12 Luglio 2020

Eurotour/Challenge: Marc Warren in extremis

Marc Warren (Getty Images) Marc Warren (Getty Images)

Lo scozzese Marc Warren ha vinto con 275 (66 69 70 70, -13) colpi, dopo una convulsa volata conclusiva, l’Austrian Open, torneo con il quale European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo lo stop per l’emergenza sanitaria. Sul percorso del Diamond CC (par 72), ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna in Austria, un doppio bogey sull’ultima buca non ha permesso a Renato Paratore, autore di una bella prova, di classificarsi tra i top ten, posizione che avrebbe ampiamente meritato invece della 15ª con 281 (68 67 75 71, -7).

Marc Warren, 39enne di Rutherglen, ha avuto ragione della folta concorrenza con un 70 (-2) nato da sei birdie, di cui due nel finale decisivi, e quattro bogey e ha arricchito il suo palmares portando a quattro i successi sull’European Tour (in realtà il titolo gli figurerà anche sul Challenge Tour dove si era imposto due volte). Non andava a segno dal 17 agosto 2014 (Made in Dennmark) e va ricordato il successo nella World Cup 2007 insieme a Colin Montgomerie. Con il trofeo ha ricevuto anche un assegno di 76.823 euro su un montepremi di 500.000 euro.

In una classifica che si è allungata solo nelle ultime tre buche, ha occupato il secondo posto con 276 (-12) il tedesco Marcel Schneider e il terzo con 277 (-11) l’olandese Wil Besseling, che giunto prima degli altri è rimasto per un breve periodo leader in club house. Hanno completato il trionfo scozzese Craig Howe e Connor Syme, quarti con 278 (-10), insieme all’olandese Darius Van Driel e allo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia. In ottava posizione, tra gli altri, con 280 (-8) il belga Thomas Detry e l’iberico Miguel Angel Jimenez, 56enne di Malaga con 21 successi nell’European Tour dei quali 14 firmati dopo i 40 anni, in vetta nel secondo turno.

Si è mantenuto stabile Lorenzo Gagli, 25° con 284 (-4), hanno guadagnato posizioni Aron Zemmer, da 62° a 39° con 287 (-1), e Francesco Laporta, da 65° a 55° con 289 (+1), e più indietro Enrico Di Nitto, 67° con 293 (+5), e Lorenzo Scalise, 72° con 297 (+9).

Paratore ha girato in 71 (-1) con quattro birdie, un bogey e il doppio bogey di cui si è detto e stesso parziale per Gagli con cinque birdie e quattro bogey. Per Zemmer 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey, per Laporta 69 (-3) con quattro birdie e un bogey, per  Di Nitto un 72 (par) con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey e per Scalise 75 (+3) con tre bogey. Sono usciti al taglio dopo 36 buche Federico Maccario, 85° con 145 (72 73, +1), e Filippo Bergamaschi, 139° con 153 (75 78, +9).

Si è giocato a porte chiuse, nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui svolgono i tornei.

TERZO GIRO - Cambio della guardia in vetta all’Austrian Open dove si sono portati con 205 (-11) colpi il tedesco Nicolai Von Dellingshausen (68 67 70) e lo scozzese Marc Warren (66 69 70).

Nel torneo con il quale European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo lo stop per l’emergenza sanitaria e che si sta svolgendo sul percorso del Diamond CC, ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna in Austria, Renato Paratore, è sceso dal secondo al 12° posto con 210 (68 67 75, -6), ma ha ancora chances per potersi inserire nella corsa al titolo.

Nel giro finale hanno, comunque, migliori prospettive l’olandese Darius Van Driel, lo scozzese Connor Syme e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, terzi con 206 (-10), il tedesco Marcel Schneider, il francese Joel Stalter e l’olandese Joost Luiten, sesti con 207 (-9). Giornata difficile per l’iberico Miguel Angel Jimenez, 56enne di Malaga con 21 successi nell’European Tour dei quali 14 firmati dopo i 40 anni, che ha ceduto la leadership, affiancandosi a Paratore, penalizzato da un 77 (+5).

Ha recuperato 14 posizioni Lorenzo Gagli, 24° con 213 (72 69 72, -3), e sono in bassa classifica Aron Zemmer, 62° con 219 (+3), Francesco Laporta, 65° con 220 (+4), Enrico Di Nitto, 70° con 221 (+5), e Lorenzo Scalise, 73° con 222 (+6).

Marc Warren, 39enne di Rutherglen con tre titoli circuito maggiore, due sul Challenge Tour e una World Cup (2007 con Colin Montgomerie), ha segnato un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Stesso score e giro in fotocopia con medesimi birdie e bogey per Nicolai Von Dellingshausen, che si è imposto per tre volte sul Pro Golf Tour, circuito di terzo livello.

Renato Paratore ha messo insieme un birdie e quattro bogey, dei quali due a chiudere, per il 75 (+3), e Lorenzo Gagli si è espresso con il 72 del par con quattro birdie e altrettanti bogey. Sono usciti al taglio Federico Maccario, 85° con 145 (72 73, +1), e Filippo Bergamaschi, 139° con 153 (75 78, +9).

Si gioca nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui svolgono i tornei. Il montepremi è di 500.000 euro.

SECONDO GIRO - Le prodezze dello spagnolo Miguel Angel Jimenez, leader con 133 (68 65, -11) colpi, e la bella prova di Renato Paratore, secondo con 135 (68 67, -9), hanno caratterizzato la seconda giornata dell’Austrian Open, il torneo con il quale European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo lo stop per l’emergenza sanitaria.

Sul percorso del Diamond CC, ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna in Austria, Jimenez, 56enne di Malaga, con 21 titoli sul circuito dei quali 14 ottenuti dopo i 40 anni e ancora altamente competitivo, ha realizzato un 65 (-7) con dieci birdie e tre bogey, prendendo due colpi di margine sul quintetto inseguitore che, oltre a Paratore, comprende anche gli scozzesi Marc Warren e Craig Howe, il tedesco NicolaI Von Dellingshausen e l’olandese Joost Luiten, in vetta dopo un turno. In settima posizione con 136 (-8) l’altro olandese Darius Van Driel, uno dei tre autori di un 65, miglior score di giornata. Il terzo è il tedesco Bernd Ritthammer, 18° con 139 (-5).

Hanno operato una bella rimonta, salendo al 38° posto con 141 (-3), Lorenzo Gagli (72 69), dal 66°, e Aron Zemmer (73 68), dall’82°, ha perso terreno Lorenzo Scalise, 51° con 142 (67 75, -2) e hanno superato il taglio con l’ultimo punteggio utile, 62.i con 143 (-1), Francesco Laporta, (73 70) ed Enrico Di Nitto (71 72). Sono usciti Federico Maccario, 85° con 145 (72 73, +1), e Filippo Bergamaschi, 139° con 153 (75 78, +9).

Paratore ha girato in 67 (-5) con sei birdie e un bogey, Gagli in 69 (-3) con quattro birdie e un bogey e Zemmer in 68 (-4) con sei birdie e due bogey. Per Scalise 75 (+3) colpi con tre birdie, tre bogey e un triplo bogey e per Laporta 70 (-2) con sei birdie, due bogey e un doppio bogey.

Si gioca nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui svolgono i tornei. Il montepremi è di 500.000 euro.

PRIMO GIRO . L’olandese Joost Luiten è il leader con 65 (-7) colpi dell’Austrian Open, il torneo con il quale European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo lo stop per l’emergenza sanitaria e dove hanno tenuto un bel passo Lorenzo Scalise, quarto con 67 (-5), e Renato Paratore, ottavo con 68 (-4).

Sul percorso del Diamond CC, ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna in Austria, Luiten, 34enne di Bleiswijk con sei titoli sul circuito maggiore e due sul Challenge Tour, ha realizzato otto birdie e un bogey prendendo un colpo di margine sugli scozzesi Craig Howe e Marc Warren. Affiancano Scalise il danese Nicolai Hojgaard, lo svedese Philip Eriksson e lo scozzese Connor Syme, mentre tra i concorrenti insieme a Paratore si trovano lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 56 anni, 21 successi sull’European Tour e ancora altamente competitivo, e il belga Thomas Detry.

A metà classifica Enrico Di Nitto, 50° con 71 (-1), Federico Maccario e Lorenzo Gagli, 66.i con 72 (par) e più indietro Francesco Laporta e Aron Zemmer, 82.i con 73 (+1), e Filippo Bergamaschi, 112° con 75 (+3). E’ al 19° posto con 69 (-3) lo svedese Anton Karlsson, vincitore del RAM Cape Town Open, una delle tre gare che hanno aperto il Challenge Tour prima della pandemia, e occupa anch’egli il 66° il finlandese Sami Valimaki, a segno in marzo nell’Oman Open, il decimo degli undici eventi dell’European Tour che hanno preceduto lo stop.

Lorenzo Scalise ha segnato sei birdie e un bogey e Renato Paratore cinque birdie e un bogey. Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori che sono stati sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost, azienda che fornisce i risultati entro due ore. Pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui svolgono i tornei. Il montepremi è di 500.000 euro.

LA VIGILIA - European Tour e Challenge Tour ripartono simultaneamente dall’Austria, dopo quattro mesi di sospensione per l’emergenza coronavirus, con due tornei validi per entrambi i circuiti, iniziando con l’Austrian Open (9-12 luglio) e proseguendo la settimana successiva con l’Euram Bank Open (15-18 luglio).

Sul percorso del Diamond CC, ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna, saranno in gara otto giocatori italiani: Renato Paratore, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Filippo Bergamaschi, Lorenzo Gagli, Francesco Laporta e Lorenzo Scalise, tutti naturalmente determinati a ben figurare, ma che come gli altri concorrenti potrebbero avere problemi di ritmo dopo la lunga pausa. Da rilevare, comunque, che i primi cinque hanno partecipato al “Warm Up Contest”, un torneo di 36 buche organizzato la scorsa settimana dalla FIG al Golf Nazionale, dove hanno ripreso confidenza con il golf agonistico.

In campo due vincitori stagionali, il finlandese Sami Valimaki, a marzo sul gradino più alto del podio nell’Oman Open, il decimo degli undici eventi dell’European Tour che hanno preceduto lo stop, e lo svedese Anton Karlsson, a segno nel RAM Cape Town Open, una delle tre gare che hanno aperto il Challenge Tour.

Da seguire, tra gli altri, l’olandese Joost Luiten, i belgi Nicolas Colsaerts e Thomas Detry, gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, un “over 50” sempre in grande spolvero, Adri Arnaus e Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, l’austriaco Markus Brier, i tedeschi Sebastian Heisele e Bernd Ritthammer, il francese Antoine Rozner e il sudafricano Haydn Porteous.

La prima edizione dell’Austrian Open si è svolta nel 1990, vinta dal grande campione tedesco Bernhard Langer, poi è proseguito nel tempo con altri nomi fino al 2018 quando si è trasformato nell’innovativo Shot Clock Masters con successo del finlandese Mikko Korhonen. Il montepremi è di 500.000 euro.

Misure anticoronavirus - Ad Atzenbrugg si giocherà a porte chiuse con giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori che saranno sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost, azienda che fornirà i risultati entro due ore.

Saranno rispettate le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui si giocherà.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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