee della buca 10 alle 7,55 (ora locale) insieme a Shane Lowry e al dilettante Andy Ogletree, vincitore dell’US Amateur 2019, e Francesco Molinari salirà sullo stesso tee alle ore 11,38 insieme a Billy Horschel e a Cameron Smith
Il torneo su Sky - Il Masters Tournament sarà teletrasmesso in diretta da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 12 novembre, dalle ore 19 alle ore 23,30 (Sky Sport Uno e Sky Sport Arena), venerdì 13 e sabato 14, dalle ore 19 alle ore 23,30 (Sky Sport Uno); domenica 15, dalle ore 16 alle ore 21 (Sky Sport Collection). Le dirette saranno precedute di 15 minuti da Studio Golf, da giovedì 12 novembre a sabato 14 su Sky Sport Uno e Sky Sport 24; domenica 15, su Sky Sport Collection e Sky Sport 24. Commento di Silvio Grappasonni, Massimo Scarpa, Alessandro Lupi e di Michele Gallerani. Studio Sport con Francesca Piantanida.