Andrea Pavan ha recuperato nove posizioni nel giro finale e si è classificato 30° con 277 (69 59 70 69, -3) colpi nell’Hong Kong Open, sua prima gara del 2020.
Il torneo dell’Asian Tour, disputato sul percorso dell’Hong Kong Golf Club (par 70) a Fanling con qualche mese di ritardo sul programma previsto, essendo stato rinviato a suo tempo per i disordini sociali nel Paese, è stato vinto dall’australiano Wade Ormsby con 263 (65 66 66 66, -17), 39enne di Adelaide, che in tal modo ha ottenuto il secondo successo sull’Asian Tour e in questo evento, già suo nel 2017. Non è bastato un gran giro in 64 (-6) colpi all’irlandese Shane Lowry, vincitore dell’ultimo Open Championship, per operare la rimonta e si è dovuto accontentare del secondo posto con 267 (-13). Dietro di lui due thailandesi, Gunn Charoenkul, terzo con 268 (-12), e Jazz Janewattananond, leader dell’ordine di merito, quarto con 269 (-11). In quinta posizione con 270 (-10) lo statunitense Tony Finau, che insieme a Lowry e a Pavan, era tra i concorrenti più gettonati della vigilia, e in sesta con 271 (-9) l’indiano Rashid Khan. A Wade Ormsby è andato un assegno di 180.000 dollari su un montepremi di un milione di dollari.
TERZO GIRO - L’australiano Wade Ormsby ha continuato la sua corsa di testa con 197 (65 66 66, -13) colpi nell’Hong Kong Open, torneo dell’Asian Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Hong Kong Golf Club (par 70) a Fanling con qualche mese di ritardo sul programma previsto, essendo stato rinviato a suo tempo per i disordini sociali nel Paese. È arretrato Andrea Pavan, 39° con 208 (69 69 70, -2) alla pari con Siddikur Rahman del Bangladesh, due vittorie nel circuito.
Ormsby, 39enne di Adelaide con un successo nell’European Tour, in questo evento edizione 2017, e uno nell’Asian Tour, ha realizzato il secondo 66 (-4) di fila con un eagle, tre birdie e un bogey e inizierà il giro finale con una dote di due colpi sul thailandese Gunn Charoenkul (199, -11). A quattro lunghezze, ma anche loro in corsa per il titolo, l’indiano Rashid Khan, l’australiano Terry Pilkadaris, il coreano Taewoo Kim e il thailandese Jazz Janewattananond (201, -9), leader dell’ordine di merito del tour.
Qualche chance anche per l’indiano S.S.P. Chawrasia, sceso dalla seconda piazza, e per il taiwanese Shih-Chang Chan, settimi con 202 (-8), e per lo statunitense Tony Finau e per l’irlandese Shane Lowry, noni con 203 (-7), i giocatori più gettonati alla vigilia insieme a Pavan. Il romano, 24° dopo due turni, ha girato in 70 (par) colpi con tre birdie e tre bogey. Il montepremi è di un milione di dollari.
SECONDO GIRO - Andrea Pavan è al 24° posto con 138 (69 69, -2) colpi, alla pari con lo statunitense Tony Finau, dopo il secondo turno dell’Hong Kong Open, torneo dell’Asian Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Hong Kong Golf Club (par 70) a Fanling, con qualche mese di ritardo sul programma previsto, essendo stato rinviato a suo tempo per i disordini sociali nel Paese.
È rimasto da solo al comando con 131 (65 66, -9) l’australiano Wade Ormsby, 39enne di Adelaide con un successo nell’European Tour, in questo evento edizione 2017, e uno nell’Asian Tour, il quale ha girato in 66 (-4) con sei birdie e due bogey, ma il protagonista della giornata è stato l’indiano S.S.P. Chawrasia, dove S.S.P. sta per Shiv Shankar Prasad. Il 41enne di Kolkata, quattro titoli sull’European Tour, due sull’Asian Tour e undici sull’Indian Golf Tour, ha realizzato un 63 (-7, sette birdie), miglior score del turno, risalendo dal 31° al secondo posto con 133 (-7). Al terzo con 134 (-6) l’australiano Travis Smyth, l’indiano Shiv Kapur e i thailandesi Gunn Charoenkul e Jazz Janewattananond, leader dell’ordine di merito del circuito.
Ha rimontato dal 20° al settimo con 135 (-5) l’irlandese Shane Lowry, tra i più attesi alla vigilia insieme a Pavan e a Finau, è sceso al 15° con 136 (-4) il giapponese Tomoharu Otsuki, in vetta con Ormsby dopo un giro, ed è rimasto praticamente stabile Siddikur Rahman del Bangladesh, due vittorie sull’Asian Tour, 34° con 139 (-1).
Andrea Pavan ha raddoppiato il parziale di 69 (.1) iniziale con tre birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di un milione di dollari.
PRIMO GIRO - Andrea Pavan, l’irlandese Shane Lowry e lo statunitense Tony Finau, ossia tre dei giocatori più gettonati alla vigilia, hanno iniziato al 20° posto con 69 (-1) colpi l’Hong Kong Open, il torneo dell’Asian Tour che si svolge sul percorso dell’Hong Kong Golf Club (par 70) a Fanling, con qualche mese di ritardo sul programma previsto, essendo stato rinviato a suo tempo per i disordini sociali nel Paese.
Sono al vertice con 65 (-5) l’australiano Wade Ormsby, spesso in alta classifica ma poco vincente, e il giapponese Tomoharu Otsuki con il minimo margine sul coreano Yikeun Chang e sugli australiani Travis Smyth e David Gleeson (66, -4). Tra i sei concorrenti in sesta posizione con 67 (-3) il filippino Angelo Que e il thailandese Prom Meesawat, mentre l’altro thailandese Jazz Janewattananond, leader dell’ordine di merito del circuito, è 12° con 68 (-2), In 31ª con 70 (par) l’indiano S.S.P. Chawrasia, quattro titoli sull’European Tour, e Siddikur Rahman del Bangladesh, due successi nell’Asian Tour.
Tomoharu Otsuki ha fatto percorso netto con cinque birdie senza bogey e Wade Orsmby di birdie ne ha segnati sei, ma con un errore. Andrea Pavan si è complicato la vita con un “7” alla buca 11 (par 4), però è sceso di un colpo sotto il par con cinque birdie e un bogey nel resto del tracciato. Il montepremi è di un milione di dollari.
LA VIGILIA - Andrea Pavan sarà l’unico italiano in campo nell’Hong Kong Open (9-12 gennaio), il torneo dell’Asian Tour che si svolge sul percorso dell’Hong Kong Golf Club a Fanling, con qualche mese di ritardo sul programma previsto, essendo stato rinviato a suo tempo per i disordini sociali nel Paese.
Il 30enne romano inizia il 2020 con l’obiettivo dichiarato di partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo, ma per arrivarci dovrà dar seguito a quanto di buono e di ottimo ha fatto nella passata stagione e non è un caso se viene indicato tra i favoriti del torneo insieme all’irlandese Shane Lowry, vincitore dell’Open Championship 2019, allo statunitense Tony Finau, numero 16 del world ranking, e al thailandese Jazz Janewattananond, leader dell’ordine di merito dell’Asian Tour.
Sarano comunque numerosi i possibili protagonisti tra i quali ricordiamo gli australiani Wade Ormsby e Scott Hend, il coreano Charlie Wi, i cinesi Lianwei Zhang e Huilin Zhang, il filippino Miguel Tabuena, gli altri due thailandesi Prom Meesawat e Prayad Marksaeng, il malese Nicholas Fung insieme a Siddikur Rahman del Bangladesh e a Mardan Mamat di Singapore. Non ci saranno Francesco Molinari e l’americano Patrick Reed, che invece erano nel field prima del rinvio. Il montepremi è di un milione di dollari.