21 Aprile 2024

Challenge: Porteous in volata, 38° De Leo

Garrick Porteous (Credit Getty Images) Garrick Porteous (Credit Getty Images)

L’inglese Garrick Porteous ha ottenuto il suo secondo titolo sul Challenge Tour vincendo con 256 (66 63 64 63, -24) l’Abu Dhabi Challenge, superando di un colpo il francese Alexander Levy, secondo con 257 (-23), e di due il danese Nicolai Kristensen, terzo con 258 (-22).

Sul percorso dell’Al Ain Equestrian, Shooting & Golf Club (par 70), ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, Gregorio De Leo si è classificato 38° con 268 (68 64 69 67, -12) e Aron Zemmer 55° con 273 (70 66 68 69, -7). Entrambi sono rimasti nella stessa posizione occupata dopo il terzo round.

Porteous, 34enne di Colchester, ha firmato il secondo successo sul circuito a distanza di sette anni dal primo (Prague Golf Challenge, 2017) per un palmarès in cui figura anche una vittoria sul PGA EuroPro Tour. In carriera ha anche disputato tre Major uscendo sempre al taglio. Ha iniziato il giro finale al vertice insieme a Levy e al sudafricano Wilco Nienaber, che si è subito defilato per concludere a fianco di De Leo dopo un 75 (+5).

L’inglese ha poi ha avuto la meglio nella lotta a due con un 63 (-7, sette birdie, senza bogey), mentre il transalpino si è fermato a 64 (-6, otto birdie, due bogey). Levy, sceso sul Challenge Tour dopo anni di permanenza sul circuito maggiore, dove è andato a segno in cinque occasioni, ha l’obiettivo di tornarvi rapidamente e, in questa ottica, anche con la seconda piazza ha fatto un notevole passo avanti portandosi nelle prime posizioni della Road To Mallorca (ordine di merito) che a fine stagione concederà ai primi 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2025.

Ha provato a inserirsi nella corsa al titolo, ma senza fortuna, il danese Nicolai Kristensen, terzo con 258 (-22), dopo essere stato al vertice nei primi due turni. In quarta posizione con 260 (-20) il sudafricano Oliver Bekker, lo scozzese Euan Walker e l’irlandese Conor Purcell e in settima con 261 (-19) l’altro danese Rasmus Neergaard Petersen, l’inglese Bradley Bawden e il francese Felix Mory. Non ha superato il taglio in terzo italiano in gara, Pietro Bovari, 120° con 141 (72 69, +1). Al vincitore è andato un assegno di 45.148 euro su un montepremi di circa 275.000 euro (300.000 dollari la cifra ufficiale).

 

TERZO GIRO - Il sudafricano Wilko Nienaber è rimasto al comando con 193 (67 60 66, -17) colpi nell’Abu Dhabi Challenge, ma ha nuovi compagni di viaggio che sono l’inglese Garrick Porteous (66 63 64) e il francese Alexander Levy (65 64 64) , che in stagione ha l’obiettivo di tornare sul DP World Tour dove è stato per tanti anni e ha vinto cinque gare.

Nel torneo del Challenge Tour, che si sta svolgendo sul percorso dell’Al Ain Equestrian, Shooting & Golf Club (par 70), ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, il trio di testa è tallonato dall’irlandese Conor Purcell, dal sudafricano Oliver Bekker e dal danese Nicolai Kristensen, che era in vetta con Nienaber dopo 36 buche, quarti con 194 (-16). In corsa per il titolo nel round conclusivo anche l’inglese John Parry, settimo con 195 (-15), i danesi Rasmus Neergaard-Petersen e Sebastian Friedrichsen, lo spagnolo Quim Vidal e l’inglese Curtis Knipes, ottavi con 196 (-14).

Ha perso posizioni Gregorio De Leo, da 18° a 39° con 201 (68 64 69, -9), è rimasto in bassa classifica Aron Zemmer, 55° con 204 (70 66 68, -6), ed è uscito al taglio Pietro Bovari, 120° con 141 (72 69, +1). Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Con un ottimo giro in 64 (-6) colpi Gregorio De Leo ha rimontato 43 posizioni e si è portato al 18° posto con 132 (68 64, -8) colpi nell’Abu Dhabi Challenge. Ha risalito la classifica di 38 gradini Aron Zemmer che, 58° con 136 (70 66, -4), ha evitato di misura il taglio, cosa che non è riuscita a Pietro Bovari, 120° con 141 (72 69, +1).

Nel torneo del Challenge Tour, che si sta svolgendo sul percorso dell’Al Ain Equestrian, Shooting & Golf Club (par 70) ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, sono al comando con 127 (-13) il danese Nicolai Kristensen (63 64) e il sudafricano Wilco Nienaber (67 60), che lo ha raggiunto con un gran 60 (-10, dieci birdie), nuovo record del campo, partendo dalla 40ª piazza. In terza posizione con 128 (-7) lo scozzese Euan Walker, l’inglese John Parry e il sudafricano Oliver Bekker e in sesta con 129 (-11) il francese Alexander Levy, l’inglese Garrick Porteous e un altro giocatore di casa, Justin Walters. Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Inizio sotto tono dei tre giocatori italiani impegnati nell’Abu Dhabi Challenge, il torneo del Challenge Tour iniziato sul percorso dell’Al Ain Equestrian, Shooting & Golf Club (par 70) ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti. Infatti Gregorio De Leo è 61° con 68 (-2) colpi, Aron Zemmer 96° con 70 (par) e Pietro Bovari 127° con 72 (+2).

Al comando si è formato un quartetto con 63 (-7) composto dai danesi Sebastian Friedrichsen e Nicolai Kristensen e dagli inglesi John Parry e Bradley Bawden, seguito con 64 (-6) da otto concorrenti: il tedesco Nicolai Von Dellingshausen, i danesi Hamish Brown e Jonathan Goth-Rasmussen, gli inglesi David Horsey e Sam Hutsby, lo svizzero Jeremy Freiburghaus, il sudafricano Justin Walters e Joshua Grenville-Wood degli Emirati Arabi Uniti. Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).

 

LA VIGILIA - Doppio appuntamento negli Emirati Arabi Uniti per il Challenge Tour con due eventi ad Abu Dhabi. Si comincia con l’Abu Dhabi Challenge (18-21 aprile) all’Al Ain Equestrian, Shooting & Golf Club, e si proseguirà con l’UAE Challenge (25-28 aprile) al Saadiyat Beach Golf Club. Nella prima occasione saranno in gara Pietro Bovari, Gregorio De Leo e Aron Zemmer ai quali, nella seconda, si uniranno Stefano Mazzoli e Filippo Celli.

Nel field dell’Abu Dhabi Challenge figurano i primi dieci della Road To Mallorca (ordine di merito) compresi i sei vincitori stagionali che guidano la classifica con lo svedese Mikael Lindberg, numero uno, seguito dal danese Rasmus Neergaard-Petersen, dal gallese Rhys Enoch, dall’inglese John Parry, dal francese David Ravetto e dall’altro svedese Bjorn Akesson. Completano la top ten il transalpino Martin Couvra (n. 8) e gli inglesi Sam Hutsby (n. 7), Chris Paisley (n. 9) e Lee Slattery (n. 10).

Saranno tutti tra i favoriti insieme all’australiano Hayden Hopewell, agli inglesi Jack Senior e Ashley Chesters, al tedesco Maximilian Schmitt, ai sudafricani Deon Germishuys, Justin Walters e Wilco Nienaber, al giocatore di casa Joshua Grenville-Wood e al belga Nicolas Colsaerts, uno dei vice capitani del Team Europe vincitore della spettacolare Ryder Cup di Roma.

Alla ricerca del DP World Tour perduto, dove sono stati per anni, i francesi Alexander Levy (cinque titoli) e Gregory Bourdy (quattro) e gli spagnoli Alvaro Quiros (otto) e Alejandro Cañizares (due).

Tra gli italiani Bovari è alla nona gara stagionale, comprese tre sul circuito maggiore, De Leo e Zemmer alla sesta, con il secondo che ha ottenuto un buon 12° posto nel Delhi Challenge. Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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