12 Ottobre 2020

PGA Tour: Martin Laird prevale al playoff

Martin Laird Martin Laird

Lo scozzese Martin Laird è tornato al successo concedendo il bis nello Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour), che aveva già vinto nel 2009. Sul percorso del TPC Summerlin (par 71), a Las Vegas in Nevada, dove Francesco Molinari, al ritorno in campo dopo sette mesi, è uscito al taglio di metà gara (99° con 138 - 70 68, -4), Laird, 37enne di Glasgow, ha concluso con 261 (65 63 65 68, -23) colpi, ma con un bogey sull’ultima buca ha concesso il playoff a Matthew Wolff (261 - 68 66 61 66), e ad Austin Cook (261 - 63 65 67 66). Il trio ha chiuso in par la prima buca supplementare, poi Laird ha portato a quattro i titoli sul circuito con un birdie alla seconda. Lo scozzese non vinceva dal 2013 (Valero Texas Open) e anche il precedente successo nello Shriners era maturato dopo playoff, mentre nel 2010 lo spareggio non gli era stato favorevole nello stesso evento.

E’ risalito nel finale il messicano Abraham Ancer, quarto con 264 (-20), mentre la quinta posizione con 265 (-19) non è bastata a Will Zalatoris per ottenere la Special Temporary Membership, penalizzato dalla compagnia di James Hahn e di Peter Malnati. Infatti per centrare l’obiettivo avrebbe dovuto essere affiancato da non più di un concorrente.

Ha ceduto Patrick Cantlay, leader con Laird dopo tre giri e ottavo con 266 (-18). Stesso score per Bryson DeChambeau, che sembrava dovesse dominare la gara dopo aver preso il comando nel turno d’apertura e poi scivolato fino al 31° posto prima della orgogliosa, ma tardiva reazione finale. Poco dietro Webb Simpson e il cileno Joaquin Niemann, 13.i con 267 (-17), mentre hanno mollato in vista del traguardo lo spagnolo Sergio Garcia, che era salito fino al settimo posto nel secondo giro, e Kevin Na, che difendeva il titolo, 43.i con 272 (-12).

La vittoria, siglata alla 303ª gara sul tour, ha reso a Martin Laird un assegno di 1.260.000 dollari su un montepremi di 7.000.000 di dollari con un bel salto nel World ranking dal 351° all’88° posto.

TERZO GIRO - La prorompente rimonta di Matthew Wolff, da 40° a terzo con 195 (-8 colpi), grazie a un 61 (-10), e il cedimento di Bryson DeChambeau, grande favorito, da sesto a 31° con 200 (-13), e dello spagnolo Sergio Garcia, da settimo a 19° con 199 (-14), che si sono defilati nella corsa al titolo, hanno caratterizzato la terza giornata dello Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour) dove Francesco Molinari, al ritorno in campo dopo sette mesi, è uscito al taglio di metà gara (99° con 138 - 70 68, -4).

Guidano da soli la classifica con 193 (-20) Patrick Cantlay (63 65 65) e lo scozzese Martin Laird (65 63 65) con due colpi di margine sul quartetto che oltre a Wolff comprende Wyndham Clark, Brian Harman e Austin Cook, gli ultimi due in vetta con i leader dopo due turni insieme a Peter Malnati, ora 19° come Garcia.

Ha fatto dieci importanti passi avanti Kevin Na, settimo con 196 (-17), campione in carica, che si è aperto la possibilità di emulare Jim Furyk, unico capace di imporsi nel torneo back-to-back (1998-1999), ed è risalito dalle retrovie Webb Simpson, da 56° a 31° alla pari con DeChambeau, ma troppo tardi per ottenere qualcosa di concreto.

Patrick Cantlay, che potrebbe eguagliare Tiger Woods, Tom Watson e Jack Nicklaus capaci di imporsi o di classificarsi al secondo posto per quattro anni d fila in questo evento, ha girato in 65 (-6) con sei birdie senza bogey. Martin Laird ha ottenuto lo stesso score, anch’egli senza sbavature, con un eagle e quattro birdie. Matthew Wolff, che con il 61 è andato a due colpi dal primato sul giro stabilito da Chip Beck che nel 1991 realizzò un fantastico 59 (-13, all’epoca il tracciato era par 72), ha assemblato quattro birdie e tre eagle (buche 11, 13, 15). E’ il quinto giocatore dal 1983 a realizzare sul PGA Tour tre eagle in nove buche (sulle prime o sulle seconde). Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

SECONDO GIRO - Bryson DeChambeau, sesto con 129 (-13) colpi, ha fatto un passo indietro e ha ceduto la leadership a cinque concorrenti con 128 (-14) nello Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour) dove Francesco Molinari, al ritorno in campo dopo sette mesi, è uscito al taglio (99° con 138 - 70 68, -4).

Sul percorso del TPC Summerlin (par 71), a Las Vegas in Nevada, hanno sorpassato DeChambeau lo scozzese Martin Laird (65 63) e gli statunitensi Patrick Cantlay (63 65), Brian Harman (65 63), Austin Cook (63 65) e Peter Malnati (66 62), quest’ultimo autore del miglior score di giornata con un 62 (-9) dovuto a un eagle e a sette birdie, il quale non ha segnato bogey sulle prime 36 buche come Brian Harman, che nel turno di birdie ne ha messi a segno  otto per il 63 (-8).

Sono risaliti fino al settimo posto con 130 (-12) il coreano Sungjae Im (da 32°) e lo spagnolo Sergio Garcia (da 17°), tornato al successo domenica scorsa nel Sanderson Farms, e ha recuperato quattro posizioni Kevin Na, 17° con 132 (-10), campione in carica, affiancato da Bronson Burgoon, che ha sostituito nel field Tony Finau fermato dalla positività al Covid-19, e lo svedese Henrik Norlander, che ha realizzato nel primo giro una “hole in one” (buca 5, par 3, yards 197, ferro 7). In media classifica Matthew Wolff e il cileno Joaquin Niemann, 40.i con 134 (-8), e Webb Simpson, 56° con 135 (-7).

Il taglio è caduto a 135 (-7), punteggio più basso rispetto al par dal 1970 ad oggi e supera il “meno 6” del 2008 registrato nello stesso evento. Insieme a Molinari sono usciti anche Collin Morikawa, 67° con 136 (-6), il giapponese Hideki Matsuyama, 81° con 137 (-5), l’australiano Jason Day, 116° con 140 (-2), e Rickie Fowler, 120° con 141 (-1).

Francesco Molinari, che aveva disputato una sola volta questa gara nel 2016 terminando quarto, ha provato orgogliosamente a risalire la china dopo il 70 (-1) e il 106° posto di partenza, ma tre birdie e un bogey nelle prime nove buche e due birdie e un bogey nel rientro hanno fatto un parziale di 68 (-3) che non è bastato. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

PRIMO GIRO - La potenza e la classe di Bryson DeChambeau subito in evidenza nel primo giro condotto in 62 (-9) colpi per la leadership nello Shriners Hospitals for Children Open, torneo nel quale è tornato in campo Francesco Molinari, 106° con 70 (-1), dopo una pausa di sette mesi.

Sul percorso del TPC Summerlin (par 71), a Las Vegas in Nevada, DeChambeau, 27enne di Modesto (California) alla 112ª presenza sul circuito, rientrato un mese dopo aver vinto l’US Open, ha praticamente dato continuità a quella splendida prestazione che l’aveva portato al settimo titolo sul circuito (per lui anche 27 top ten): grandi colpi dal tee, con drive più lungo della giornata di 361 yards alla buca 7, e ottima tecnica per eguagliare il suo score più basso con nove birdie e porsi nella condizione di emulare Ernie Els che nel 2003 vinse le prime due gare disputate in stagione.

In un campo che ha concesso parecchio e dove nel 1991 Chip Beck realizzò un fantastico 59 (-13, all’epoca il tracciato era par 72) DeChambeau ha lasciato a un colpo Patrick Cantlay, Austin Cook, Harold Varner III, Scott Harrington e Nate Lashley (63, -8) e a due un gruppetto che comprende l’argentino Emiliano Grillo e Bronson Burgoon (64, -7), entrato nel field al posto di Tony Finau fermato dalla positività al Covid-19. Sono al 21° posto con 66 (-5) lo spagnolo Sergio Garcia, tornato al successo domenica scorsa nel Sanderson Farms, e il campione in carica Kevin Na, che dovrà aumentare il ritmo se vorrà imitare Jim Furyk, unico ad essersi imposto nell’evento per due volte di fila (1998-1999). Subito dietro Rickie Fowler e il coreano SungJae Im, 32.i con 67 (-4), e piuttosto altalenanti Webb Simpson, Matthew Wolff, l’australiano Jason Day, il giapponese Hideki Matsuyama e il cileno Joaquin Niemann, 59.i con 68 (-3), e Collin Morikawa, 86° con 69 (-2).

Francesco Molinari, fermo prima per il lockdown e poi per una scelta di vita con il trasferimento da Londra a Los Angeles, ha iniziato dalla buca 10 guadagnando un colpo sul campo al giro di boa con due birdie e un bogey per poi mantenerlo nel rientro con un birdie e un bogey. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

“Buca in uno” di Henrik Norlander - Lo svedese Henrik Norlander ha segnato la sua prima “hole in one” nel circuito centrando direttamente dal tee la buca 5, par 3 di 197 yards, utilizzando un ferro 7. Uniti all’ace quattro birdie e due bogey per il 67 (-4) e la stessa posizione di Fowler e Im.

LA VIGILIA - Francesco Molinari ritorna in campo dopo una pausa di sette mesi. Disputerà lo Shriners Hospitals for Children Open, in programma dall’8 all’11 ottobre sul tracciato del TPC Summerlin, a Las Vegas in Nevada. Si era fermato il 12 marzo scorso, insieme a tutto il PGA Tour, quando il The Players Championship era stato stoppato dopo il primo giro per l’emergenza sanitaria. Poi il lungo lockdown e una scelta di vita, lasciare Londra per trasferirsi a Los Angeles, dopo aver pensato in un primo tempo a San Francisco. Molinari prova e riprendere la strada che l’aveva portato fino a uno straordinario 2018 pieno di soddisfazioni con punte eccelse l’essere stato il primo italiano a vincere un major (Open Championship) e la grandissima prova nella Ryder Cup di Parigi dove diede all’Europa vincente cinque punti in cinque incontri, impresa mai riuscita prima a un giocatore del team continentale. Poi tanti riconoscimenti e l’inizio del 2019 con un altro successo (Arnold Palmer Invitational) ricco di buone sensazioni però sfumate dopo un Masters sfuggitogli sulle ultime buche e una stagione altalenante. Ora il ritorno, dopo aver perso ovviamente posizioni nel World Ranking a causa dell’inattività (73°), con la priorità di ritrovare rapidamente il ritmo gara per poi riportarsi al posto che gli compete nel panorama mondiale. Sarà per seconda volta al via in questa gara dove è giunto quarto nel 2016.

Dopo un mese di riposo, seguito alla vittoria nell’US Open, prova a riprendersi la scena Bryson DeChambeau, 27enne di Modesto (California), indicato come l’uomo che sta rivoluzionando il golf con un mix di tecnica e potenza. Già vincitore dell’evento nel 2018, sarà il favorito d’obbligo, ma in un contesto che non gli agevolerà certo la strada a iniziare da due giovani, anche loro californiani, di grandi prospettive, Matthew Wolff, 21enne di Simi Valley che gli ha conteso fino all’ultimo il successo nel major, e Collin Morikawa, 23enne di Los Angeles, che si era imposto ad agosto nel precedente major (PGA Championship). Nel field, che comprende dodici dei primi 30 nel Worlf ranking, anche Webb Simpson, Patrick Cantlay, Rickie Fowler, Sungjae Im e Kevin Na, che difende il titolo suo anche nel 2011. E ancora lo spagnolo Sergio Garcia, tornato al successo domenica scorsa nel Sanderson Farms, l’australiano Jason Day, il giapponese Hideki Matsuyana e il cileno Joaquin Niemann. Sarà ben difficile per tutti almeno eguagliare il record sul giro stabilito con 59 (-13).da Chip Beck nel 1991. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

Tony Finau positivo - Durante i controlli alla vigilia del torneo è risultato positivo al Covid-19 Tony Finau, che era sceso in campo l’ultima volta nell’US Open. Il giocatore è ora in isolamento. Nel field è subentrato Bronson Burgoon.

Il torneo su GOLFTV – Lo Shriners Hospitals for Children Open viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: da giovedì 8 ottobre a domenica 11, dalle ore 23 alle ore 2. Commento di Maurizio Trezzi e di Giovanni Magni.

Primo piano

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

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    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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