25 Febbraio 2020

College USA: dominio di Anna Zanusso

Anna Zanusso Anna Zanusso

Splende ancora l’azzurro sulle gare di College USA con Anna Zanusso, studentessa alla University of Denver, che ha dominato nel Westbrook Invitational, sul percorso del Westbrook Village Golf Course (par 72) a Peoria in Arizona, dove si è imposta con 200 (69 61 70, -16) colpi, tre di vantaggio su Ellen Secor (Oklahoma), Kate Smith (Nebraska) e Ashley Gilliam (Mississippi State University) e in cui con un 61 (-11) ha eguagliato il record su un round nella Division I della NCAA in precedenza realizzato da quattro giocatrici.

E’ stato il secondo successo nelle gare di College della 19enne di Castelfranco Veneto, dopo quello nel Golfweek Conference Challenge (2019), e il settimo in campo internazionale delle giocatrici italiane in questo grande inizio di stagione. Sono infatti andate a segno in precedenza in eventi individuali Benedetta Moresco (Annika Invitational), Alessia Nobilio (Portuguese International), e nei College Alessandra Fanali (Tri Match in the Desert) e Clara Manzalini (Allstate Sugar Bowl) e in competizioni a squadre la stessa Manzalini con la Unversity of Florida e Virginia Bossi con l’Univerity of Virginia. Testimonianza di un golf femminile azzurro ricco di talenti nel contesto della Federazione Italiana Golf impegnata in uno sviluppo ulteriore del settore con il progetto “Golf è donna”.

Anna Zanusso ha offerto una prova ben sopra le righe non solo per il 61 (undici birdie) con cui ha affiancato il suo nome a quello delle atlete che l’avevano preceduta nella prodezza, Mariah Stockhouse (2013, su par 71), Esther Lee (2016, par 72), Bianca Pagdanganan (2017, par 72) e Julia Johnson (2019, par 72). Infatti, oltre a questo, ha giocato ben 46 buche di fila senza bogey, con un giro finale vincente in 70 (-4, quattro birdie, due bogey) e con un totale di 18 birdie e due bogey.

Anna Zanusso sarà impegnata nell’Augusta National Women's Amateur Championship (1-4 aprile, 54 buche), definito il Masters in rosa poiché il turno conclusivo si svolgerà sul percorso dell’Augusta National, sede del Masters il primo major stagionale maschile (9-12 aprile), insieme ad altre quattro azzurre: Caterina Don, Alessia Nobilio, Benedetta Moresco ed Emilie Alba Paltrinieri.

Primo piano

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    Fu la stampa a dare il nome al torneo che Bobby Jones allestì nel 1934, appena ebbe finito di costruire l’Augusta National, invitando i suoi vecchi avversari e i campioni più celebrati dell’epoca.

    “Herbert H. Ramsey, ex presidente dell’Associazione Golfistica statunitense, ha dichiarato di aver presenziato ad uno spettacolo mai visto fino ad ora. E dire che egli ha assistito a tante vibranti battaglie nel golf”. Così scriveva nel 1934, all’indomani del primo Masters svoltosi ad Augusta, il giornalista Grantland Rice, uno dei più famosi dell’epoca, che poi concludeva il suo servizio con queste parole: “L’opinione generale è che Bobby Jones e Augusta abbiano dato inizio a un evento che si tramuterà in uno tra i più grandi della storia del golf. Sicuramente la prossima edizione sarà superiore per interesse generale e per sensazioni emotive”.

    Rice fu l’inviato ad Augusta di “The American Golfer”, una rivista specializzata purtroppo inghiottita dalla “grande recessione “ nel 1936. Ospitò articoli considerati autentica letteratura del golf

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Golf Story

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    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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