05 Febbraio 2024

PGA Tour: vince Clark, delude McIlroy

Rory McIlroy Rory McIlroy

Per la prima volta dal 2016 (Zurich Classic of New Orleans), a causa del maltempo, un torneo del PGA Tour, l'AT&T Pebble Beach Pro-Am, è stato ridotto da 72 a 54 buche. Temporali e vento forte hanno costretto gli organizzatori, in California, a prendere una decisione con pochi precedenti e ad assegnare il titolo a Wyndham Clark.

A Pebble Beach, l'americano, che ha respinto (per ora) le avances della Superlega araba e scelto di rimanere sul PGA Tour, si è imposto con uno score di 199 (72 67 60, -17) colpi superando di misura lo svedese Ludvig Aberg, 2/o con 200 (-16), e il francese Matthieu Pavon, 3/o con 201 (-15) e reduce dall'impresa nel Farmers Insurance Open. Solo sesto con 203 (-13) Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, e assolutamente deludente Rory McIlroy, numero 2, 66° con 214 (-2).
Per Clark, 30enne di Denver (Colorado), è il terzo exploit in carriera sul massimo circuito statunitense dopo quelli arrivati rispettivamente nel maggio (Wells Fargo Championship) e giugno (US Open, uno dei quattro Major del golf) 2023.

L'affermazione, in un torneo elevato del PGA Tour, gli ha permesso d'incassare 3.600.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 20.000.000. Ma non solo: grazie a questo successo, Clark è passato dal 10/o al 6/o posto nel ranking mondiale. Ora 3/o nella FedEx Cup, nel terzo e ultimo giro, con un parziale di 60 (-12) colpi, avvalorato da due eagle e nove birdie (di cui uno decisivo nel finale), con un bogey, non solo ha rimontato 22 posizioni ma, grazie anche al maltempo, si è preso l'intera posta in palio. Il suo è il 54esimo "60" nella storia del PGA Tour che soltanto cinque volte (2005, 2009, 2011, 2013 e 2016), dal 2005, si era trovato costretto ad accorciare un torneo. Per l'AT&T Pebble-Beach, questa è peraltro la seconda volta dopo la prima del 2009. 

 

LA VIGILIA - Un montepremi complessivo di 20 milioni di dollari. E ancora: la leadership mondiale, con Rory McIlroy che, un anno dopo l'ultima volta, potrebbe tornare al primo posto relegando al secondo Scottie Scheffler. Negli Stati Uniti, la posta in palio dell'AT&T Pebble Beach Pro-Am del PGA Tour, in programma dall'1 al 4 febbraio a Pebble Beach, in California, è altissima. Lo statunitense Scheffler e il nordirlandese McIlroy si giocano lo scettro. McIlroy, reduce da un secondo posto e una vittoria negli Emirati Arabi Uniti, Al Ras Al Khaimah Championship e sul DP World Tour, torna a giocare sul massimo circuito americano con forti ambizioni. L'evento vedrà in gara 80 professionisti in un torneo, senza taglio, che nei primi due round vedrà la partecipazione anche di giocatori dilettanti.

Il field è quello delle grandi occasioni. Per quel che riguarda la Top 10 mondiale, insieme a Scheffler e McIlroy, scenderanno in campo anche il norvegese Viktor Hovland (quarto), i californiani Xander Schauffele (quinto), Patrick Cantlay (sesto), Max Homa (settimo), Matt Fitzpatrick (ottavo), Brian Harman (nono) e Wyndham Clark (decimo). All'appello mancherà dunque soltanto il numero 3, lo spagnolo Jon Rahm, che si prepara a fare il suo debutto, dal 2 al 4 febbraio in Messico, nella Superlega araba e nel LIV Golf Mayakoba.

I riflettori saranno puntati poi sull'inglese Tommy Fleetwood (undicesimo), sullo svedese Ludvig Aberg e sull'americano Nick Dunlap, alla prima gara da professionista dopo il successo da amateur sul PGA Tour (non accadeva da 33 anni, Phil Mickelson nel 1991) arrivato al 'The American Express'.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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