E’ il secondo successo sull’Alps Tour del 26enne romano (Open Colli Berici, 2015) e il terzo il carriera con il Campionato Nazionale Open (2017). A Di Nitto è andato un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro
Il trionfo italiano è stato completato dal quarto posto di Michele Ortolani (210, -6) e dall’ottavo di Federico Maccario, Giovanni Craviolo e dell’amateur Jacopo Albertoni (213, -3), primo fra i dodici dilettanti azzurri che hanno superato il taglio.
Già 20 successi in campo internazionale di pro e dilettanti italiani - In una stagione dai colori sempre più azzurri, Di Nitto ha firmato l’undicesima vittoria internazionale dei professionisti italiani, la quinta sull’Alps Tour. Da ricordare anche i nove titoli dei dilettanti (di cui tre a squadre), per un totale di 20, a testimonianza di gruppo forte e compatto capace di vincere nelle competizioni più importanti del mondo.
La gara - Di Nitto, terzo sul tee di partenza a due colpi da Weinhandl, ha iniziato la sua paziente rimonta, ma superato l’austriaco è stato sorpassato a sua volta da Ben Amor, che però gli ha poi dato via libera con un bogey alla buca 13 che si è combinato con gli ultimi due birdie (13ª e 14ª) dei cinque del romano, contro un bogey, per il 68 (-4) vincente.
Buona prova di Gregory Molteni, vincitore del recente Acaya Open, 12° con 214 (-2), e bella progressione dell’amateur azzurro Andrea Romano da 42° a 14° con 215 (-1) dopo un 68. Poco dietro Leonardo Sbarigia e Gregorio De Leo (am), 16.i con 216 (par), Lorenzo Magini, Stefano Ciapparelli e altri due dilettanti, Stefano Mazzoli e Takayuki Matsui, 21.i con 217 (+1). Tra i concorrenti al 27° posto con 218 (+2) Edoardo Raffaele Lipparelli, leader della money list.
L’intervista con il vincitore - “Sono molto contento - ha detto a caldo Enrico Di Nitto - soprattutto per aver vinto a Roma. Ho dato il massimo, ho avuto sempre fiducia e mi sono anche divertito, stimolato dal fatto di poter ottenere il titolo davanti a tanta gente che mi conosce, alla mia famiglia e a quanti mi hanno visto crescere golfisticamente sin da piccolo. Abbiamo giocato su un campo bellissimo, stimolante, onesto perché premia chi gioca bene e punisce chi non lo fa. Terzo nell’ordine di merito? Buono per avere la ‘carta’ per il Challenge Tour 2020, ma non faccio calcoli, ora penso alla prossima gara, il Cervino Open. Mi fa comunque piacere che, essendo tra i primi sei della money list dopo questo evento, salterò lo Stage 1 della Qualifying School dell’European Tour e inizierò dallo Stage 2. Un bel passo avanti e un risparmio notevole di energie nervose”.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Banca Generali Private (Title Sponsor); BMW (Main Sponsor); Kappa (Official Supplier), Leaseplan (Official Supplier), Dailies Total 1 (Official Supplier). Official advisor: Infront.
Il Golf Nazionale - Per il percorso è stato un plebiscito di consensi da parte di tutti i partecipanti per l’ottima qualità e preparazione. La Federazione Italiana Golf, peraltro, ha l’obiettivo di far divenire sempre di più il Golf Nazionale la “casa del golf italiano”. Dotato di una struttura tecnica all’avanguardia, ospita anche il Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2022.