03 Ottobre 2020

Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil: Clements in vetta, Manassero può provarci

Todd Clements Todd Clements

L’inglese Todd Clements ha continuato la sua corsa di testa con 131 (64 67, -13) e Matteo Manassero, quarto con 135 (66 69, -9), è rimasto in alta classifica e sarà in corsa per il titolo nell’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil, quarto evento stagionale dell’Italian Pro Tour inserito anche nel calendario del Challenge Tour, che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso del Golf Club Castelconturbia (par 72) di Agrate Conturbia (Novara) e ridotto da 72 a 54 buche a causa del maltempo.

Clements, 24 anni, al secondo anno di tour con due top ten nel 2019, ha girato in 67 (-5, sei birdie, un bogey) e ha preso due colpi di vantaggio sul connazionale Alfie Plant, ex campione d’Europa dilettanti, e sul tedesco Hurly Long (133, -11)

Manassero, nella precedente uscita vincitore del Toscana Alps Open (Alps Tour) e che ha mostrato nuovamente un gioco solido e una certa sicurezza, è affiancato dagli inglesi Matthew Baldwin e Matt Ford e dal tedesco Marcel Siem. Un terzo tedesco è in ottava posizione con 136 (-8), Marcel Schneider, secondo nella money list, che ha la compagnia dei cechi Ondrej Lieser e Stanislav Matus, anche loro con chances di vittoria.

Sta conducendo un bel torneo il dilettante Riccardo De Leo, 11° con 137 (-7) e secondo tra gli azzurri, ma non sono stati da meno Pietro Ricci e Lorenzo Scalise, 17.i con 138, -6). Bene anche altri tre amateur: Riccardo Bregoli, 25° con 139 (-5), Manfredi Manica, 45° con 141 (-3), e Filippo Celli, 61° con 142 (-2).

Tra i pro sono in 36ª posizione con 140 (-4) Gregory Molteni, Federico Maccario e Aron Zemmer e hanno lo stesso score di Manica anche Guido Castagnara ed Enrico Di Nitto.

Il taglio, caduto a 142 (-2), ha lasciato in corsa 69 concorrenti di cui 16 italiani, compresi quattro dilettanti. I professionisti si contenderanno il montepremi di 300.000 euro con prima moneta di 48.000 euro.

Le interviste - Todd Clements ha continuato a esprimere un gioco molto redditizio: “Oggi c’è stata la difficoltà del vento, ma ho saputo comunque mantenere tutto sotto controllo. Ho trovato un percorso veramente in ottime condizioni, che non mi attendevo dopo tanta pioggia, e quindi i miei complimenti ai greenkeeper che hanno fatto un bel lavoro, Sarei stato onorato di giocare con Manassero, che stimo moltissimo, ma purtroppo non sarà possibile. L’obiettivo per domani è lo stesso che avevo oggi: ossia continuare su questi livello di gioco e poi si vedrà”.

Soddisfatto e fiducioso Matteo Manassero: “Nel complesso sono molto contento per essere sceso di tre colpi sotto par, anche se, pur avendo avuto un buon feeling con il putter, qualche putt non è andato a segno come speravo. Il campo è impegnativo, si difende bene e i green soprattutto sono piuttosto difficili. Obiettivi per domani? Giocare e andare avanti. Quattro colpi di differenza dal leader non sono pochi, ma nemmeno impossibili da recuperare se le cose vanno nel verso giusto”

Gli sponsor – Il torneo ha come Title Sponsor ENEOS Motor Oil. L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Il percorso – Nel 1898 il Couturbier Golf Course era l’unico campo da golf in Piemonte, quando in Italia ne esistevano solo due. Nel 1984 viene rifondato per la terza volta con il nome di Golf Club Castelconturbia ed affiliato alla FIG. L’inaugurazione del campo pratica risale al 1986, fino all’apertura al gioco di tutte le 27 buche nel 1987. Progettato e costruito da Robert Trent Jones Sr, è stato realizzato su una superficie di oltre un milione di metri quadrati. Sorge nella Contea di Conturbia, nelle vicinanze del Castello seicentesco. Ha ospitato per due volte l’Open d’Italia (1991 e 1998) e il record sul percorso, 66 colpi, è detenuto da Costantino Rocca, leggenda del golf azzurro, e dallo spagnolo José Maria Olazabal, vincitore in carriera di due Masters Tournament (1994 e 1999).

Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana - a causa della pandemia - posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020 - con il supporto di Infront, official advisor della FIG - ha proposto per la 14ª edizione un calendario di cinque gare in quattro regioni diverse. Per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

La sicurezza al primo posto – Il torneo si gioca a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme emanate dall’European Tour per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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